Eccoci qui, secondo sabato di confronto diretto tra la nuova uscita del sabato di Eco di Biella e il suo stanziale occupante, il giornale che amiamo odiare. Roberto se n’era occupato già sette giorni fa, e in quella discussione riportavo l’avvistamento di un misterioso ispettore mandato nelle edicole a glorificare le vendite del proprio giornale e a diffondere pessime notizie su Eco, voce riportata anche da una dipendente nei commenti. Niente di nuovo, niente che qualsiasi giornalista – pompando le vendite della propria testata e parlando male di quelle della concorrenza – non abbia già fatto, anche se onestamente non è un esercizio edificante.
Mi ero invece perso la faccenda della gnocca, che non è – come qualcuno potrebbe pensare leggendo il titolo di questo post – riferita a recenti uscite del nostro Presidente del Consiglio, proprio no: a testimonianza del fatto che si tratta proprio di un sentimento popolare diffuso, come spesso si verifica anche in occasione delle sue uscite più fastidiose.
Da dove iniziare? Dall’uso di chiamare capo il proprio direttore? Dalle giornaliste casualmente giovani e carine usate come hostess per promuovere il giornale? Dalla valorizzazione, più che di quel che scrivono, della loro capacità di trampolare sui ciottoli del centro con tacchi 12-14? Dalla sindrome di Stoccolma che le porta persino a vantarsene su Facebook, tra i commenti divertiti del loro autorevole direttore? Sapevo che quello del cronista non è un mestiere per verginelle, ma fino a ieri credevo si trattasse solo di un modo di dire.
Sento già arrivare l’obiezione di moralismo. Eggià, che bacchettone questo Popolino. Un giornale chiede alle sue giornaliste di farsi carine per andare a promuovere le vendite, sul campo, e le stesse accettano con entusiasmo giovanile e divertito: e che sarà mai, suvvia, non facciamo i benpensanti, i borghesucci. E’ tutto normale, tutto parte del moderno mansionario di chi, a prescindere dalla professione, vuole tenersi un lavoro in questi tempi difficili: con che contratto e per quali cifre, poi, sarebbe interessante saperlo. Comunque sia, l’importante è vendere.
E a un prezzo molto basso, se posso dirlo.
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La gnocca fa aumentare la tiratura. Bella scoperta!
E mica so’ sheme.
forse è solo un problema di distribuzione: domenica scorsa, nell’edicola del mio paesello (Candelo), c’era ancora una pila di Eco e una di Nuova Provincia, la seconda un po’ più alta della prima. E oggi a Vigliano le due pile erano ancora più alte, ma stavolta con più Eco. Dati empirici, come le osservazioni sbandierate la settimana scorsa che tu hai beccato. Attendiamo i dati di vendita? E intanto constatiamo che su una delle due prime di oggi Napolitano non conta una Fava…
del resto la patonza deve girare….
svegliatemi quando cominceranno a fare i close up della gnocca in questione, non è detto
che non sia in programma come viral per la prossima campagna vendite
Da edicolante posso dirti che le hostes non erano giornaliste.eea ragazze assunte per fare quel lavoro con tanto di badge. posso inolte posso garantirti che ha funzionato.
Umbo, leggi lo screenshot che ho riportato qui. Shama Ciocchetti è una giornalista della Provincia, per dire. Che poi nella tua edicola sia arrivata un’hostess vera e propria, beh, significa solo che il giornale non ha abbastanza dipendenti (ovviamente) da mandarne una ad ogni giornalaio, no?
professionalità zero, dignità zero, gnocca 10
Purtroppo neanche io, a dire il vero non sono nemmeno sposato. E con due articoli, posto che ti riguardi, fatturo più di quanto La Provincia mi pagasse per un mese di lavoro, e di quanto (probabilmente, ma immagino di non andar lontano dalla realtà) paga te. Scendi dai tacchi e datti una svegliata, fidati: ci sono passato anche io, auguro anche a te, malgrado tutto, di uscirne.
Ah, e per la cronaca: io ho 38 anni suonati, lavoro da quando ne avevo 18, e faccio politica da due anni, facendo grandi sacrifici, senza incarichi né prebende. Visto che lavori in un giornale che fa campagne in difesa degli amici miliardari, le prediche per cortesia falle a un altro.
una domanda:
se un culo genera plus valore è lecito metterlo in curriculum?
Sono passate due settimane e siamo arrivati alla terza. Il mio è il solito exit poll empiricissimo, ma alle 18,10 di sabato nell’edicola di via Garibaldi, a Biella centro, la pila di Eco era alta una quindicina-ventina di copie, quella della Provincia almeno dieci. Ecco Biella invece era ancora sotto i 100 like
Mi è capitato in mano l’Eco di giovedi 13 ottobre (titolo in prima “Investono e Scappano:presi”). La data in prima pagina riporta Giovedì 22 ottobre 2011 … no comment
Luca
Pingback: Il correttore di gnocche | Popolino | Il blog di Paolo Cosseddu
sembra però che l’andamento per loro sia oltre le aspettative
L’andamento de che?
l’andamento delle vendite dell’eco del sabato
Risulta anche a me. Senza gnocche, e senza abbassare il prezzo di 20 centesimi.
eventualmente gnocca in tacco dodici che arrivi a domicilio a correggere gli strafalcioni?
Devo contraddirti. L’Eco ha abbassato il prezzo per primo, La Provincia s’è adeguata. Entrambi al sabato costano un euro, per la mia gioia e soddisfazione.
prova a metterti pure tu il tacco 12