Sotto le stelle dei Festival dell’Unità
le salamelle sul fuoco a cucinàr
e in commissione quando scende la notte andàr
dicon che ‘sto congresso non si può fàr.Letta che proprio non riesce a governàr
col Pdl ogni giorno a ricattàr
e i dissidenti nelle sedi a occupàr
Civati sbotta, così non si può continuàr.Tutti i compagni chiedon di congressàr
qualcuno dice le regole son da cambiàr
ed Epifani cerca di rimandàr
sta dentro al Nazareno a procrastinàr.Il correntone non sa che pesci pigliàr
temono che Cuperlo si farà asfaltàr
e gli altri Renzi intanto stanno ad aspettàr
chissà se alla fin fine si vorrà candidàr.E intanto passano i mesi a temporeggiàr
ovvio son sempre i soliti a comandàr
e gli elettori iniziano a disperàr
forse questo partito è da rifondàr.
(Che Francesco De Gregori possa perdonarmi)
diciamo che metrica e rime non sono il tuo forte…
la citazione “infiniti tronchi” che solo pochi eletti sanno da dove proviene, merita il prezzo del biglietto. grande paolo! il principe apprezzerà (forse).
BELLISSIMA!
Alessio, l’ho messa e mi sono chiesto chi mai avrebbe potuto cogliere l’oscura citazione. Mi dai tante soddisfazioni.
Sono tra i “pochi eletti” che sanno da dove proviene la citazione… evviva (evviva De Gregori, ovviamente)!
Paolo Cosseddu “professore, preside, è una parte che mi riesce sempre bene”. siamo cresciuti bene con questa roba qua! grazie ancora.
” alla fine non l’ho chiamata più così, altrimenti qualche critico musicale avrebbe potuto pensare che fosse una canzone su una foresta sterminata ” (sono andato a memoria, magari le parole non sono proprio esatte… in che album/raccolta c’è, questa introduzione qui, alla canzone?)
Catcher in the sky.
Grandiosa. Sei un genio.
La citazione degli infiniti tronchi arriva da uno dei tre live del ’90, mi pare
Esatto. L’operazione musicale più folle di quei tempi (non aveva mai fatto un live, ne fece uscire tre insieme).
(Nel nostro caso invece l’immagine della foresta sterminata è quantomai appropriata).
Va beh ma allora questo è un covo di degregoriani, mi sento proprio a casa mia
ehm… sei meglio in prosa, decisamente