E’ inutile che continuo a girarci intorno, quindi taglio corto e lo dico. Abbiate pazienza.
Se in questo momento il segretario del Pd fosse Pippo Civati, staremmo organizzando già da tre settimane un referendum tra i nostri elettori per capire se fare o no un governo col Pdl, se insistere col M5S, o se tornare a votare. Voteremmo domenica 14, e saremmo assolutamente in tempo, altro che manifestazione in piazza, altro che botta e risposta sui giornali.
Ecco, poi fate voi. Ah, quest’anno si fa il congresso, per vostra informazione.
speriamo che si faccia il congresso
Presto o tardi, si farà.
I bet feb 2014
ci sarà ancora UN solo PD?
probabilità che Pippo sia il prossimo segretario del PD?
Congresso. Ora.
probabilità non so. Poche, ma ci proviamo.
sei sicuro che tra le tantissime doti e capacità politiche di Pippo (politico da me stimatissimo!!) ci sia il decisionismo ed il tempismo?
C’è sicuramente l’intelligenza di sapere quando è il caso di ascoltare gli elettori.
E nessuna paura nel farlo.
Bravo Paolo, scaldiamo i motori.
#seceracivati?
Pippo for President
io la mia profezia(sicuramente sbagliata per carità) la faccio: da qui al congresso l’ apparato per evitare guai e disfatte punterà su civati.
Magari, Barbaros, magari…
Finalmente in breve.
Minchia, un referendum? E che ci starebbe a fare Civati come segretario, a contare i voti? E la Assemblea, la Direzione, la Segreteria che ci stanno a fare? E il Partito che ci sta a fare? Facciamo due post su FB e contiamo i like, a sto punto, costerebbe pure meno.
Ma dico, un partito normale, con dirigenti normali, una roba normale, proprio mai, eh?
Mi sa che mi tocca votare Orfini.
Ecco, bravo, vota Orfini. Vedi che lui sì che la governa, la direzione, altro che Bersani, ci vuole Orfini. O forse Moira Orfei, come coi leoni: Moira Orfini. Ah, magari datti una letta allo statuto del Pd, già che ci sei.
io mica ho capito se quella sul referendum sia una battuta o che, se è una battuta passi, ma se è qualcos’altro è terribile
Battuta? C’è nel nostro statuto. Se uno non capisce che c’è una volontà popolare che rischia di essere diversa da quella spiegata da parte della classe dirigente, non ha capito niente. Ma niente proprio.
No, statuti non ne leggerò mai più in vita mia. Ma se questa e’ l’ idea di partito di Civati stiamo a posto. Altro che Moira Orfini, come dici tu, basta topo gigio. Anzi, a sto punto candido qualcuno anch’io. Mmax?
Ma infatti, non leggere, che vai benone così come sei. Bello fiero, mi raccomando.
Tranquillo, ho il mio passo. Adesso faccio un referendum in birreria per decidere quale.
ma guardate che il referendum sta nello statuto, va usato ovviamente in casi straordinari ma ditemi se questo non lo è…soprattutto in un momento in cui la linea del partito può essere distante dalla base visto che il congresso c’è stato anni fa.
>E la Assemblea, la Direzione, la Segreteria che ci stanno a fare?
Per smentire il segretario e farsi smentire dai vari capi corrente.
chi ha paura dei militnti Pd e li ritiene incapaci di decidere?
Seriamente: non e’ capacita’ di decidere o timore dei militanti. E’ il concetto di delega, che implica quello di rappresentanza, e a sua volta quello di responsabilita’ e quello di accountability, che non lo dico per tirarmela ma proprio non si puo’ tradurre. Dico, sono il primo a non farsi piacere una politica leaderistica, eh, ma qui andiamo troppo davvero dall’ altra parte dell’ asino. Si fa un referendum per chiedere con chi allearci? Poi magari uno per scegliere i ministri? Facciamo un meetup sullo scorporo dell’ IVA? E’ questo il partito ceh ha in mente Civati? Bon, buono a sapersi. Peccato.
Jonathan dimmi, chi dobbiamo far vincere?
Mmax, ho fatto un referendum in ascensore e ho deciso di rifondare il PCI. Fammi un meme, per favore, quando ti guarisce la spalla. Grazie ciccio. A proposito, sei il futuro segretario.
Prima vorrei chiedere alla mia assemblea di condominio, voglio che sia una decisione partecipata.
Sì, vabbé. E infatti si vede, come se ne sta uscendo benissimissimo.
La assemblea mi sembra un organo di mediazione troppo di apparato. Fai direttamente un referendum. Non ti scordare del gasolio, a proposito.
consultare i militanti su tutto tutto no, ma sui punti fondamentali forse sì. Perché poi la domanda è: quale altra idea di partito può funzionare, altrimenti? Il partitino scissionista che amano nella sinistra radicale? No. Il grande partito liquido che risolve ogni conflitto con un immaginifico “ma anche”? Ma anche no. Il solido partito solido basato su un patto di sindacato tra correnti, mentre si ricorda con nostalgia il centralismo democratico che purtroppo non si può adottare più? Non mi sembra stia funzionando alla grande. Altre idee?
ma qualcuno di voi a letto l’articolo su repubblica di quel leader che diceva, il maggiore esponente dello schieramento a noi avverso!!continua a menarla con la storia che il pd non deve essere ne progressista ne democristiano, ma semplicemente democratico. alla obama. ma mi facci il piacere mi facci, diceva il grande totò.
Guarda Jonathan, ti faccio una domanda seria, ma semplice: se Franceschini, Letta, D’Alema e chi ti pare mettono Bersani in minoranza sulla questione del governo col Pdl, a te sta bene?
mah. manca una visione politica.
No, anzi. Direi che è molto chiara.
Il centralismo democratico sarebbe una oasi di democrazia, tra i partiti autocratici italiani. Luigi, io vivo nella patria della democrazia diretta, e ogni due mesi vengono invitato a votare su temi che vanno dalla adesione all’ ONU al colore della pensilina della stazione di Zurigo (casi veri, non sono esempi). Io voto solo per quelli che mi interessano un minimo, e per gli altri voto sempre secondo le indicazioni del nostro partito fratello, il PS svizzero, perche’ a me non frega un cazzo del colore della pensilina, e mi chiedono perche’ cazzo lo chiedano a me di che colore debba essere. I partiti sono uno strumento di mediaizone e di aggregazione della societa’, ma vanno su due sensi. Esiste anche una funzione di indirizzo, del partito verso la societa’, magari non piu’ una funzione pedagogica come era un tempo, ma di indirizzo si. Io non voglio occuparmi di strategie parlamentari, perche’ io sono, nella migliore della ipotesi, un informato amateur. Voglio che se ne occupino profesisonisti dai quali mi sento rappresentato, e voglio che lo facciano su una delega di indirizzo, non di particolare. Il particolare e’ affare loro, non mio, ho altro da fare. E vale tanto per la gesiotne del partito che per la gesitone della repubblica.
direi che chiara non lo è per niente, quando si sostiene che basta cambiare un nome (e vai col nuovismo) e fare un referendum fra gli iscritti per decidere fra pdl e m5s. tutte cose che si possono fare, ma non c’è la politica.
Stai facendo una caricatura, Jonathan, e non rispondi. Ti ho fatto una domanda precisa. Non vuoi rispondere? Anche quella è una risposta.
ci riproponi un “pensiero debole” quando serve un pensiero forte. nessuno garantisce che queste proposte creino una visione condivisa, potrebbero creare soltanto ulteriore elettoralismo.
Oh, Cosseddu, non la ho vista, non e’ che sto facendo solo quello, eh. La domanda e’ ipotetica, mi pare abbia poco senso come e’ posta. Quello che dico e’ che, nell’ esempio astratto, anche Franceschini Letta e d’Alema rappresentano degli iscirtti, e se mettono in minoranza il segretario quello e’ un atto politico che appartiene alla vita di un partito, non (necessariamente) una prevaricazione. E certamente (mai) una prevaricaizone in un partito in cui esista una dialettica di indirizzo politico. La caricatura la uso per fare capire le cose alle masse meno intelligenti di me, tra le quali sicuramente non includo Luigi, che immagino ne abbia colto il senso.
Perfetto, è quel che volevo sapere. Auguri, con Orfini.
Almeno non credo.
C’è un salame più sopra che parla di pensiero forte e pensiero debole. In quanto salame. Ma si può?
Diversi ma non replicabili, Luigi, E in forte crisi, comunque. Il tema di fondo, io credo e’ che in Italia c’e’ un eccesso di partecipazione politica. Quello della lontananza degli italiani dalla politica e’ una balla. Ecco, io credo che se ne dovrebbero allointanare un po’, magari per fare cose molto piu’ importanti, come costruire strade o comporre canzoni. Votare un po’ meglio, quello si, ma non c’e’ in programma la presa di una palazzo d’inverno, si tranquilizzino. Gli italiani, dico.
Esatto, la consultazione della base sarebbe la scelta più intelligente. Cominciamo da ora il tam tam democratico per #Pippo Civati Segretario PD!
Ecco, come volevasi dimostrare. Io vado a farmi un tam tam in palestra, intanto.
Pensieri forti di questi tempi ne vedo un po’ pochini. Forse sono andati in pensione. In mancanza, l’idea di coinvolgere e sensibilizzare i militanti su dei progetti politici mirati mi sembra non una questione ideologica, ma banalmente una necessità. Del resto le primarie non andavano proprio in questa direzione? Preferirei non finire in mano ai vari partiti basati sul format dell’one-man-show.
Più che agli elettori mi rivolgerei agli iscritti. Forse darebbe un “senso” ai circoli che al momento mi sembra siano lievemente marginalizzati…
checchè ne pensiate voi, lo statuto !?!?! (quella cosa a cui si è contravvenuto ogni volta che è convenuto !?!) ….. mbè io voglio continuare a credere che sia una battuta, pessima, ma una battuta …. votare se dialogare con il pdl sia una possibilità è una battuta e se non lo è, è un insulto
La verità è che se Civati fosse segretario lo sarebbe non perché messo lì da giochi di fazioni, ma per via di una precisa linea politica all’interno della quale, è evidente, non c’è alcuno spazio per un governo con il PDL.
Come l’affezionatissimo ripete ormai quasi ogni giorno da quello sciagurato 25 febbraio ad oggi.
se civati fosse segretario del Pd… la Thatcher si sarebbe levata dalle palle nel 1970…
o il contrario?
eh già quest’anno si fa il congresso… non vedo l’ora. non vedo l’ora di tirare fuori il taccuino con la lista di quelli che fanno di si (al pdl) con la testa. non vedo l’ora.
Dalle elezioni a oggi ho avuto modo di apprezzare molto il pensiero di Civati e praticamente mai mi sono trovata in disaccordo, ovviamente questo lo terrrò in grandissima considerazione quando si tratterà di decidere il prox segretario. Ogni mattina leggo confortata i suoi post che mi fanno sentire meno aliena in questo folle, ormai, partito.
Detto questo, vorrei che Civati venisse sicuramente più ascoltato e mi chiedo perchè così non è (anche se immagino la risposta) e però mi chiedo anch’io se ha le giuste doti oltre che di pensiero anche di leaderismo e decisionismo; ma vedremo. (ad esempio su Renzi potrebbe essere un pò più contro, e su come deve andare il Paese e dove anche)
Aridetto questo, un referendum consultivo ogni tanto si può anche fare anche se condivido i pensieri sopra fatti da altri sul sistema delle deleghe etc etc ma quello che credo veramente vada fatto è una revisione totale del sistema di partecipazione sul territorio partendo dagli eletti in rapporto ai circoli, agli iscritti, agli elettori….
Da me o sei dentro o praticamente non partecipi mai alla vita del partito che resta un luogo un pò oscuro. Una cosa ci hanno insegnato i grillini che i ragazzi e le persone han voglia di fare e partecipare e dobbiamo darne la possibilità
Caro Paolo se Civati fosse stato il Segretario…si sarebbe agito prontamente…
Anche se Renzi avesse vinto le primarie. Come hai fatto a votare Bersani? Era una domanda che ti volevo fare da tempo, immaginando che subito dopo Bersani avrebbe lasciato girare la ruota, che ci sarebbe stato un congrsso e che Pippo avrebbe, finalmente, preso le redini, aiutato da tutti a fare di questa strana cosa un partito per la prossima Italia. La domanda resta aperta.