2 APRILE 2013

Aspettando il Grande Cocomero

Io ve lo giuro sul canguro, non vedo la cacchio di ora di votare Matteo Renzi e impegnarmi con tutta la mia lealtà fuori discussione di militante del Pd perché dimostri che 1) è in grado di vincere primarie aperte 2) è in grado di vincere le elezioni 3) è in grado di governare e 4) cambiare l’Italia. Conto i minuti.

Nel frattempo, però, se non è disturbo, mentre stiamo seduti tra le zucche ad aspettare l’avvento del Grande Cocomero, vorrei capire, da lui e soprattutto dai suoi sostenitori secondo cui tutto quello che è successo nell’ultimo mese era una criticabile ammuina:
1 – è bene che si faccia un Governo, o è meglio votare subito?
2 – e, se si fa un Governo, va bene che lo si faccia – in qualunque forma sia, tecnico, misto tecnico, sintetico – col Pdl? Non è per me, figuratevi, è che tutti quelli che conosco vorrebbero capire, ecco. Per sapere, perché mi dicono che, nel caso, beh, la storia cambia, eccome se cambia.
3 – e, se non si fa col Pdl, visto che di minoranza no, e col M5S neppure gli piace, beh, ecco, altre idee? Un nome terzo? Ma terzo che piaccia a chi? Al Pdl? Perché, lo capite pure voi, nel caso, la sostanza, più o meno… ci siamo capiti. Che piaccia al M5S? Ma non si era detto che è tempo perso? Uno sforzino, dai.
4 –  e se poi si fa un Governo, su che programma, ovvero, per fare cosa?
5 – per dire, la mancanza di una buona legge anticorruzione costa 60 miliardi di euro all’anno, a questo Paese. Fa una finanziaria e mezza. E’ una priorità, o se si governa col Pdl possiamo rimandare? E il falso in bilancio? Lo ripristiniamo? Ci va bene che un imprenditore possa falsificare il bilancio della sua azienda, gettare in miseria le famiglie dei suoi dipendenti, e restare sostanzialmente impunito? Per dire.
6 – dice, facciamo solo la legge elettorale. Occhei, ma quale? E davvero esiste una legge elettorale che garantisca governabilità in una situazione sostanzialmente tripolare, come questa? No, dice che ci va il sindaco d’Italia. E va bene, ma per quella ci va una riforma costituzionale, almeno un anno e mezzo, e campa cavallo… Sicuri sicuri?
7 –  se invece hai visto mai che dovessimo governare col M5S, o comunque abolire il rimborso elettorale ai partiti, poi lo diciamo, da dove arrivano i fondi privati che pagano le campagne? Perché i 90 giorni son passati (son 120, oggi), e non c’è più nemmeno il sito, figuriamoci l’elenco dei donatori, sai com’è.
8 – ma metti che poi un governo, col Pdl o senza, lo facciamo davvero, e questi una volta in sella col cacchio che si dimettono in autunno per consentire a Matteo Renzi di stravincere nuclearmente le elezioni. Metti: che facciamo? C’è un piano B?
9 –  in ogni caso, ci sarebbe da eleggere il Presidente della Repubblica. Che si fa? Cerchiamo sponda nel M5S? Nel Pdl? Ce lo facciamo da soli?
10 – Berlusconi vuole che il prossimo Presidente sia un moderato, o comunque un Presidente di garanzia. Tradotto, che garantisca lui, meglio ancora che gli conceda la grazia peri suoi numerosi processi. Ci sta bene?

Detto questo, ha fatto benissimo ad andare dalla De Filippi. Ma bene bene.

  1. Eccerto. È colpa di Matteo Renzi se Bersani non ha vinto le elezioni e in Parlamento ci sono 3 minoranze. È colpa di Matteo Renzi se Napolitano non può (minacciare di) sciogliere le Camere durante il “semestre bianco”. È colpa di Matteo Renzi se Bersani si fa umiliare dal M5S in diretta streaming senza cavare un ragno dal buco. È tutta colpa di Matteo Renzi. È evidente.

  2. No no, anzi, non ha colpa per nessuna delle cose che citi. Semplicemente chiedo: e quindi?

  3. e quindi perché queste cose vengono chieste a matteo renzi? forse bisognerebbe chiederle a chi in questo momento è il capo del PD, no?

    Luigi
  4. Paolo, non voglio provocare. Io sono un animale strano. Ho votato Renzi alle Primarie. Nonostante questo, non mi piace con Napolitano ed i suoi saggi. Lo so, in Italia non è congruente, dovrei essere per il voto un po’ più tardi, in modo che Renzi si organizzi e per un inciucio con il PDL, perché l’ha detto Renzi. Avrei dovuto essere per il fallimento delle consultazioni di Bersani, invece mi sembrava la cosa migliore al momento. Ripeto, non faccio testo, io sono uno strano. Ho altri problemi rispetto alle correnti e non me ne frega niente di cosa pensino di me nel partito, nonostante sia anche segretario di un paese sperduto del Sud Italia. Detto questo, rispondo alle tue domande. 1) E’ bene votare subito 2) Io con il PDL non posso prendere nemmeno un caffè, perché non vogliono leggi anticorruzione 3) con gli arroganti del M5S nemmeno, non ho molto da dirmi con gli arroganti 4) programma leggero: togliere i business alle mafie (120 miliardi l’anno) e abbattere la corruzione (60 miliardi l’anno) 5) vedi i punti 2 e 4; 6) Non me ne frega niente della legge elettorale, ogni legge elettorale ha pro e contro 7) Davvero pensiamo che il male italiano sia il finanziamento ai partiti?  io sto iniziando a preparare un piano B per andare all’estero, ho altri problemi 9) un bambino della quarta elementare che non abbia mai fatto politica, così il M5S è contento 10) Bah, credi che faccia la differenza? p.s. alle prossime primarie rivoterò Renzi, perché almeno ha il fegato di presentarsi alle Primarie. Saluti a Pippo.

  5. E quindi Bersani si fa platealmente da parte e lascia che a provare a fare un governo con i voti del M5S sia qualcun altro (con un mese di ritardo, ma meglio tardi che mai). Oppure il nuovo Presidente della Repubblica incarica un Pella qualunque per fare la nuova legge elettorale e altre 3 cose 3 (quelle che i Saggi metteranno nero su bianco?) per poi sciogliere le Camere.

  6. E al mio concittadino Pella chi glieli dà i voti per la fiducia?

    1. Un governo sarebbe meglio farlo ma non ci sono le condizioni per
      farlo seriamente, si faccia quindi con chiunque ci sta la riforma della legge
      elettorale, visto che nessuno ha interesse ad ereditare un paese ingovernabile
      per la seconda volta consecutiva.
    2. Napolitano una risposta, piaccia o no, l’ha data, resta Monti se
      poi i dieci “saggi”  riescono a coagulare
      un accordo fra le parti meglio, altrimenti si vota a ottobre con una legge
      elettorale che il parlamento PUO’ tranquillamente portare a casa.
    3. Un governo lo fai con il PDL o non lo fai, M5s NON si impegnerà,
      sanno benissimo che non hanno la struttura, le competenze e soprattutto
      l’interesse a farsi coinvolgere in un governo (la storia dell’abbiamo il nome
      ma non lo diciamo è emblematica) che per bene che
      vada dovrebbe gestire una crisi economica e sociale
      profonda che chiederà ancora sacrifici e tagli. Meglio stare sulla
      riva del fiume e aspettare il cadavere del nemico, in questo caso il PD. Cosa
      significhi governare con il PDL credo lo sappiamo tutti, quindi attrezziamoci
      per le elezioni a Ottobre.
    4. La domanda stessa fa emergere l’impossibilità di un governo.
    5. Idem, per questo meglio votare quanto prima.
    6. Le leggi che garantiscono stabilità ci sono basta mettere il
      premio di maggioranza nazionale al senato. Se non fai la legge elettorale il
      parlamento diventa ingovernabile a vita, quindi occorre fare di necessità
      virtù.
    7. Si torna al dibattito partito liquido o non liquido, comunque
      vadano le cose dobbiamo rassegnarci all’idea che i partiti dovranno sempre più
      essere simili a comitati elettorali (come negli USA) quindi in linea con quanto
      diceva Renzi, il fatto che i partiti devo costare meno è nei fatti, non possiamo
      più mantenere la nostra struttura, già da adesso.
    8. Un governo serio non lo possiamo fare.
    9. Il presidente con l’accordo con scelta civica abbiamo i numeri
      per eleggerlo.
    10. No lo scegliamo noi con Monti, anche per questo non possiamo
      fare il governo con PDL e per questo dobbiamo votare ad ottobre, nel frattempo
      occorre fare un congresso straordinario e rinnovare il gruppo dirigente e la
      proposta politica.
    Giorgio Ferroni
  7. Grazie Paolo e grazie Loreno condivido. Da segretario di un piccolo paese sul Lago Maggiore (a suo tempo quasi sbranato perché minoritario sosteneva Renzi) vi assicuro che quasi ogni giorno qualcuno per strada mi ferma e mi parla di Renzi, ricordandosi quella battaglia…
    La prossima volta – se ci sarà – Matteo impari a farsi volere un po’ più bene…

    Emiliano Marino
  8. Per me, che vivo la politica non come una fede calcistica e che voto in base a ciò che mi sembra garantire un futuro migliore al mio Paese, è comunque meglio perdere con Bersani che vincere con Renzi.

  9. PD (con un tot di astenuti), PDL, Scelta Civica. Ovvio.

  10. Oh, ecco una risposta. A te sta bene? Se il Pd fa ‘sta cosa per me non va bene, Lorenzo. E saranno problemi. Seri.

  11. Silvia, e per me che non vivo la politica come una fede calcistica esattamente quanto te e che voto almeno quanto te in base a ciò che mi sembra garantire un futuro migliore per il mio Paese, ma nonostante questo voterò Renzi? Dammi una strada.

  12. Superiamo questo dibattito, vi va? Che poi si tratterebbe di stare nel topic. Voteremo tutti Renzi, diamolo per assodato. La questione è: nell’attesa, che si fa ORA?

  13. Paolo, ora nulla. Ora c’è Napolitano, non è chiaro?

  14. Nulla? Ok, nulla. Mah. (Napo scade tra un paio di settimane, per la cronaca. E anche ora non è che sia proprio sta passeggiata di salute)

  15. Scusa, allora sono io che non capisco. Cosa vorresti fare? La cosa NATURALE da fare era una sola: Bersani che va alle Camere e chiede il voto di fiducia. Napo ha detto NO.

  16. Ah, io ad esempio questa la vorrei vedere, Paolo. Magari col nuovo presidente, no? Però dipende: come e con chi lo facciamo il nuovo presidente? Come vedi c’è poco tempo per fare “nulla”…

  17. Sono d’accordo con paolo, Napolitano gestisce una crisi che i partiti non sanno governare con gli strumenti a disposizione. Portiamo una legge elettorale in parlamento, domani non fra 6 mesi. Portiamo anche una proposta per supere il patto di stabilità. Il nuovo presidente lo possiamo eleggere praticamente da soli, basta che non sia uno dei soliti (marini, dalema et..) altrimenti siamo alla canna del gas..

  18. Non mi riempie di gioia, lo scenario Pella con i voti di PD, PDL e SC. Però l’alternativa è tornare al voto col Porcellum, con il rischio di deafult dietro l’angolo.

  19. L’alternativa è un governo Pd, Lorenzo. Anche senza fiducia al Senato. Oppure il voto. Se ci infiliamo in un governo di larghe intese poi col cavolo che ne usciamo.

  20. “Anche senza fiducia al Senato” non è uno scenario compatibile con la Costituzione vigente.

  21. E allora voto, per me, grazie. Per te no? Come ti dicevo sopra: sarà un problema. Credimi. Ma è bene saperlo, da qui le mie domande.

  22. “Anche senza fiducia al Senato” non è uno scenario compatibile con la Costituzione vigente.

    In che senso non è compatibile? Il presidente dà il mandato a Bersani, Bersani si presenta davanti alle camere chiarendo che non ci saranno passaggi successivi. O fiducia, o voto. E quindi, prego astenersi quelli che dicono che invece una soluzione c’è sempre, perché il PD è contro ogni altra ipotesi. A quel punto vediamo cosa fanno i singoli parlamentari, se la scelta è tra voto e fiducia a Bersani, magari anche solo “tecnica”.

    Se poi non c’è la fiducia, Bersani resta in carica per l’ordinaria amministrazione e ci porta al voto.

    Soluzione semplicissima, non hai niente da spiegare a nessuno.

    Soluzione ancora più semplice – e probabilmente efficace – sarebbe che invece di mandarci Bersani, ci mandassimo una personalità sopra le parti, che metta in difficoltà ancora di più il M5S e non solo i parlamentari nominati che hanno paura di tornare a casa.

    Perché le cose semplici ed efficaci non riusciamo a farle mai?

    emanuele
  23. 11) Al prossimo congresso PD ci sarà un candidato segretario “renziano”?

    FaustoB
  24. Anche io la vorrei vedere, anche senza nuovo Presidente. Oppure si torni a votare. Tenendo a mente che non c’è legge elettorale che garantisca governabilità ad un paese elettoralmente diviso in 3 parti uguali.

  25. per me Paolo ha una cotta per Matteo. è la tipica ragazza che limona sola che, non potendo avere il suo amato, lo ingiuria pubblicamente.

    Giuseppe
  26. @Giuseppe: yawn. Next.

    emanuele
  27. Sono domande legittime, a cui risposte di un certo tipo (nella direzione del governo di larghe intese) farebbero sicuramente sorgere più di un dubbio su Renzi e i suoi. Gli porterebbero via, penso giustamente, voti e sostegno.

    Il problema è che una serie di domande simili, invece, Bersani e i suoi le hanno evitate. Mi spiego meglio: complice il tatticismo politico di questi ultimi giorni, ci si sta concentrando su piccole cose, quasi dimenticando un dato piuttosto rilevante: Pierluigi Bersani e il Partito Democratico hanno condotto una campagna elettorale evidentemente poco efficace, hanno preso pochi voti più della coalizione di centro destra e per poco non hanno riconsegnato il paese all’uomo che lo ha quasi fatto fallire e che si è candidato per la quarta (credo) volta.

    Temo che qualunque riflessione si voglia fare, all’interno del partito, debba partire da qui: senza tirare in ballo Matteo Renzi o gli avversari interni. La sensazione è invece che sia ripartito il giochino dello scaricabarile, di quelli che remavano contro, eccetera eccetera.

    La sinistra deve fare questa riflessione: oppure può dire, legittimamente, che è meglio perdere con Bersani che vincere con Renzi, come fa sopra Silvia.

    http://www.youtube.com/watch?v=E8acB_n7llY

     

    AndreaS.
  28. andrea, se il candidato è renzi, allora non è più sinistra (infatti lorenzo onorati, che lo sostiene convintamente, vedrebbe bene uno scenario pd+pdl+monti; più chiaro di così!).

    detto questo, condivido al 1000000% le riflessioni del post di paolo; soprattutto quando dice che renzi ha fatto bene ad andare dalla defilippi. ditemi quando sarà, il giorno e l’ora. non vorrei che facendo zapping mi capitasse di trovarmelo davanti a tradimento, meglio premunirsi…

    Jacopo
  29. Renzi potrebbe essere il nostro prossimo candidato premier, é una possibilità concreta, non l’unica ok, ma insomma abbastanza probabile.
    Se così sarà, ci sarà del lavoro da fare, per togliere un po’ del fango (parecchio, non ne faccio una colpa a te) che gli é stato spalato addosso durante le primarie. Bisognerà tornare nei circoli e spiegare che non è un Berlusconi, non è di destra, ė uno dei nostri, un amministratore, si a volte un po’ troppo esuberante ma in fondo …
    Per cui non capisco il senso di attardarsi ora ad aggiungere ancora un’ultima cucchiaiata che bisognerà forse togliere tra pochi mesi.
    A meno che l’obiettivo prevalente e supremo sia scongiurare la candidatura Renzi in tutti i modi e fino all’ultimo minuto, cosa che capirei solo se fossimo sicuri c’è ne fosse una migliore e piú vincente.

    Giuseppe Volta
  30. Che pasticcio!
    *Solo se fossimo sicuri di averne una migliore*

    Giuseppe Volta
  31. Jacopo, quello di Renzi mi pare un falso problema, oppure una falsa soluzione. Cioè: il PD attuale e la sua classe dirigente non sono riusciti a vincere le elezioni (per colpa esclusivamente loro) e oggi non riescono a formare un governo (per colpa non solo loro, ok). Alla critica a cui devono per forza andare incontro, mi pare che la risposta sia: non è renzi la soluzione, renzi significava andare troppo a destra, meglio perdere che votare renzi, eccetera eccetera. Cioè, invece di indicare una soluzione al problema, invece di ammettere e tentare di comprendere gli errori commessi, ci si limita a dire che renzi non è quella soluzione! Il che va anche bene, ma non risponde affatto all’esigenza di vincere, prima o poi…

    Per paolocoss: come dimostrato poco sopra, si sa esattamente chi e come ha finanziato la campagna di Renzi. I finanziamenti minori erano pubblicati sul sito e aggiornati continuamente. Potremmo sapere invece chi ha pagato quella di Bersani? I dati sono pubblici?

    AndreaS.
  32. andrea, fai un ragionamento che condivido. questa coalizione ha perso, e ha perso per colpe tutte sue; paradossalmente si sta comportando in modo decente, a volte anche discreto, ora, forse fuori tempo massimo, o forse no. serve allora una soluzione, serve qualcuno, come dici tu, capace di vincere. e qui allora mi vengono due domande: siamo sicuri che, con renzi candidato, la coalizione avrebbe vinto? c’è chi è arcisicuro di sì, chi non lo a, e chi, come me, è convinto di no, poichè cede che l’errore di bersani sia stato lasciare aperta una prateria alla sinistra dello schieramento, oltre al fatto che con renzi candidato qualcuno, forse molti, dei pochi che hanno votato la coalizione (ne conosco più di uno, fra i quali io stesso) non avrebbe votato centrosinistra (io personalmente avrei dato il voto a ingroia, che fino all’ultimo sono stato tentato di votare, se sel avesse corso con renzi; o più probabilmente lo stesso a sel, se fosse andata da sola). ecco che, quindi, se stiamo cercando qualcuno “che sappia vincere”, non è detto assolutamente che renzi sia la persona che fa al caso nostro; può essere di sì, come può essere di no. ma l’altra domanda è: poniamo il caso che renzi vinca, poi che cosa fa una volta al governo? a me faceva schifo il bersani che inseguiva affannosamente l’udc prima e monti poi (e un paio di anni fa da iscritto pd ho visto che in provincia fanno esattamente le stesse cose). così indignava ancora di più il renzi propinatore di ricette di destra e fuori tempo massimo abbellite con i soliti slogan “novità”, “rifiuto dei conservatorismi”, “cambiamento” (che è come il nero, va bene con tutto); per cui renzi avrebbe vinto, magari raccattando un buon numero di voti di ex leghisti ed ex pidiellini (gente con cui io personalmente non vorrei mai avere nulla in comune, neanche un voto alle elezioni), e poi cosa avrebbe fatto? era stato civati, una figura su questo blog particolarmente apprezzata, a dire qualche tempo fa in non ricordo più quale talk, che l’obiettivo non deve mai essere la vittoria fine a se stessa, ma la vittoria per poi avere la capacità e la forza di fare qualcosa. io questo qualcosa lo intendo in modo molto diverso da come lo intendono renzi e i renziani; e forse non solo io ma tanti altri. per cui do ragione a silvia, che a differenza mia sa sintetizzare; se per “vincere” serve un renzi, meglio perdere con bersani; questo bersani, non quello pre campagna elettorale…

    Jacopo
  33. Io invece vorrei sapere perché Renzi dovrebbe dare risposte su cose che fondamentalmente non lo riguardano. Non è lui a dover prendere queste decisioni, non ha modo di influirvi, e se solo si azzardasse a dire qualcosa di diverso dalla linea Bersani si prenderebbe del traditore, quindi, chi se ne importa se non dice niente al riguardo.

    Mi interessano di più i punti programmatici della prossima candidatura alle prossime primarie, quindi è legittima la domanda sui finanziamenti pubblici ai partiti, che è un suo antico cavallo di battaglia. A ciò, e al tuo scetticismo (ormai superato dagli eventi, ma se ci tieni puoi rinfacciargli il ritardo), risponde in ogni caso questo link

    http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1215891/Primarie-Pd–Renzi-pubblica-l-elenco-dei-finanziatori–Davide-Serra-primo-con-100-mila-euro.html

    Per rispondere a Jacopo: è difficile dire se Renzi avrebbe vinto. Anzi, impossibile, e la storia non si fa coi se e coi ma. Il punto non è solo Renzi, ma anche il fatto che Bersani ha perso dopo cinque anni di preparazione. Forse l’alternativa era la Puppato, o qualcun altro, chissà, ma rimane il fatto che Bersani ha perso in maniera clamorosa, fragorosa, abissale. Un altro Bersani me lo rispamierei, quindi. C’è anche un fraintendimento di fondo, credo. Io ho votato Renzi alle primarie non perché avesse più probabilità di vincere nonostante le “concessioni a destra”, ma perché il programma di Renzi mi sembra buono e utile. Il ragionamento del “Non lo approvo granché, ma se serve per vincere…”, è simile a quello del doping. E questa cosa è meglio dirsela adesso, perché se Renzi dovesse vincere primarie ed elezioni, poi governerebbe facendole, quelle cose “di destra”,  semplicemente perché sono parte del programma e non trucchi (doping) per attirare consenso. Lo dico perché mi vien facile immaginarmi le ribellioni delle parti più tradizionaliste del partito che sarebbero pronte a derubricare quelle “concessioni” come cose da seppellire un secondo dopo che Renzi avesse vinto, come se avessero esaurito la loro funzione. Non è un caso che molti bersaniani vedano Renzi come immagine puramente mediatica…sperano che lo sia.

    Uqbal

    uqbal
  34. beh, uqbal, che renzi sia soprattutto una roba mediatica, mi sembra evidente, e lui non fa nulla per impedire che lo si pensi. l’unico esponente renziano che, bene o male, avesse un suo peso specifico, o almeno qualche (più presunta che reale, in realtà) credibilità in un campo che non fosse esclusivamente quello mediatico, era pietro ichino che se ne è andato da monti. gli altri suoi “fedelissimi”, chiamiamoli così, non sono diversi da quello che un roberto speranza, per fare un nome, è rispetto a bersani; fedelissimi, appunto, quasi tutti cooptati, e solo alcuni dei quali legittimati da un voto popolare (come il pur pessimo richetti, al quale va almeno riconosciuto di essersi andato a cercare e trovare i voti in quel di modena). il problema è proprio nel momento in cui tu dici che a non approvare le proposte di renzi sono “i tradizionalisti”. ecco: o si è di destra, come renzi, o si è “tradizionalisti”. così però non si vince (a meno di credere che i molti delusi pd che han votato grillo lo abbiano fatto perchè volevano licenziamenti facili, pardon “flex-security”, e pensioni a cento anni), e non si ritrova nemmeno quella sinistra di cui, soprattutto in un momento come questo, il paese avrebbe davvero bisogno…

     

    p.s. chiarisco ancora: io non voglio “bersani”, e sono contento di non averlo votato alle primarie! vorrei un leader che dicesse le cose che lui, timidamente, sta tentando di dire adesso. un leader che le dicesse senza ambiguità, non gravato dalle colpe e dagli errori di bersani, colpe ed errori che lo rendono meno credibile, anche a desso che fa e dice cose giuste, o almeno accettabili (fino a questo momento, almeno). di nomi ce ne sono: civati, emiliano, la puppato, nel pd. o la boldrini, o pisapia. renzi no.

    Jacopo
  35. Jacopo

    Renzi ha delle evidenti capacità mediatiche. Quel che i tradizionalisti (conservatori) non vedono è che quelle capacità mediatiche crescono su un fondo politico reale. Le proposte di Renzi puoi anche etichettarle come di destra, ma sono inequivocabilmente proposte (che è già più di quel che si poteva dire del programma di Bersani, per dire, tanto perché Bersani era quello concreto).

    Perché mi piace Renzi e non lo considero di destra? Perché tiene conto della realtà. La realtà è questa:

    1) debito pubblico a stento sotto controllo (fossi appena più pessimista direi semplicemente fuori controllo)

    2) sistema economico completamente imballato e bloccato (e infatti perdiamo ogni anno fette sostanziose di PIL

    3) spesa pubblica abnorme ed inefficiente

    4) PA inefficiente fino al grottesco

    5) corruzione

    A tutto questo bisogna fare fronte. La flexsecurity e le altre proposte di Renzi sono un piano possibile, una proposta. Se il PD ne ha un’altra che garantisca la sopravvivenza del Paese, la tenuta dei conti, abbassi la disoccupazione e mantenga vitali i salari, io la voto. La voto sicuro, perché dopo tutto la sinistra conservatrice (più o meno la CGIL) promette molto di più di Renzi: salari e pensioni più alte, più welfare, più lavori pubblici, più sanità, più stabilità. Se dicono come fare, li voto. Ma ad oggi l’unico modo che hanno trovato è stato: altro debito.

    E allora mi sa che il problema non è Renzi, ma scendere dalle nuvole. Quelle nuvole da cui è possibile dire una scempiaggine come “meglio perdere, piuttosto che rivedere le nostre proposte”. Tutto sommato mi sta anche bene così, perché se vi consegnate volontariamente alla sconfitta al governo ci va qualcuno di meno velleitario, però nell’insieme la cosa fa ridere.

    Uqbal

    uqbal
  36. In ogni caso, quest’articolo torna sempre utile:

    http://www.distantisaluti.com/contro-il-pd/

    uqbal