Una ricaduta

- Dottore? Sono Popolino.
- Veramente sarei alle Barbados con la mia famiglia.
- E’ urgente, altrimenti non la disturberei.
-  E’ la mia prima vacanza in dieci anni, sono certo che possiamo parlarne al mio rientro, ora mi faccio un appunto.
-Dottore, ho avuto una ricaduta.
- …
- E’ ancora lì?
- Ci sono. Senta, facciamo in fretta. Cosa è successo?
- Andava tutto bene. Ero tranquillo.
- Si è astenuto da tivù, giornali e social? Soprattutto i social. Si è dato al macramè, come le avevo detto?
- Sì, il problema col macramé è che è divertente, intendiamoci, ho sferruzzato una trapunta matrimoniale in due giorni, solo che sa come vanno queste cose, ogni tanto mi cadeva lo sguardo sullo schermo…
- Capisco.
- Ma andava tutto bene, le assicuro! Ieri sera l’ho pure visto in tivù, e mi è piaciuto, ha detto una cosa su Ingroia che condivido al cento per cento.
- Bene, questo è molto positivo. Non le capitava…
- Dal dicembre 2010.
- Esatto. E poi, cos’è successo?
- E’ successo che… al centomillesimo commento su come se oggi il candidato fosse lui, oggi la situazione sarebbe completamente diversa…
- Il centomillesimo?
- Il centomillesimo oggi.
- Ah. Effettivamente… L’autore?
- E’ davanti al computer? Le mando il link.
- Guardo subito.
- E’ una specie di summa totale globale di tutti quegli argomenti del cazzo, sa…
- Sto leggendo. “Se al posto di Bersani oggi ci fosse Renzi, tutto sarebbe diverso”.
- Esatto. Da lì in poi. Legga, legga.
- “Se Renzi avesse vinto le primarie, Mario Monti non sarebbe mai “salito” in politica”.
- E una. Io dico, ma perché? A lei Monti pare uno che non aveva intenzione di candidarsi?
- Non saprei. Lei come la vede?
- Voglio dire, uno che passa un anno a dire “io ci sono se c’è bisogno”… Di certo non sembra uno che sta facendo la campagna elettorale controvoglia.
- Direi di no.
- L’altro giorno dava buffetti ai bambini e li invitava a iscriversi alla Bocconi, si rende conto?
- E’ pur sempre Monti.
- Giusto, per carità, ma vada avanti col pezzo.
- “Se Renzi avesse vinto le primarie, Monti non avrebbe mai scritto “wow” su Twitter”.
- Ecco, capisce cosa intendo? Ma perché, diocristo, perché?
- Questa non l’ho capita nemmeno io, se posso.
- Ma infatti guardi, mi creda, io mica ce l’ho con i renziani. Vuoi essere renziano? Vai, io non sono d’accordo ma vai, tranquillo. Sono gli esegeti del renzismo, ma che cazzo c’hanno in quella testa?
- Stia calmo. Leggo: “se Renzi avesse vinto le primarie, Silvio Berlusconi avrebbe lasciato Angelino Alfano andare al massacro con quel che restava del Pdl”.
- Io mi calmo, ok, ma lei conti fino a dieci, rilegga quella frase e mi dica: secondo lei, considerando la teoria della relatività e la possibilità che esistano infiniti universi paralleli differenti tra loro, ce n’è uno, uno solo in cui Berlusconi non si sarebbe candidato? Ci pensi, pensi a Berlusconi. Lo conosciamo, Berlusconi, insomma, eccheccazzo.
- Lo conosciamo sì, io l’ho pure votato.
- Prego?
- Ma lasciamo perdere, dicevamo… ah sì: “Se Renzi avesse vinto le primarie, il Milan non avrebbe comprato Balotelli.”
- Ecco, appunto. Segua il ragionamento con me: poniamo che Berlusconi abbia comprato Balotelli, come si dice, proprio lui e proprio ora, per prender voti, perché è in difficoltà…
- Poniamo.
- … se fosse stato ancora più indietro, con – sigh – Renzi candidato, cosa avrebbe fatto?
- Avrebbe comprato Messi!
- Bravo! Vede? Vede?
- M’è venuta così. Anche se… certo che Messi costa.
- Le ricordo che Berlusconi spese uno zilione di miliardi per comprare Lentini, ai tempi. Do you remember Lentini?
- Ommadonna.
- Eh, non stiamo parlando di uno che sta a guardare il capello. Comprerebbe Kobe Bryant, se servisse.
- Almeno è alto, qualche cross lo butteremmo dentro.
- Non perda il filo.
- Ha ragione, leggo: “se Renzi avesse vinto le primarie, Massimo D’Alema non avrebbe quell’arietta soddisfatta mentre valuta se gli convenga andare alla Nato o tornare a fare il ministro degli Esteri”.
- Ma lei ce lo ha presente D’Alema?
- Come no, una volta l’ho pure votato.
- Secondo lei se avesse vinto Renzi oggi D’Alema sarebbe a spasso per l’Atlantico con la sua barca a vela?
- Per quanto, la barca a vela… giusto ieri con la mia famiglia, qui alle Barbados…
- Se Renzi avesse vinto le primarie oggi D’Alema avrebbe scatenato una guerra termonucleare, cazzo! Quello è un marine, anzi no, un navy seal, appunto, mica si arrende, a meno che…
- A meno che?
- A meno che, dopo tanto livore, non si fosse trovato un accordo tra lui e Renzi. O tutti amici, con D’Alema della partita in qualche modo, o D’Alema fuori, e allora…
- Guerra termonucleare.
- Ma pesante, eh?
- “Se Renzi avesse vinto le primarie, non avrebbe cercato inciuci con il partito di Antonio Ingroia. Ci sarebbe uno schieramento di centrosinistra riformista e una sinistra, coagulata attorno al pm siciliano”.
- Questa poi è roba da scuola dell’obbligo. Ma dico, usare il pallottoliere? Con Ingroia più forte, in grado di superare lo sbarramento non solo alla Camera, ma pure al Senato, vediamo un po’, le possibilità di vittoria del centrosinistra sarebbero più alte o più basse? Voglio dire, anche il mio cane riesce a contare quanti mestoli di pappa gli metto nella ciotola.
-  Credo di aver afferrato il punto.
- Insomma, chi nega che con Renzi candidato premier sarebbe stato tutto diverso? Magari avremmo già la vittoria in tasca, ma il punto è: chi lo sa? E soprattutto, con così tanti aspetti da analizzare, la curiosità, la comunicazione, la gestione complessiva della campagna, perché, per l’amor di Dio, insistere sempre su questa manciata di cazzate invereconde e banali su Monti, su Berlusconi, su D’Alema?
- Si calmi…
- … E insistere, insistere, insistere, scriverlo, riscriverlo, cento, mille, diecimila volte sui giornali, dirlo in tivù, commentare su Twitter e Facebook, sempre e continuamente senza mai, dico mai farsi venire per un attimo, un picosecondo, il piccolo dubbio che forse, ehi, aspetta un attimo, non è che è tutta una montagna di stronzate?
- Respiri…
- … Non è offensivo perfino nei confronti di Renzi, ridurre tutte le cose che dice, tutto quello che dopotutto ha fatto, diamogliene atto, a un messaggio più piatto dell’encefalogramma di un morto, come se orde di zombi si aggirassero per i social network ripetendo “se avesse vinto Renzi, se avesse vinto Renzi”…
- Popolino…
- … Voglio dire, umanamente io capisco, la delusione, il fatto che si sentano orfani, ma insomma…
- BASTA! Si riprenda, eccheccazzo!
- Scusi.
- Anche lei, però! Si contenga!
- Ha ragione, chiedo scusa. Come dicevo, una brutta ricaduta.
- Bruttissima! Con tutta la fatica che abbiamo fatto, in terapia… Lo sa cosa succede se continua così, vero?
-…
- Lo sa?
- Lo so.
- Lo dica.
- Mi vergogno.
- Un po’ di dignità, cazzo. Lo dica!
- Chdvtpggdilr.
- Non ho capito, scandisca meglio.
- Che. Divento. Peggio. Di. Loro.
- Ecco. E noi lo vogliamo, questo?
- Nonono, per carità.
- Bene. Questo è lo spirito.
- Mi dica cosa fare, dottore. L’insediamento di Obama mi aveva aiutato, la scorsa settimana.
- No, nelle sue condizioni non basterebbe nemmeno lontanamente. E poi non è che Obama può insediarsi tutte le settimane per fare un piacere a lei.
- No?
- No. Allora lei mi prende, tutti i giorni, prima dei pasti, @300spartani.
- Gli spartani?
- Sì, gli spartani.
- Ma dottore, si ricorda che gli spartani mi fanno venire quel brutto sfogo sulla pelle…
- Ma quale sfogo, era un brufoletto, e le era venuto perché si era ingozzato di Omnibus.
- Già. Senta, ma tutti e trecento? Tutti i giorni? Facciamo che retuitto @lageloni dieci… no, cinque volte al giorno e va bene uguale? Eh? Eh?
- Quello me lo fa in più. Geloni prima dei pasti, e @stefanofassina a stomaco pieno. Stia leggero, a tavola.
- Non che abbia molte alternative.
- Non ne ha. Un’ultima cosa. Se non sbaglio Renzi passa dalle sue parti, per un’iniziativa.
- Sì? Volevo dire, no, non che io sappia.
- Non faccia il furbo, sto gugolando. Eccolo qui, a Torino.
- Ma è lontano…
- Da Biella? Lei mi va a vederlo, poche storie, e ne parliamo quando ritorno. Voglio un resoconto dettagliato.
- Se proprio devo…
- Deve. E un’ultima cosa: l’iPhone, quello lo lascia a casa. Il Mac, l’iPad, tutto a casa.
- No!
- Sì. Nemmeno una penna e un foglio di carta. Su questo non transigo. Si ricordi, è per il suo bene.
- Se è per il mio bene.
- Ovviamente, ma non c’è nemmeno bisogno di dirlo, astensione assoluta dall’aggiornare il blog, come già avevamo concordato all’ultima seduta. Non mi sembra proprio il momento di mettersi a scrivere, dico bene?
- … come dice? C’è un rumore di sottofondo…
- E’ lo sciabordio delle onde. Dicevo: NIENTE BLOG, intesi?
- Ah, beh, ma… ma certo! Ci mancherebbe? Blog? Cos’è il blog?
- Ottimo.
- Beh, s’è fatta una certa. Allora io vado, eh?
- Vada.
- Buone vacanze, e grazie, dottore.
- Ma si immagini. Per fortuna mi ha chiamato prima di scrivere qualcosa di stupido.