Alle primarie per i parlamentari qui da me, a Biella, si è verificata una cosa che nessuno, in un milione di anni, avrebbe mai previsto, e che racconto a beneficio degli appassionati di questo genere di cose.
C’erano due candidati forti: l’ex sindaco del capoluogo, amministratore di lungo corso e capogruppo in consiglio comunale, contro un mio coetaneo più direttamente espressione del partito, diciamo “d’apparato”, per capirci. Poi c’era la nostra candidata, e il nostro ragionamento era semplice: meglio candidare una donna forte, con qualche possibilità di piazzarsi prima, piuttosto che un uomo poco competitivo. Poi c’erano due candidati più o meno renziani.
L’ex sindaco si è presentato in ticket con una sua ex assessora, anche lei consigliere comunale, che in teoria avrebbe dovuto dargli una mano e contrastare la nostra candidata. Il candidato d’apparato ha corso da solo, ovvero, senza accoppiata. Ma ecco cosa è successo: zitti zitti, numerosi sostenitori del candidato d’apparato hanno fatto massicciamente votare l’ex assessora, quella in ticket con il loro principale avversario, e i risultati dai circoli in cui il partito-partito è forte da questo punto di vista sono inequivocabili. Perché questa scelta? Semplice, erano terrorizzati dall’idea che la nostra candidata potesse arrivare prima: e così, in serata, giungevano risultati da remoti seggi di paese, e nessuno si sapeva spiegare perché l’ex assessora fosse così alta. Poi qualcuno ha iniziato a fare qualche addizione, e in federazione è calata una cappa di incredula disperazione. Finale: l’ex assessora ha quindi preso quegli inattesi voti d’apparato, poi ha preso i voti che gli sono derivati dal ticket con l’ex sindaco, e infine i voti suoi, che comunque non erano pochi.
I due renziani sono arrivati rispettivamente sesta e quinto. La nostra candidata quarta, seconda donna. Il candidato d’apparato, terzo. L’ex sindaco, secondo. E ha vinto l’ex assessora.
Sipario.
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carino…
geni.
se non è stato così dovunque, ci si è andati vicini….
Anche qui a Bergamo ci sono state sorprese. Non nei primi due posti (con risultati largamente prevedibili), ma in quelli dopo. I due candidati renziani (uno era Gori) sono stati sorpassati da due outsider ben radicati nel proprio territorio. La seconda donna classificata è la Rocca (“non allineata”, indicata meritoriamente da Prossima Italia); ma il secondo uomo è un giovane avvocato che si occupa di diritti dei migranti e ha stravinto nella Bassa bergamasca…
Conosco quel candidato d’apparato. È sempre stato un genio. Appunto.
Beh, però così le primarie da esercizio democratico si declassano a giochetto tutto interno al partito… a che pro lottare per averle?
Per esserci e cercare di fare saltare il banco. Come dimostrano i risultati di Monza e Brianza, e Pavia, per esempio. E tanti altri ottimi risultati, come Varese e Alessandria. Per esempio. E come molti che seguiranno oggi, speriamo.
Caro Popolino, la tua analisi è un po’ troppo semplificata. Uno degli errori più clamorosi di queste primarie biellesi è l’eccessivo numero di candidati per un posto in lista. Raggiungere 50 firme di iscritti non era così difficile al punto che ci siamo ritrovati 6 candidati 3 donne e 3 uomini. Lo schema apparato – rinnovamento alla luce dei fatti è da considerarsi oggettivamente una ca…… pazzesca come la corazzata Potiomkin di Fantozzi. Con ogni probabilità “qualcuno” ha anche sbagliato a dare indicazioni sul voto ad una donna, vero ma sta alle persone esprimere la preferenza a questo o a quello. Io ho espresso solo una preferenza (per un candidato/a perdente) e credo che sarebbe stato giusto misurarsi tutti solo su questa opzione. Una testa un voto. I giochini dei ticket, uniti all’incertezza sulla partecipazione legata ai tempi stretti e al periodo di feste producono risultati che in ultima analisi premiano il cosidetto “porta a porta”. O meglio chiamata la raccolta di “amici e parenti” e incasso di riconoscenza di anni e anni di “piccole attenzioni” e “piccoli leciti favori”. Un mix insomma. Chi ci ha rimesso? Il rinnovamento? beh si. La competenza? beh si. Ma almeno è una donna, sostanzialmente umile e lavoratrice, se tutti le si può dare una mano, può essere anche che faccia un buon lavoro. Quindi, non si perda l’occasione di avere un parlamentare biellese per l’innesco di inutili polemiche legate ai meccanismi di voto, ai ticket o altro. Le regole, valevano per tutti. Se il risultato è questo, bisogna saperlo accettare di buon grado. In molti che hanno votato l’ex sindaco e l’assessora avrebbero dovuto necessariamente fare se avesse vinto la “tua” candidata. Semmai, questo si è importante, MOLTO IMPORTANTE, bisogna che il PD biellese si faccia un’assicurazione sulla “vita” per evitare che ancora una volta giunti a destinazione i nostri rappresentanti non cambino casacca in corsa i moderati che corrono al centro sulla base di principi di coscienza irrinunciabili li abbiamo già visti, io non ci sto. Quindi, meglio “strappare” un bell’impegno solenne (considerata la buona sorte) pubblico, ufficiale, scritto, che a prescindere dal “nessun vincolo di mandato” questo non possa accadere mai più. Ciao
L’apparato conta senz’altro ( la mia impressione da neofita è che c’è l’apparato e gli apparatini)… ma pensare molto più semplicemente che era l’unica donna davvero conosciuta nella maggior parte del territorio? Le altre due donne no.
Ragazzi, io non ho nulla da dire su chi ha vinto, francamente. Faccio una riflessione sui risultati, e lì c’è poco da obbiettare. Basta guardarsi i dati seggio per seggio.
Dopodiché, sono convinto che la nostra candidata abbia ottenuto un ottimo risultato, e per fortuna ci sono collegi che seguo e da cui le belle sorprese sono arrivate, e altre spero ne arrivino oggi. Valeva comunque la pena, malgrado la data improbabile e i tempi stretti e la platea ridotta. In futuro andrà anche meglio.
qua nella mia provincia hanno tagliato la testa al toro: solo candidati di apparato.
Riflettendo, mi vien da aggiugere ad Alessandra che il (vero) rinnovamento si è presentato diviso (in tre). Adesso è esercizio inutile, ma mi viene da fare qualche altra addizione.
E allora molti hanno preferito l’usato sicuro. Aggiungici un pizzico del giochino che citi nel tuo post, più una sostanziale sottovalutazione (mia, sicuramente) di un profilo di corretta normalità e la frittata è fatta.
p.s. senza abusarne, anche la frittata è un buon alimento.
https://www.youtube.com/watch?v=taAvflb1UQo
Pensa un po’ che se non fosse andata così (votate Favero) avrebbe vinto il tuo acerrimo amico Barazzotto!!
Dei veri geni.
E’ anche la vittoria del telefono su facebook, della stretta di mano sull’opinione, del basso profilo sul profilo tronfio, della prassi sulla strategia, dell’umilta’ sulla presunzione… In questo giro hanno sbagliato quasi tutti. Tranne chi ha vinto.
Manca l’unica informazione utile. A tuo parere sarà una brava deputata?
C’e’ chi ha fatto il ticket e chi il tricket!
I retroscena sono sempre paradossali e divertenti. Il tentato trucco del ticket (tu fai votare per me io faccio votare per te, tra uomo e donna) non è riuscito a nessuno. Ha ragione La Malfa.
10 cent. su Como portaborse.
A me pare che, per curiosa eterogenesi, i due pezzi più grossi ed esperti del Pd biellese abbiano chiuso la loro lunga carriera con la cantonata più clamorosa, ever. Poi fate voi.
Chiuso la lunga carriera? Perchè chiuso?? cantonata. Poi faccia Lei.
Non saprei. Ci riprovano tra cinque anni? Tutto può essere, per carità.
ma già e le regionali? e le amministrative? e il sottogoverno? non contano?
Autentici dilettanti. I veri professionisti stanno dalle mie parti: i renziani hanno candidato una giovane ragazza, la direzione provinciale ha approvato la candidatura (insieme ad altre). Ma giovane giovane, neh… Troppo. 23 anni, non eleggibile. E candidature oramai chiuse. Sipario.
Che culo! Tu pensa se fosse andata in parlamento quanti danni poteva fare…..
Gap, 1972
http://ilmegliodelciclismo.forumfree.it/?t=25834286
sapete tutti che io appoggiavo Barazzotto e Mottino, La mottino che con Grosso sono state le uniche due novità delle primarie. sappiamo che ha vinto Nicoletta Favero a cui vanno i miei complimenti .Sappiamo che Nicoletta Favero correva con Barazzotto. Non sembravano avere grandi sponsor all’interno della dirigenza biellese.Barazzotto è arrivato secondo, la favero prima. Grazie ai voti dei cittadini. Se chi puntava su altri candidati per altri motivi ha deciso poi di far confluire i suoi voti su Nicoletta o per stoppare Barazzotto o la Mottino, bo. affari loro. Io prima che uscissero i nomi di tutti i candidati avevo detto che mi sarebbe piaciuto votare Barazzotto, cosa che ho fatto, avevo anche sostenuto che ci volesse anche una rappresentanza di area centrista tra le persone che svolgono un ruolo istituzionale per conto del PD. Quindi tutto sommato non posso dire altro che mi và bene ced appoggerò Nicoletta e voterò volentieri la Lista di cui farà parte
Il meccanismo delle primarie implica un’investitura che deriva dalle persone che hanno la sensibilità di scegliere da chi vogliono farsi rappresentare. Questo invita ad un maggior rapportoche in passato tra collegio che ti elegge e onorevole/senatore, Sarebbe dovuto
ops tasto sbagliato… proseguo
Questo invita ad un maggior rapporto che in passato tra collegio che ti elegge e onorevole/senatore; qualunque vincitore ne dovrà tenwer conto. Questo implica una forte responsabilità dei cittadini: dovranno essere i primi stimolatori del loro onorevole che non avrà nessuna delega in bianco. Favero sarà una buona onorevole non solo per meriti personali ma se avrà dietro un partito che la sorregge con le idee, con creatività e persone che ne “controllino” l’efficienza! Di questo deve riflettere il PD biellese, dovrebbe avere il coraggio di verificarsi e forse qualcuno dovrebbe decidere quanto se la sente di essere creativo ed innovativo e magari passare la mano a una dirigenza meno di “apparato”.
E’ bello un partito come quello in cui “milita” Ferruccio Gasparotto. Dalla semplicità di pensiero emerge chiaramente come sia elaborata e complessa la dura e rigorosa selezione che sta alla base delle scelte per il prossimo parlamentare biellese. Un criterio univoco : la simpatia. E fa bene a dichiarare di sostenere la “lista della quale Nicoletta farà parte” (speriamo sia il PD) non possiamo non evidenziare il risultato del seggio di Coggiola (ex zona d’influenza di Ronzani). Barazzotto simpatico grazie a Gasparotto, prende 34 voti su 56. Stroscio (antipatico) solo 7 voti. Favero (simpatica a strascico) 26. Mottino (non abbastanza simpatica) 12. Grosso (ecchiloconosce) 15. Mantillaro (antipatica, ma meno di Stroscio) 9. Quindi tutto sommato, posso dire anch’io che mi va bene. Perchè se dico il contrario non cambia niente. sic.