- Comunicazioni urgenti da parte della Presidenza del Consiglio in materia di politica economica, diamo il via al dibattito. E’ iscritto a parlare l’onorevole Carlo Frassoni, del Partito di Aggregazione Nazionale, ne ha facoltà.
- Grazie, signor Presidente. Abbiamo ascoltato con grande attenzione, noi del Pan, quanto illustrato oggi dal Presidente del Consiglio. E ci riteniamo soddisfatti, ma solo in parte. Avevamo chiesto una bistecca ben cotta, e la bistecca c’è, di questo va dato atto al Consiglio dei Ministri, che ha avuto pochissimi giorni per cucinarla. Ci saremmo però aspettati qualcosa di più dal punto di vista della cottura, questo sì. Quella di cui invece stiamo discutendo, onorevoli colleghi, è al massimo una cottura media, niente di più. Per questo, signor Presidente del Consiglio, le confermiamo il nostro appoggio, sicuri che potremo rimandare indietro la bistecca per un’altra scottata.
- Grazie, onorevole Frassoni, la parola va ora all’onorevole Sassicini, Gruppo Misto In Fondo a Destra. Sassicini, un minuto.
- Grazie, Presidente. Anche noi di In Fondo a Destra, esimi colleghi, abbiamo ordinato la bistecca. E anche noi, come l’onorevole Frassoni, ci saremmo aspettati un’altra cottura: ma non, come chi mi ha preceduto, ben cotta, bensì al sangue. Quel tipo di cottura, egregio Presidente del Consiglio, che all’affondo del coltello sprigiona tutti i suoi generosi succhi. Tenera al palato e alla masticazione, in modo da evitare che azzannandola salti quel ponte così faticosamente acquistato coi risparmi dei cittadini. Ma ormai, come si suol dire, non si può tornare indietro: la bistecca l’è cotta, e restiamo fiduciosi che almeno arrivino al tavolo gli stuzzicadenti, per rimuovere gli eventuali, fastidiosi residui. Ho terminato.
- Grazie Sassicini. E’ iscritto a parlare l’onorevole Baronto, del Movimento per il Centrotavola. Ne ha facoltà.
- Grazie, signor Presidente, sarò brevissimo anche perché, casualmente, l’onorevole Sassicini mi ha preceduto, in gran parte delle cose che avrei voluto esprimere per conto del Centrotavola. Con un’aggiunta, la sottolineatura di una grave dimenticanza: il mancato sostegno alla famiglia, e ai bambini. Il fatto è, signor Presidente, che ancora una volta il Governo si dimentica dei più piccoli, delle nuove generazioni, e del fatto che i bambini, la carne rossa, non me la mangiano. Avevamo chiesto la cotoletta panata, di pollo o tacchino, tenera e dorata. Non è arrivata. Ma non per questo faremo le barricate: ordineremo, se ce ne sarà data la possibilità, delle pennette burro e parmigiano, parmigiano a parte. E lo faremo con grande senso di responsabilità.
- Grazie all’onorevole Baronto, la parola va all’onorevole Attursi, Partito del Partitone. Un minuto, onorevole.
- Grazie Presidente, vado subito al punto: non è tanto questione, per noi del Partitone, di quanto la bistecca è cruda o è cotta. La bistecca va bene, ma nel menù era chiaramente scritto che sarebbe stata servita con contorno di patate. Ed è vero, che la carta riportava questa informazione senza specificare che tipo di patate: ma sappiamo tutti, onorevoli colleghi, che la norma, nei ristoranti, è servire la bistecca con le patate al forno, al limite fritte. Queste, come abbiamo potuto verificare dalle parole del Presidente del Consiglio, sono invece patate prezzemolate. Davvero molto prezzemolate, se posso dirlo.
- Concluda, Attursi.
- Ho finito, signor Presidente: aggiungo solo che non è quello che ci attendevamo da questo Governo, non in questo momento di grande crisi del Paese. Sfido chiunque di voi a uscire, e a trovare un ristorante che proponga questo genere di abbinamento. E senza nemmeno le dovute consultazioni con le parti sociali.
- Grazie Attursi, è ora iscritto a parlare l’onorevole Avendazzi, del Gruppo Mistissimo. Ne ha facoltà.
- Grazie signor Presidente. Certo è difficile, in un solo minuto, esprimere tutto il nostro disappunto per un’ordinazione che avevamo fatto di gran lunga per primi, con lungimiranza, quando oggi assistiamo a tavolate che si sono accomodate ben dopo di noi e che sono già state servite, mentre a noi nemmeno è arrivato uno stuzzichino, uno gnocco fritto, niente. E i grissini sono finiti da un pezzo, questo è giusto dirlo serenamente ma con grande fermezza. Noi del Gruppo Mistissimo, signor Presidente del Consiglio, potremmo alzarci ora, e spostarci in massa in pizzeria, da Nando, sulla tangenziale, che peraltro serve un eccellente calzone ripieno cotto a legna. Se restiamo, è perché riponiamo grande fiducia nella speranza che lei presto ce la faccia vedere, la bistecca.
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Puro genio
OT. in coda a questa, pure piacevole, lettura, ho letto (postumo) del tuo viaggio in Bobba-land. anche se con anni di ritardo, complimenti, un capolavoro (che solo un partito come il nostro può ispirare, temo)
Pingback: Cotto e mangiato | [ciwati]
Gli unici inascoltati, i cani sotto il tavolo, anche se, a ragione i più incazzati. La scelta del cuoco di bistecche senza osso, li ha privati totalmente di cibo. Ma è il bello della crisi, bellezza!
Ciao Paolo, ti scrivo per chiederti di salvarmi la vita.
Lo so, non ci conosciamo, ma spero potrai farmi questa cortesia per solidarietà, valore che ti ricordo essere fondante del nostro partito.
Erano 15 giorni che non stavo bene, uno strano disagio che appena è cominciata la conferenza stampa a reti unificate di sua maestà Re Montù e dei sui cavalieri della tavola si è manifestato come profondo malessere, e che dopo l’esposizione completa dell’ardita manovra scorticaculo, e soprattutto dopo l’asfissiante sequela di commenti di tutti quei ladri di polli che con faccia seria e responsabile si sono alzati ad applaudire il re che
ha deciso di far ripagare ai sudditi il nuovo pollaio, è diventato, appunto, un male potenzialmente mortale.
Perchè se ti scoppia il fegato si muore, giusto?
Allora io ho pensato che l’unica medicina era studiare una mossa uguale e contraria all’attacco di fegato subito.
Voglio essere io quello con la faccia triste che dice a questi irresponsabili che ora verranno inculati, ma è per il nostro bene (perchè è questo il bello, non è neanche “ti inculo per il tuo bene” ma “per il nostro !!!”)
Mi rivolgo a te perchè è stato il tuo post sui rimborsi elettorali che mi ha ispirato, e perchè tu sei molto più “politico” di me, con la capacità provata di organizzare grandi iniziative politiche popolari delle quali ti sono grato.
Insomma, io vorrei fare una bella proposta, seria e articolata (non la catena di santantonio che arriva ogni mese via mail intitolata “Vergogna”,o “Hanno la faccia come il culo”) per tagliare in maniera durissima(aggettivo di Casini) i famigerati costi della politica, non per ragioni etiche, non per dare l’esempio, ma prorio in ragione della terribile catastrofe che ci capiterà se la crisi dovesse sprofondare in fallimento, e quindi con la stessa logica di intervento straordinario, doloroso ma necessario con cui hanno deciso, come detto, di scorticarci.
E’ assolutamnete ovvio ormai che non potrà mai essere la classe politica ad operare su se stessa i tagli che ogni cittadino le chiede, e allora è giunto il momento che siano i cittadini ad articolare questa legge, che comprenda il taglio del 50 % degli stipendi, l’abolizione dell’indennità per il portaborse (che diventa dipendente della camera e non più schiavo sottopagato del parlamentare), l’abolizione dei vitalizi (regime contributivo e amen), supertassazione sui vitalizi già in essere, abolizione dei doppi incarichi ,dei doppi o tripli stipendi pubblici, delle doppie pensioni, abolizione dei principali ingiustificabili bonus a partire dell’ assicurazione sanitaria gratuita, obbligo di trasparenza per qualsiasi euro richiesto in forma di rimborso, con massimale oltre il quale non si concedono rimborsi, dimezzamento dei rimborsi elettorali, eliminazione dei contributi ai “giornali di partito”, e direi eccetera eccetera per non esagerare.
A quel punto ci vorrebbero milioni di firme sotto la leggina, e una fantastica abbinata di questa iniziativa alla campagna per le primarie, offrendo il voto ai soli candidati che l’abbiano firmata e che si impegnino a presentarla e votarla in Parlamento senza alcuna modifica.
Che ne pensi?
Se mi salvi la vita con l’appoggio a questa iniziativa ti faccio fare quello che in video( su YouTube), mentre a me si rompe la voce dal pianto, prende la parole e dice “Credo volesse dire che il ristorante ha chiuso” .
Un abbraccio,
Fabbrizz
Caro Fabbrizz, ti ringrazio per la stima, ma è ampiamente esagerata. Condivido anche le virgole, ma per fare quel che chiedi non basta Popolino, ci vuole Mazinga. Come facciamo?
Come facciamo? Ho cominciato a pensarci, in attesa dell’intervento di Mazinga.
Non volevo che tu realizzassi la legge comunque, in stile genio della lampada, pensavo ad un apporto al processo di formazione della “legge” , e alla sua diffusione per valutarne l’apprezzamento della società civile, sicuramente a cominciare dalla base del partito.
E’ evidente che, per quanto possa apparire demagogico, la stragrande maggioranza delle persone sarebbe d’accordo con una legge che definisca chiaramente come tagliare i costi della politica, ma fino ad ora gli articoli di Rizzo e Stella o le catene di santantonio e tanti altri contributi del genere hanno solo generato un senso di indignazione, ma forse anche solo di rassegnazione diffuso, perchè sono dei contributi di denuncia, e ormai in questo cavolo di paese si è diffusa una forma di autoprotezione dall’enorme numero di denunce, quella che porta la gente a dire “Report non lo guardo più perchè mi fa solo salire il sangue al cervello”. Un bel documento scritto almeno farebbe scattare un’approvazione positiva. Inoltre una legge generale che comprenda tutti i possibili tagli potrebbe evitare che il giorno in cui si realizzerà, in chissà quale forma distorta, la cancellazione delle provincie, i famosi ladri di polli si mettano ad auto glorificarsi per aver finalmente operato dei drastici tagli al costo della politica (ho sentito sul Tg La7 parlare di “Mannaia” sui costi della politica per quell’abbozzo di taglio delle provincie proposto da Re Montù!). Va bè, proverò a scrivere una bozza di documento e una traccia di proposta metodologica su Prossima Italia, in tempi accettabili. Un abbraccio (e buon pieno di benzina a tuttiii)