Era inevitabile. Dopo aver commissariato il Governo italiano, la comunità internazionale ha deciso di intervenire anche sul principale partito d’opposizione (ora al Governo a sua volta, ma ci siamo capiti). Falliti i tentativi diplomatici, e dopo aver denunciato la presenza di armi di distruzione di massa negli scantinati di della sede nazionale del Pd, in via sant’Andrea delle Fratte, gli Alleati hanno dato il via libera alla soluzione militare.
L’attacco, nome in codice Operation: OccupyPD, prenderà il via alle zero-otto-zero-zero di domattina, quando la compagnia aviotrasportata Charlie Tango, 58° stormo, sarà paracadutata sulla Capitale e prenderà contatto con gli insorti locali con lo scopo di battere a tappeto tutti gli studi televisivi alla ricerca dei leader delle numerose cellule democratiche. Per facilitare il lavoro del commando, l’intelligence ha distribuito tra i soldati e la popolazione una serie di carte da gioco raffiguranti i pericolosi ricercati, e ha annunciato una ricompensa a chiunque sia in grado di fornire informazioni utili sulla loro posizione.
Una volta catturati, i leader democratici saranno trasferiti a Guantanamo, e rimpiazzati con un direttorio provvisorio rappresentativo delle tribù locali: la soluzione valutata nei giorni scorsi, quella di sostituirli con economisti di formazione bocconiana, è stata abbandonata perché nel frattempo sono diventati tutti ministri.
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come a poker, ho spizzato la pagina a poco a poco, certo di trovarlo ma al tempo stesso sottilmente convinto che non potevo aver avuto una idea uguale alla tua…invece no, c’era: il 2 di picche più telefonato e perfetto della storia. Grazie.
Le carte sono fichissime, non le puoi caricare anche in alta risoluzione? Così me le stampo, non si sa mai…
una fase si è chiusa. nella nuova fase temo che si adegueranno a un ruolo subalterno, d’altronde la loro funzione servente è ancora necessaria, poi, a consunzione avvenuta, si chiuderanno i rubinetti dei giornali e saranno liquidati e sostituiti, ma da chi? il problema non è la caduta, ma l’atterraggio. e sull’atterraggio vedo ancora incertezza sia tra ex ds e margheriti, sia nella grande stampa. serve un progetto di rinnovamento interno, non ostile, non solo generazionale, credibile, di sinistra, ma sufficientemente trasversale. il guaio è che non lo vedo.
Andrea, devo assolutamente presentarti una persona che conosco. Vedrai, ti piacerà.