Sostiene Tosoni

Buongiorno a tutti, mi chiamo Paolo e sono un drogato di Radio Radicale, da alcuni anni. Ascolto Radio Radicale nei lunghi viaggi in macchina, e la ascolto perché fa quello che Radio Rai dovrebbe fare e non fa, probabilmente meglio. La ascolto anche quando i radicali fanno cagate in Parlamento, cosa che capita con una certa frequenza. Cioè, mi incazzo, ma poi la ascolto lo stesso, e ascolto le chilometriche spiegazioni di Pannella, di cui capisco circa il 25 per cento (stime 2010). Parto presto al mattino, solo per godermi la rassegna stampa – coff coff – di Massimo Bordin, che legge i quotidiani e fuma in studio e scatarra ed è un meraviglioso genio. E so che il vizio che lo ucciderà non sarà fumare o bere, ma sarà fare le dirette con Pannella, quelle da dieci ore filate e quattro cappuccini in deroga allo sciopero della fame (partito che vai, deroga che trovi).
Soprattutto, ascolto Radio Radicale perché segue tutta la politica possibile, e pure quella impossibile, le dirette da quel Flying Circus che è il nostro Parlamento, le conferenze grandi e piccole, i convegni e i congressi. Compresi i loro, ovviamente, che poi replicano a notte fonda e a cui può partecipare chiunque, anche chi non è iscritto, e in cui la Direzione Nazionale in parte viene eletta, e in parte viene estratta a sorte: pensaci, Pierluigi.
E la colpa di tutto questo, il compagno di scuola che mi passò il primo spinello e mi rese dipendente a vita, ebbene quel tale è Matteo Bordone, che  anni fa scoprì l’esistenza di Nicolino Tosoni e da allora, ogni anno, ci riporta i suoi omaggi e ci rassicura sulla salute della sua fulgida militanza.

Nemmeno voi, da oggi, potrete più farne a meno.