30 LUGLIO 2009

La mafia, nella pratica

L’unica testata ad essersi presa la briga di fare un po’ di approfondimento sulle presunte irregolarità che il Foglio ha attribuito a Ignazio Marino ai tempi in cui dirigeva l’Ismett di Palermo, è stata Radio Radicale.
E’ incredibile, ma è così.
Cliccando sul player si può ascoltare l’intera trasmissione, da cui si delinea completamente il quadro che ha fatto allontanare Marino in base a una presunta irregolarità. Emergono gli interessi politica, la lottizzazione, in breve si vede spuntare chiaramente la mano della mafia.
Il programma dura un’ora, e mi rendo conto che su internet equivale a una vita, ma se qualcuno sente davvero la necessità di chiarirsi le idee dovrebbe ascoltarlo.

(Grazie a Luciano per la segnalazione, e a Ivan Scalfarotto per aver postato il file su Facebook)

  1. Beh, dove è finito l’insistente commentatore dell’altro post?

    anonimo
  2. bella trasmissione.
    Di certo un approfondimento che fornisce un quadro più ampio e preciso della situazione all’epoca delle dimissioni di Marino.
    Peccato solo che sia stata a seno unico (almeno la parte riportata su Popolino), in quanto tutti hanno difeso Marino e non è stato sentito nessuno della parte “accusatrice”.
    Il problema, però non cambia: ammettiamo che Marino abbia subito pressioni e non volendo avere collusioni con la mafia si sia tolto di mezzo. Ciò non toglie che da una parte c’è un accusa di falsificazione di rimborsi spese (truffa) e dall’altra ci sono un sacco di bla bla e di teorie (guadagnava bene e quindi non rubava, lo conosciamo bene ed è una brava persona e via dicendo).
    Persino il conduttore, ad un certo punto, si augura che Marino renda pubblico il carteggio con il suo avvocato, portando almeno una prova concreta della sua difesa.
    Quando si vuole guidare un partito e si sbandierano questioni morali, se accusati con accuse gravi, si deve rispondere coi fatti e non con le teorie: Marino dimostri che le fatture doppie non esistono dal momento che allo stato attuale dei fatti (fax dell’Università USA controfirmato da Marino), dobbiamo purtroppo supporre il contrario.

    anonimo
  3. E’ inutile bussare, qui non aprirà nessuno. Tu stai facendo il furbo, e questa storia è finita. Fattene una ragione.

  4. non aevvo dubbi. buon proseguimento e buona giornata. ciao

    anonimo
  5. “Accuse gravi”, “si deve rispondere”, “renda pubblico”: ma che cazzo stai dicendo? Ha già spiegato che aveva avvisato il datore di lavoro dei rimborsi pagati sia da Pittsburgh che da Palermo, se con tutto il tempo che è passato ora qualcuno sostiene il contrario lui cosa può farci? Si erano accordati per una separazione senza strascichi, per quale motivo ora dovrebbe essere diverso? Perché rivalersi oggi, su un ex dipendente che fa altro da tempo? Forse su suggerimento di qualcuno? E lui dovrebbe rispondere a chi, al Foglio? Ma per piacere. Sono giorni che leggo queste stronzate, il pregiudizio è evidente, adesso però basta, è veramente una roba che non si sopporta più.

    anonimo