Giusto per proseguire il discorso sullo zozzone che va in casa altrui e si lamenta della polvere, segnalo l’idea geniale di Claudio:
“(…) Sto considerando in queste ore l’ipotesi di candidarmi alla carica di presidente dell’Italia dei valori. Oggi invierò una lettera in cui chiederò le procedure previste per la candidatura all’organizzazione dell’IDV, e terrò aggiornati i lettori del blog. Se dovessi optare per compiere questo importante passo, e cioè di candidarmi alla guida dell’IDV, sarei molto ottimista sul suo esito. (…) visto che l’IDV non può avere una casta dirigenziale chiusa, né mille scuse e cavilli statutari, così deprecabili nel PD (sempre secondo Di Pietro), sicuramente sarà molto semplice, per me, lanciare la sfida che mi porterà alla guida dell’IDV – Lista Di Pietro”.
A livello di provocazione, potrebbe anche funzionare, sempreché tale Claudio possa portare il tot numero di voti necessario ad essere eletto.
Altrimenti non vedo perché non debbano accettarlo
Battaglia giustissima e sacrosanta, però devo approfondire che programma propone Claudio.
La state prendendo molto seriamente, ma guardate che in realtà non sono neanche sicuro che, da statuto, l’IdV elegga il proprio presidente, o segretario, o duce o quel che è. Non so neppure se si sono posti il problema di darselo, uno statuto. Il Pd ne avrà uno troppo complesso ma “niente” non è meglio di niente.
Da statuto le elezioni per il Presidente Idv ci sono, ma da Wikipedia pare di capire ci siano solamente dal 2009: http://it.wikipedia.org/wiki/Italia_dei_Valori
Davvero? Pazzesco.