Popolino è un blog dedicato essenzialmente alle cose che interessano al suo autore, e può capitare che questo includa anche le vicende personali di chi scrive, senza alcuna particolare pretesa se non quella di dire la propria. E questo è il motivo per cui questo blog si chiama così.
Popolino ha iniziato le pubblicazioni nel marzo del 2009, ma esisteva già da qualche anno, in attesa che il suo titolare trovasse abbastanza motivazioni da giustificarne l’apertura.
Popolino è anche il tentativo di ripagare, almeno in parte, il debito di riconoscenza nei confronti della rete, e delle tante cose scoperte in questi anni grazie ad essa, molte di queste trovate sui blog.
L’autore, che poi sarei io, si chiama Paolo Cosseddu: classe 1973, è un biellese di evidenti origini sarde che lavora un po’ a Milano e un po’ a Biella. E’ un consulente editoriale che scrive principalmente per una serie di riviste specializzate e tecniche di argomento piuttosto eterogeneo, e che quando capita torna a occuparsi di informazione locale, che è poi quella da cui è partito.
Da sempre interessato alla politica, a un certo punto è entrato nel Partito Democratico dove, a modo suo, sta cercando di fornire un modesto contributo.
Legalese: nel caso qualcuno se lo chieda, tutto quanto è scritto in questo blog è opera del suo autore (salvo dove diversamente indicato), che lo aggiorna quando capita.
Se vi piace qualcosa che ho postato potete riportarlo, purché ne citiate la fonte. A voi non costa nulla, e io lo apprezzerei molto.
Le immagini sono quasi tutte recuperate in giro per la rete, e come tali ritenute di pubblico dominio: gli eventuali titolari dei rispettivi diritti possono chiederne la rimozione mandandomi una mail (il link è in fondo alla colonna destra).
Per qualsiasi altra richiesta, o protesta, o consiglio, o segnalazione: sempre la mail.
Popolino è stato ospitato sulla piattaforma Splinder fino all’agosto del 2011, quando si è spostato sul dominio attuale adottando WordPress, trasferendo tutti i post e i commenti precedenti. Il template era una mia rozza modifica di uno dei modelli di Splinder, trasferito poi su WordPress con l’aiuto di Michelle e Luciano, mentre il suo logo è di chiara – ma innocua – ispirazione.
I commenti, firmati o anonimi, sono liberi e non moderati, a patto che mantengano un tono civile: non sono responsabile per il loro contenuto, ma mi ritengo autorizzato a rimuovere quelli che mi sembrano offensivi o molesti. A mio insindacabile giudizio.