«Avevamo detto che questo Governo era indispensabile perché il Paese aveva bisogno di risposte urgenti, ma le stiamo rimandando, e diamo quelle sbagliate quando non le possiamo rimandare. Abbiamo detto che questo Governo sarebbe durato a lungo, che avrebbe addirittura fatto le riforme istituzionali. Abbiamo zittito chi diceva che era necessario darsi alcune priorità immediate, e chi voleva un governo più leggero e politicamente meno impegnativo. Abbiamo fatto finta di cascare dalle nuvole quando ci è stato fatto notare che era molto improbabile tutto questo accadesse, sapendo che dopotutto Berlusconi è pur sempre Berlusconi. Abbiamo votato contro le nostre stesse proposte, e anzi abbiamo attaccato chi faceva notare la contraddizione. Abbiamo occupato i posti di potere, e senza nemmeno un po’ di vergogna abbiamo accusato di opportunismo chi non ci stava e ne è rimasto fuori. Abbiamo ignorato i nostri elettori, e preso in giro la loro rabbia. Abbiamo detto che tutto questo avrebbe funzionato, e invece non sta funzionando per niente, abbiamo sbagliato e avevano ragione quegli altri. Siamo dispiaciuti, colpevoli, e per questo ci dimettiamo, tutti».
Roberto Speranza*
(*spero)