Due domande, non retoriche, e nemmeno provocatorie (giuro).
Mi vengono dalla semplice lettura sul web – casuale, sicuramente – di tanti cittadini fiorentini al momento non proprio contenti, diciamo, del loro sindaco. E dalla constatazione, ri-diciamo, politica, che il cosiddetto Patto di Sindacato di questi tempi non sia più tanto bendisposto, verso Bersani.
Le domande, dicevo.
Se Matteo Renzi dovesse ricandidarsi oggi, per un secondo mandato da sindaco di Firenze, verrebbe rieletto?
E se Bersani sabato si dimettesse da segretario del Pd, per candidarsi alle primarie lasciando la guida del partito a una figura terza (cosa che peraltro avrebbe pure un suo senso, ma questo ci porterebbe lontani), gli stessi che l’hanno voluto nel 2009 poi lo riconfermerebbero?
Curiosità.
Caro Paolo,
se Bersani si dimettesse credo proprio si debba procedere ad un nuovo congresso che forse sarebbe la soluzione migliore. Questa deroga per Renzi mi sa tanto di legge ad personam di berlusconiana natura. O cambi lo statuto modificando l’articolo che attualmente permette unicamente al segretario di candidarsi alle primarie di coalizione oppure non ha senso l’eccezione.
Ripeto la cosa migliore sarebbe fare un congresso aperto e reale in cui vengano affrontati tutti i problemi che tu, Civati ed altri sollevate da tempo, in modo tale che venga fuori un nuovo segretario che con forza possa candidarsi alle primarie di coalizione!
Io mi faccio e ti faccio un’altra domanda: cosa succede se sabato non c’è la maggioranza per approvare la modifica?
Renzi uscirà dal PD e si presenterà da indipendente?
mi augoro per voi e per il paese intero che ce la faccia Renzi
altro che criticarlo , magari ci fosse lui e ci fosse stato lui………….
eh in effetti sarebbe interessante chiederselo. Sarebbe interessante vedere cosa succede in un nuovo congresso e che fine fa il patto di sindacato (che a me pare stia facendo di tutto per far perdere Bersani).
E sarebbe anche interessante sapere se la presunta attitudine a governare vantata da Renzi è davvero confermata dai fiorentini…
Tertium non datur, si direbbe.
Però sono d’accordo con te. Senza evocare spettri veltroniani di Papi alieni o meteoriti flottanti, forse un terzo (meglio una terza) candidato/a, estranea ai giri di valzer e ai chiari di luna bersanian-vendolian-renziani potrebbe scompaginare l’esistente e dare linfa a qualcosa che assomigli a una proposta politica.
Renzi si lamenta sempre dei parlamentari che cambiano schieramento e più di una volta ha detto che chi cambia idea dovrebbe dimettersi. Io invece sono favorevole all’assenza del vincolo di mandato, ma trovo insopportabile che chi è stato eletto ad un certo ruolo (sindaco, assessore in una giunta municipale, presidente di regione ecc) si candidi a fare altro prima di aver completato il mandato. Quello sì mi sembra tradire gli elettori…
Quanto alle dimissioni di Bersani, sarebbero dovute se sabato l’assemblea non approvasse la deroga allo statuto da lui richiesta. A quel punto si aprirebbe il congresso anticipato, che fors è l’unica via per uscire dalla melma nella quale il pd sta sprofondando (le primarie di coalizione si potrebbero invece fare a un mese dalle politiche, quando sarà anche chiara la legge elettorale con la quale si andrà al voto)
Se Bersani si dimettesse alle primarie vincerebbe alla granda come dicono a Modena.Sarebbe riconfermato dai militanti, simpatizzanti ,la gente normale insomma da quelli che non vivono di politica. Diventerebbe realta’ la tua idea balzana(che io tengo in tasca come un santino),mi riferisco al POPOLINO del 24 giugno.Ne approfitto per dirti che sono un lettore nostalgico de L’Unita’.D.O.
Io fossi un fiorentino e avessi votato Renzi come mio sindaco (entrambe le condizioni non sono verificate), sarei piuttosto incazzato per il fatto che questo – durante il suo mandato – usa il tempo che dovrebbe – teoricamente – dedicare alla città, per girare l’Italia su un camper e per cercare il successo in un’impresa che – se dovesse avere sorte positiva (per Renzi) – lo porterebbe alle dimissioni da sindaco, ovvero dal ruolo per cui ha chiesto ed avuto la fiducia di quella parte della cittadinanza fiorentina che lo ha votato.
Oh, a Firenze avrebbe come rivale l’amico del cugino di Socrates per cui non lo vedo un grosso impiccio, assai più dura per il segretario. Per cui la mia risposta è si alla 1 e no alla 2
Se Bersani si dimettesse l’assemblea eleggerebbe un nuovo segretario perché “siamo sotto elezioni e non si può fare un congresso in campagna elettorale” e così si arriverebbe alla scadenza naturale congressuale autunno 2013, laddove sarebbe fondamentale il risultato elettorale.
Io sul web vedo sempre “casualmente” tanti cittadini fiorentini che invece di Renzi ne pensano bene. Ah, e la periodica “classifica” del sole24ore sui primi cittadini più amati lo mette sempre ai primi posti.
Quindi direi che sì, verrebbe rieletto.
Quanto a Bersani direi di no. E io l’ho votato pure come segretario.