Ho intenzione di dire come la penso, perciò non ci metterò molto.
Contrariamente a quanto si va dicendo, non è vero che i graffiti sono la più infima forma d’arte. Certo, può anche capitare di dover strisciare furtivamente in piena notte e dire bugie alla mamma, ma in verità è una delle forme d’arte più oneste che ci siano. Non c’è elitarismo né ostentazione, si espone sui migliori muri che una città abbia da offrire e nessuno è dissuaso dal costo del biglietto. I muri sono sempre stati il luogo migliore dove pubblicare i lavori.
Gli amministratori delle nostre città non capiscono i graffiti perché per loro se una cosa non dà profitto non ha diritto di esistere, e questo toglie qualsiasi valore alla loro opinione.
Si dice che i graffiti spaventino la gente e siano emblematici della degenerazione della società, mentre in realtà ci sono solo tre categorie di persone che li credono pericolosi: i politici, i pubblicitari e i writer.
Chi davvero sfregia i nostri quartieri sono le aziende che scribacchiano slogan in formato gigante sulle facciate degli edifici e sulle fiancate degli autobus, cercando di farci sentire inadeguati se non compriamo la loro roba. Pretendono di urlarci in faccia il loro messaggio da qualsiasi superficie utile, ma a noi non è mai permesso replicare. Se le cose stanno così, sono stati loro a scagliare la prima pietra e il muro è l’arma prescelta per controbattere.
Ci sono persone che scelgono di entrare nella polizia perché vogliono fare del mondo un luogo migliore. Ci sono persone che diventano vandali perché vogliono fare del mondo un luogo dall’aspetto migliore.
Banksy – introduzione a Wall and piece
Questo ad esempio lo ha fatto Blu, a Lambrate. Avete presente com’è Lambrate? Ecco.
http://www.youtube.com/watch?v=uuGaqLT-gO4
I writers sono la migliore forma di arte contemporanea, purtroppo molti di loro sono solo degli imbrattatori, come nell’arte tradizionale.
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