Anche ieri i cartelli di Ballarò testimoniavano la buona salute del Pd, dato al 29,5 per cento. Che alcuni danno poco sotto, e altri poco sopra, ma prendiamo per buono Pagnoncelli. Un dato davvero non malaccio, considerato il momento di afasia politica e il sostegno convinto ma non privo di mugugni a un Governo che chiede agli italiani molti sacrifici.
E potrebbe salire ancora (anche l’opposto, ma siamo ottimisti, suvvia) perché no? Al 30 stabile, al 34 dell’era Veltroni, magari. E poi? Poi niente, ovviamente, il 34 per cento non basta mica, a governare. Nemmeno il 35, servono comunque alleati. Continuo a scriverlo – so di esser ripetitivo – ma il calendario corre, e nella migliore delle ipotesi c’è appena un annetto per far tutti i ragionamenti e gli accordi del caso: ed è poco, un anno.
Al momento, per il Pd è impossibile guardare a sinistra di se stesso: impossibile intavolare un’alleanza con Idv e Sel, mentre contemporaneamente si sostiene un Governo a cui Idv e Sel si oppongono: e poiché è da escludere che il Pd sfiduci Monti, questa situazione non è destinata a risolversi. Senza contare che, alla sola ipotesi, sento già i Letta e i lettini lamentarsi. Col Terzo Polo, allora, con Casini, con quelli del Governo di transizione che vorranno rendere la loro esperienza un po’ meno transitoria (vedi Passera, per dirne uno non a caso), per tacere di eventuali fuoriusciti dal Pdl che magari verranno, e di Montezemolo in ingresso dalla porta laterale. Solo che, mentre entrano i centristi, dall’altra parte rischiano di uscire quelli, elettori e pezzi di classe dirigente, non proprio entusiasti, diciamo, del disegno (e io tra quelli, per capirci).
E quindi rallegriamoci, dei nostri bei sondaggi. Poi però chiediamoci: dove cacchio andiamo, con il nostro eccellente 29,5 per cento?
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a parte che bisogna sempre vedere la percentuale di chi non ha risposto, di chi non va a votare ecc. rallegriamoci però come dici giustamente tu, dove si va ???
Pingback: Dove si va da qui? | RaffoBlog 2.1
siamo il partito-coperta.
corta.
tutti muti dietro a monti perche se si parla si perde voti
non facciamo finta che è niente. perché c’è
un 41% di elettori che dal sondaggio non hanno dato nessuna scelta.
basterebbe che il 25% di chi oggi non sceglie
per modificare il risultato elettorale
Quando il governo monti avrà finito di dissanguare i poveracci, ci sarà una tregua, l’Italia crescerà (parlo di debito pubblico) senza governo, la casta divisa non riuscirà ad organizzare imbrogli e non farà danni, ci sarà un governo ogni sei mesi e alla fine andranno a votare solo i parenti dei politici.
Lo scrivo con molto humor, ma penso che potrà succedere di peggio. In Italia non esiste il peggio del peggio, sono cinquantanni che riusciamo a superarci.
Fausto Fabiano