Il giornale che amiamo odiare, oggi. Si inizia pensando, per risparmiare, di poter fare a meno dell’antico mestiere del correttore di bozze, si prosegue usando le giornaliste come hostess (come gnocche, per la precisione) per promuovere il giornale nelle edicole, e si finisce così.
(Ps: rubrica in costante aggiornamento ma a periodicità variabile, in collaborazione con l’amico Fav1)
Pingback: Vivere a Biella » Blog Archive » Il correttore di gnocche | Popolino | Il blog di Paolo Cosseddu
Capisco che non si possa più mantenere il correttore di bozze. Ma il correttore di Word, almeno?
Nel numero di oggi ho intravisto anche un “BIELA” (boxino blu).
vedo, prevedo e stravedo che nel prossimo numero ci sarà “avrebbe stato meglio che non ti avessi mai conobbi”
L’a Provincia t’impara la scritura
ps in ogni caso striscia nella melma
(o m’elma?)
la versione onlain ci ricorda come l’uso del sillabario sia essenziale
CERRIONE Tanti costu mi d’epoca con armi e tam buri hanno reso quasi reale una scenografia settecente sca.