Ad un certo punto, mentre raccoglievamo le firme necessarie a presentare la candidatura di Marino a segretario del Pd, ci siamo chiesti se qualcuno le avrebbe mai verificate, se non ci fossero furbastri che in quel momento si stavano ricopiando non dico l’elenco del telefono, ma l’anagrafica degli iscritti, così per fare numero. Tanto, figuriamoci se poi da Roma qualcuno davvero si prende la briga di controllare, dai.
Invece, non solo mi hanno chiamato – non sono stati chiarissimi nel presentarsi, ma era dalla capitale – ma ieri sera trovandoci tra noi ho scoperto che è successo ad altri, contattati anche da Torino. Anche più di una volta. Anche Pippo Civati era dubbioso sui controlli, ma sembra proprio che qualcuno ci si sia messo d’impegno.
O almeno, ci si è messo sulle nostre firme. Su quelle raccolte per gli altri candidati, non saprei.
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Confermo.
Hanno chiamato presentandosi come “Comitato Elettorale Ignazio Marino” per “verificare la correttezza dei dati, ed evitare così problemi nella presentazione”…
Io (ingenuo?) ho apprezzato lo scrupolo…
Vi hanno nel mirino…