E’ una bella giornata, fredda ma frizzante. Apri la finestra, senti un po’ che aria: oggi potrebbe succedere qualsiasi cosa. E’ bello quando capita, e capita di rado.
Ma non star troppo tempo a cazzeggiare: il principe azzurro non verrà. Superman non verrà. Gesù Cristo non verrà. E neppure Barak Obama, anche se un po’ ci speravi. Sarebbe bello, non lo nego, ma non facciamo finta di non saperlo: non verrà, non a questo giro. Ci siamo solo noi, ci sei solo tu. E se non inizi tu a salvarti da solo, nessuno lo farà al posto tuo. Ormai vivi in questo posto da abbastanza tempo da sapere che le cose vanno così.
Anzi, il salvatore è arrivato, ma è arrivato per quegli altri, vive in ville molto lussuose, è molto ricco, gli piace il potere e ne ha un po’ di più ogni giorno che passa. Ha preso tutto ciò che di odioso c’è nel mondo e gli ha dato uno scopo, un fine chiaro e tremendo, e a chi non sta bene, beh, peggio per lui.
Mi sa che anche tu sei tra quelli, e ci sono pure io: siamo sinceri, io e te, sarebbe molto più semplice starcene a casa, fare altro, mentre qualcuno con la bacchetta magica, o i superpoteri, risolve tutto quanto per noi. Qualcuno che appare esattamente come ce l’abbiamo in mente, un concetto o un ideale di salvatore un po’ confuso, eppure così affascinante. Chissà se davvero ci piacerebbe, se dovesse materializzarsi.
Ma il problema non si pone: siamo solo noi, siamo sempre stati solo noi. Te lo dico perché ho letto quel messaggio che mi hai mandato, quello in cui mi dicevi che non hai motivazioni, non sei convinto, non ti riconosci, non ci credi più. Figurati, capisco benissimo. E’ così che mi sento per la maggior parte del tempo.
Io, ad un certo punto, mi sono detto che se da fuori quel che vedevo non mi piaceva, allora forse era il caso di entrarci e cercare di farlo assomigliare un po’ di più a me. Tu pensa che presunzione, cose da matti. Però è l’unica cosa che mi è venuta in mente, e ti assicuro che si può fare. Dico sul serio. A volte, le cose vanno come vanno – male, a dire il vero – perché sono davvero troppo pochi quelli che si alzano e dicono “no, così no”. Dovrebbero semplicemente essere di più, e il paradosso è che proprio perché tutto va così male, questo è un momento straordinariamente adatto per provarci.
Non che questo sia un appello al voto, non ne ho mai fatti e, ti dirò, non sono neppure certo di come si facciano.
Però, ecco: ci siamo capiti.
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Bel post, Paolo. Anch’io, nel mio piccolo, ho fatto come te. Proviamoci.
E’ vero che i tipi che hai nominato non verranno, ma per il fatto che sono gia’ venuti, una volta basta. Entrare in qualcosa per farlo assomigliare a noi: ok, comincio da quello che vedo nello specchio al mattino, non sempre ci riesco. Daje’.
EZ