Con i fatturati pubblicitari che calano a sberle da 25 per cento a mese, certa stampa – non quella generalista, quella specializzata – sta tirando il fiato grazie alla chiusura dei concorrenti meno fortunati.
In comparti non di primo piano, molto circoscritti, in cui navigano meno di cinque testate, ne basta una che non ce la fa più – e curiosamente sta succedendo ad alcune tra quelle più grandi e organizzate, che non sono più in grado di sostenere la propria stessa struttura – per migliorare i conti di tutte le altre.
Del resto è una vecchia regola di ogni contesto economico che nei momenti in cui non è possibile crescere sul mercato lo si fa prendendo o acquisendo le quote altrui. Se invece, come nel caso in esame, i concorrenti muoiono senza bisogno di aiuti esterni, meglio ancora.
Bisogna solo capire se questo tipo di moria consente ai sopravvissuti di traghettare verso una fase più positiva, o se invece è solo l’inizio di un’estinzione.
Potrei fare esempi ma preferisco di no, chi è dell’ambiente avrà capito.
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