4 MARZO 2009

Genesi: ero lì, nel mio candido lettino…

Avevo già aperto un blog, anni fa: non è andata molto bene, è durato pochino. E’ che non c’ho costanza, e forse non ho neppure cose così interessanti da dire. Però, all’ennesimo che mi chiede “hai un blog?” quando vado a infestare i commenti altrui (che per pudore non linko ora, poi vedremo) mi sono detto, dai, riproviamoci.
Quando avevo aperto il primo blog – che poi ho cancellato senza pietà, perchè non amo rileggermi – i grandi blogger erano già sulla piazza da secoli, e il mezzo si era ormai diffuso epidemicamente tra adolescenti, massaie, manager(s), capibastone della camorra. Non potevo reggere siffatta concorrenza. Dopo un po’ avevo registrato qui su Splinder questo Popolino, giusto perché mi sembrava un bel nome per un blog, che è un po’ come fare un figlio perché è venuta un’idea su come chiamarlo. L’ho lasciato disabitato per – credo – tre anni, durante i quali ogni tanto provavo a infilare nel maledetto template la testata appositamente creata, senza risultati. Gli esperti se la rideranno, perché mi rendo conto si tratti di operazione semplice, ma immaginate una scimmia che prova a far partire un’auto: eccomi. Mi serve addestramento.
Comunque, visto che l’attenzione generale si è spostata dai blog a MySpace, da MySpace a Facebook, da Facebook a Twitter, mi sembra un buon momento per iniziare un blog e spazzare via i pochi rimasti. Pochissimi.

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