9 MARZO 2011

C’era una volta

C'era quel sito, quel blog. Com'è che si chiamava? Popolino, il Popolino, qualcosa del genere.
Me lo ricordo, iniziò nel 2009 se non sbaglio. Lo scriveva un tizio di Biella, ma calabrese. O sardo, forse. Comunque era una strana faccenda.
Raccontava di cose locali, specie all'inizio. E poi molta politica, ma molta. Aveva qualche buono spunto, azzeccò un po' di post, si fece un suo pubblico. Piccolo, certo, ma sai com'è: chi è che non ha un blog, oggigiorno? Ci sono più blog che lettori. Se lo legge qualcun altro oltre all'autore è già un successo.
Ah, era prolisso. Mamma mia, assurdamente verboso, a volte, per i tempi di lettura che vanno di moda adesso.
E polemico. Gente, un rompicoglioni pazzesco. Credo abbia litigato con tutti, e ci ha messo solo un paio d'anni.
Poi si dev'essere stufato. Si capisce: chiunque si stancherebbe, dopo un po'. Litigare ogni santo giorno, insomma, è una bella fatica.
Però peccato. C'erano degli spunti, come dicevo. Qualche parodia, una specie di satira ignorante… ebbene sì, mi faceva ridere.
E, detto tra noi, aveva ragione più volte di quanto sarei disposto ad ammettere. 
Solo che… non so, penso che semplicemente dopo un po' ti passi la voglia, ecco tutto. 
Chissà che fine ha fatto?
Magari è da qualche parte, e sta scrivendo un post pazzesco. Un post definitivo. Ma è difficile.
Più probabile che sia a casa, davanti al monitor, in canotta, la barba di tre giorni, la tivù accesa in un angolo che manda qualche litigioso talk show. Se ne sta lì, a leggere e ad ascoltare tutte le incredibili stronzate che ogni giorno ci tocca sopportare. Con la voglia di dire la sua, finché poi inevitabilmente pensa: chi me lo fa fare? Qualcun altro se ne starà già occupando, magari meglio. E poi, a che serve? Non serve a niente.
Un po' mi spiace, ma in fondo lo capisco.

  1. Lo capisco, lo capisco…pure io, pensa te…

    Mirko

    utente anonimo
  2. se uno non si rompesse i coglioni ogni tanto non sarebbe umano,
    take your time

    A.

    utente anonimo
  3. E invece no. Datti una svegliata che io sono in crisi d'astinenza. E non solo io.

    Fav1

    utente anonimo
  4. Hai ragione, in questo periodo c'è un'eco distorta, ma il brutto è che, senza la distorsione, non c'è nulla. Tu vorresti fare una politica seria, etica, per usare una parola abusata, ma ti mancano i punti di riferimento, qualche solida bitta a cui lagarti con fiducia.
    Oggi, se non sei uno stronzo (rosso docet), ti senti molto solo!
    Fausto Fabiano

    utente anonimo
  5. Puoi sempre cercare di essere un coglione, così siete in due.

    utente anonimo
  6. Caro Paolo!! Forza!
    Forse un giorno non troppo lontano riceverai la chiamata di una persona che vorrà darti fiducia, una brava persona.
    Continua a combattere. 

    utente anonimo
  7. mi spiace molto ma in fondo lo capisco ….ci manchi popolino

    utente anonimo
  8. ma… che cavoli di commenti sono ?
    ma..  che cavolo di post è…

    C'e'  un blog  che si chiamava Popolino.
    Iniziò nel 2009.

    Lo scriveva Paolo Cosseddu di Biella anche se il cognome fa pensare subito ad una dislocazione geografica più mediterranea.

    Racconta di realtà locali. Con molta politica più descrittiva, che ideale, con uno spirito contemporaneo evitando banalità e luoghi comuni.
    Ha ottimi sputi, con parechi  post azzeccccati, anche quelli non scritti da lui ma da animali molto vicini alla sua persona. Ha un suo pubblico. Piccolo, certo come a capita a molti blogger oggigiorno.
    Alcuni post sono autocritici altri scherzosi ma si intravede sempre uno stiile, un marchio, a volte  è prolisso, quando si dimantica che sta scrivendo su un monitor e non su di una carta stampata e sfora i tempi di lettura di un semplice post.
    E' polemico,  rompicoglioni un po' umorale. Spera di litigato con tutti, anche perchè cerca delle reazioni vere, anche se la politica di plastica non digerisce bene questa tattica, e la politica applicata non è interessata al dibattito, lei fa i fatti suoi e via.
    A volto bloggare stanca e fare per ottenere poco pure, confrontarsi creare contenuti e creare nuove oppurtunità alle idee è dura. Come diceva un tipo che non ricordo più il nome, ogni idea per avere compimento ha un 10% di ideazione e un 90% di traspirazione.
    Però peccato che le proporzioni siano queste sarebbe bello avere un efficenza energetica delle nuove idee più alta, invece molta parte va in calore, come in tutti i motori purtroppo,  poi si sà c'è l'entropia il secondo principio della termodinamica ecc… e tutto si raffredda. E' una cosa fisica, biochimica e sono le leggi di questa parte di universo come ricordava Battiano in una sua canzoncina.
    Gli spunti, come dicevo sul blog ci sono. Qualche parodia, una specie di satira ignorante… ebbene sì, è divertente.
    E, detto tra noi, il ragionamenti del blog avevano ragione più volte di quanto sarebbe disposto ad ammettere. 
    Ora più probabile che sia a casa, davanti al monitor, la tivù accesa in un angolo che manda un film degli anni 50 quelli che non guarda più nessuno, con la recitazione datata, ma che bello apprezzare quel modello di comunicazione e quanto ci aiuta a vedere le differenze tra i modelli di comunicazione. Se ne sta lì, a leggere e ad ascoltare tutte le incredibili battute con un orecchio al film e un occhio al WEB. Con la voglia di dire la sua, finché poi inevitabilmente pensa, come si potrebbe fare a cercare qualcun altro che possa occuparsi dei molti temi e delle idee che facciano ridere e sperare emozionare e capire come un piccolo blog sia una finestra su una realta.

    così va meglio
    Paolo Cagna.

    utente anonimo