Mentre mi prendevo qualche giorno di pausa dal blog, Romano Prodi ha detto che, in politica, i giovani dovrebbero "cacciare a calci" gli attuali leader. Bersani gli ha cortesemente risposto che il problema non esiste, che il Pd è già tutto un partito fatto di trentenni e quarantenni (a molti non risulta, ma vabbè), soprattutto sui territori, e che da settembre nei talk show televisivi si vedranno un po' di facce nuove.
Intanto, qui sul territorio, il Pd biellese si appresta a eleggere segretario provinciale Doriano Raise, oggi consigliere comunale d'opposizione, ma già assessore per tre legislature, e segretario del Pci di Biella alla fine degli anni Ottanta, quando il portiere della Nazionale era Walter Zenga (questo trucchetto retorico me l'ha suggerito Civati, e in effetti rende bene l'idea). Lo sostiene buona parte dell'ex giunta di cui faceva parte Raise stesso, oltre alla solita classe dirigente pluriventennale e autoriferita che se lo è scelto, nel chiuso di una stanza molto piccola, e ora lo manda in giro a raccogliere endorsement col consueto argomento: loro parlano sempre a nome del partito, e gli altri a nome di nessuno; la decisione se la sono discussa fra loro, ma se non sei d'accordo lo stronzo sei tu.
Dicono anche che il rinnovamento lo faranno loro, ma voi vi fidereste?
Così mi sono permesso, quando qualche giorno fa mi ha chiamato Buffa della Stampa, di rispondere a domanda, cercando di esprimermi in modo pacato ma serio. La cosa è poi uscita, come al solito, come l'unica voce stonata in mezzo a un unanime coro di dirigenti, e quindi forse anche per questo un po' enfatizzata. Tutto normale, visto che al solito, quando si entra in una fase come questa, dietro alcuni sorridenti rappresentanti si agitano altri incaricati di instaurare un clima sostanzialmente intimidatorio. Io sono un po' matto e non me ne curo, ma posso comprendere che altri, che hanno più a cuore il quieto vivere, alla fine preferiscano evitarsi l'ostilità strisciante e starsene per i fatti loro.
Sarà anche per questo che, al contrario di Prodi, non ho ottenuto cortesi risposte. Colpa mia: chi mi credevo di essere? Il botta e risposta sul rinnovamento è concesso solo tra coloro che con quell'argomento non c'entrano assolutamente niente.
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Da sinistra a destra lo sconforto è più che incalzante…Si parla di seconda repubblica, addirittura terza, ma cos'è cambiato dalla prima? Nulla, se non che i politici di allora sapevano perlomeno parlare e conservavano una certa autorevolezza e quelli di oggi hanno lo stesso impatto mediatico di un concorrente del grande fratello….
Che amarezza…
Ma tu. Paolo, ogni tanto, non ti chiedi ma chi c…….o me lo fa fare?
Ultimamente la risposta è sempre più difficile….
il PD che descrivi mi sembra si possa paragonare alla Chiesa cattolica… ci sono in entrambi i gruppi valori, ideali e speranze di grande spessore… ed entrambi i gruppi vedono al governo persone senza contatto dalla realtà, attaccate a fedi senza ragionevolezza, alla difesa di posizione acquisite… conservatori fino al midollo… La Chiesa sta perdendo l'8 per mille, ma chi ha messo in risalto questo forse non si è accorto che la Chiesa ha perso ben prima le persone e che molti 8 per mille erano legati a stereotipoi culturali e non a scelte ponderate… La religione di stato propugnata inconsciamente da molti ha sempre fallito, dal medioevo in poi! Almeno nel mondo cristiano. Il PD ha meno storia, ma solo in teoria, perchè deriva da due linee culturali che di storia ne hanno… e molta… Chiedono di convincere la gente a iscriversi, poi non la fanno votare! Non si fanno sentire se non in occasione delle elezioni, con promesse che poi, come il centrodestra, spesso non riescono a mantenere (le tre I di Prodi per esempio); vogliono un partito moderno e hanno una organizzazione comunicativa da piccola impresa famigliare e si potrebbe continuare…
Non mi esprimo su alcune cose, per pura educazione…. immaginate!
Non credo che una nuova schiera di giovani, che intendono usare la politica come mestiere e palcoscenico, possa aiutare la corrotta politica italiana.
Meglio sarebbe convincere tecnici esperti dei vari ministeri ad occuparsi dell'amministrazione Italiana eticamente, evitando qualsiaisi conflitto d'interessi.
Rossi e neri, non esistono più, la politica serve come paravento per raggiungere il potere e l'interesse personale, la politica è morta.
Nessuno farebbe politica per passione, retribuito come un impiegato. Forse qualche giovane disoccupato e disperato, con un decorso mentale provvisorio.
La mia è un'utopia, tutto il resto un disastro.
F.F.
#2 firma Riccardo B. scusate
Il passaggio sul "clima sostanzialmente intimidatorio", conoscendo la cura con cui di solito scegli le parole, credo abbia riferimenti concreti, e mi inquieta un bel po'.
ES
CI SONO TANTE TANTE BRAVE PERSONE MODERATE E SERIE NEL PD E PER DI PIU' MAI PROPOSTE PER POSTI O CARICHE :
PAOLO COSSEDDU
MARCO BARBERATO-
ALBERTO SEGRE
ANDREA TACCONE
KETTY ZAMPAGLIONE
CLARA CANOVA
STECCHI LUCA
ALESSANDRO PETRONELLI
GIULIO GRUPPO
KATIA RAmella
ECC.
E' VERO PAOLO CHE QUALCUNO SI E' PROPOSTO COME HAI FATTO TU, MA NESSUNO HA MAI SCRITTO UNA RIGA SU QUESTI QUA
UN ISCRITTO DELUSO
però scusa, quel Buffa della Stampa non hai capito che gode ogni volta a far litigare il Pd? secondo me è un provocatore leghista o del Pdl, mi meraviglio che molti caschino sempre nei suoi trucchetti. compreso te. poi dico una cosa: il partito non è la sede naturale per parlare di segreterie, candidature eccetera? perchè bisogna fare sempre brutte figure in piazza?
D. R.
ma una bella corrente dal nome
" I figli del grano"?
intimidatoria quanto basta…
A.
D.R., Buffa è uno dei pochi giornalisti bravi e seri tra quelli che lavorano in questa città. Ha riportato quel che gli ho detto in modo molto preciso, e infatti non è di questo che stiamo parlando. Dicevo piuttosto che di fronte a una situazione che tutti i dirigenti del partito trovano prefettamente normale, se uno si alza e dice apertamente cosa pensa, e che così non va bene, l'effetto è strano ed esagerato al tempo stesso. Buffa fa il suo mestiere: il secondo partito del suo territorio va al congresso, e lui giustamente se ne occupa. Se poi viene fuori che in quel congresso le dinamiche sono sbagliate, e trova qualcuno che glielo racconta, non è certo colpa sua, ha fatto solo il suo dovere. E a dirla tutta non è neppure colpa di chi questa situazione la esprime: i problemi sono responsabilità di chi li crea, non di chi li espone.
Hai ragione quando dici che il partito è la sede naturale per parlare di queste cose, non lo è il giornale, ma io il nome di Raise me lo sono trovato sull'Eco, non c'è stata nessuna riunione o assemblea di partito dove questo problema sia stato affrontato, neppure nella direzione provinciale di giovedì scorso che eppure, a una settimana dalla presentazione delle candidature, poteva essere la sede ideale: ma in quella sede, non una parola. Qualcuno ha scelto Raise – un gruppo molto ristretto di dirigenti – lo ha spifferato ai giornali, poi sono stati interpellati alcuni ex amministratori e tanto è bastato per presentarlo come "scelta di tutto il partito". E invece, perdonami, il partito non è l'ex giunta comunale. Tu ti stai riferendo allo stillicidio mediatico cui il partito è continuamente esposto, e lo capisco, ma non vorrei passasse il concetto per cui qualcuno può far strame del Pd, impunemente, e se qualcuno lo fa notare e si oppone è pure colpa sua.
Lusingato dell'attenzione dell'iscritto deluso (che invito di cuore a partecipare all'attività del suo circolo qualunque sia e, se possibile, a trasformare la sua delusione in voglia di riscatto per il nostro partito).
Per ora, ho un lavoro impegnativo, politicamente parlando, che è fare il Segretario del PD Cossato, che conta circa 140 iscritti, in crescita rispetto allo scorso anno.
A questo mi sono dedicato e mi dedico e (confido) mi dedicherò ancora.
Considerandomi sempre un "co.co.pro" della politica (sarà perchè lo sono anche nella vita)
Serve davvero una dose extra di buona volontà per capire che il nostro "giocattolo" va salvato e modificato. E lo si fa se ne siamo consapevoli tutti.
Segnalare un problema non significa voler male al partito. Non se, almeno, ci si impegna per trovare una soluzione concreta e aperta. Questa, secondo me, è buona volontà.
E il rinnovamento si fa partendo dalle idee e dai modi di fare e pensare, prima ancora che dall'anagrafe.
Su questo dovremmo essere d'accordo tutti.
Marco Barbierato
Io credo che siamo in molti a condividere le tue idee all'interno del PD Circolo di Biella, sarebbe bello creare un gruppo di lavoro anche per "cacciare a calci" gli attuali leader locali o presunti tali !
Carina l’espressione “sede naturale” di D.R. per qualificare uno spazio dentro il PD biellese dove discutere: se D.R. ha in mente uno spazio avanti, vediamo qual’e’, come funziona, chi partecipa, come si e' attivata una discussione cosi' centrale come la scelta di un futuro gruppo dirigente.
Tanto per non prendersi in giro.
EZ enrico zegna
Non di solo Raise vive il pdbiellese… Dicono…
ma basta di nuovo raise ………..basta ma non basta il casino con la farmacia anche qui rompe le balle …….
il circolo di biella ma se non si fanno piu' riunioni piu' niente
e poi chi c'è di giovaneFURIA-MOTTINO
percarita' peggio che mai
condivido a pieno i nomi della lista dell' iscritto deluso, tutti
meno la katia ramella !
voglio proiprio vedere se quei nomi entreranno mai in una commissione del pd o nel direttivo ………..
SCOMMETTIAMO che adesso che si vota per il circolo o per il segretario nessuno di loro entrera' mai in una ben che minima POSIZIONE . . . .
VOLEVATE NOMI NUOVI ECCOLI !
PAOLO PROPONI TU I NOMI DELLA LISTA SOPRA CITATA
VEDIAMO CHI AVRA' CORAGGIO DI APPOGGIARLI
Stiamo lavorando per voi. Abbiate fede.
NON E' UN SEGRETO PAOLO CHE RINALDO E' TE STATE FACENDO CENE A TUTTO ANDARE
CHIOLA E COSSEDDU E MOTTINO
CHE PALLE………………….
MA LA SIG MOTTINO LO SA CHE VIVE A BIELLA O FA SOLO LA NMISS
E RINALDO PAPA' DIPENDENTE
MA BASTA CON STI GIOCHI STUPIDI NOMI NUOVI
Caro #16, fino a prova contraria andare a cena è ancora consentito. Non posso parlare per gli altri, ma per quel che mi riguarda cerco sempre di confrontarmi con tutti, e verso tutti cerco di essere disponibile ad aprire un dialogo e di capire se ci sono valori comuni sui quali poter lavorare. A volte ci sono, altre volte no, come è normale, e su quello ci si divide o si percorre un tratto di strada comune. Ciò detto, malgrado quel che può sembrare rispetto a quel che scrivo qui, e che spesso serve solo a far scaturire una discussione altrimenti assente, io nel dialogo credo e crederò sempre, né ci trovo nulla di male: ho più paura di quelli che non vogliono neppure sedersi intorno a un tavolo, che di quelli che accettano di farlo. Né ci vedo nulla di cospiratorio, altrimenti ci saremmo trovati in una consorteria segreta e non al ristorante.
Aggiungo che su quei valori bisogna tenere la barra dritta sempre, con gli altri e con se stessi, e che giudicare in base alle parentele e non in base ai fatti, al vissuto personale, alla pratica, rende peggiori – e di gran lunga – dell'oggetto delle critiche stesse, specie quando sono così a priori. Io non ragiono così, io non penso in questo modo e con chi usa questo metro grossolano – per quanto apparentemente accomunati dall'essere genericamente "contro" – non ho nulla a che spartire.
Dimenticavo, il nome nuovo per la segreteria del Pd biellese c'è. Lo trovate sulla Stampa di domani. Non siamo qui a pettinar le bambole.