28 MAGGIO 2010

Chi vuol essere torinese

L'anzi sì, anzi no, anzi forse intorno alla vicenda dell'abolizione delle province apre un interessante scenario, anche se improbabile, quello secondo cui i Comuni, come scrive il Post, potrebbero essere nella condizione di scegliere con chi accorparsi, ma senza cambiare Regione e limitandosi alle province confinanti ancora esistenti.
Peccato, sai che bello poter dire "Biella, provincia di Firenze", e godersi tutte le turiste tedesche?
Biella confina con Novara, il Vco e Vercelli, che rientra per un tratto di pochi chilometri tra quelle sul confine estero (e quindi misteriosamente salve, immagino per fermare eventuali invasioni di guardie svizzere), oltre che con Torino. Vercelli l'abbiamo già provata, Novara non mi attira e per arrivare nel Vco bisogna girare intorno alla montagna, ed è una menata.
Io dico, passiamo sotto Torino, così improvvisamente ci ritroveremo amministrati dal centrosinistra.

  1. Dopo aver letto l'improbabile ma succulento post de Il Post, mi vengono in mente solo tre cose:

    1) Fico! Per una volta siamo nei Play-off.

    2) Girala come vuoi, la Svizzera ti salva sempre il culo.

    3) Cazzo, Paolo! Io Torino sicuro, se dovessi scegliere liberamente, ma con un inconveniente orribile! Se ti fai due conti, nel caso in cui il trend elettorale resti lo stesso, i biellesi, calcolati in percentuale secondo i dati delle amminsitrative 2009, dimezzerebbero lo scarto Pd-Pdl del 50%, facendo perdere viscidissimo terreno (siamo peggio della peste)!
    Per amor di Patria, dunque, scelgo Vercelli.
    Mi immolo per la Mole
    buona serata
    edo tagliani

    utente anonimo
  2. Meglio Aosta.

    FM

    utente anonimo
  3. E inglobassimo Vercelli? Alla fine ha ancora meno abitanti di noi.

    utente anonimo
  4. Vercelli nuova Polonia d'Italia:

    Vercelli città e Valsesia con Novara
    Cigliano e Crescentino con Torino
    Trino con Alessandria
    Santhià e Gattinara con Biella

    B.M.

    utente anonimo
  5. Cavoli, la fanta-geo-politica fatta sulle province!
    Io muovo tre carri armati…Vercelli, Torino, Novara o la Jacuzia?

    M.B.

    utente anonimo
  6. Aosta. Diventeremmo a statuto speciale e verremmo accorpati con una realtà, quella valdostana, che ci sa fare con il turismo. Ne abbiamo bisogno come il pane di gente che sappia come far decollare un discorso turistico qui da noi.
    D'accordo che l'ha proposta un leghista, per cui chi è di sinistra dirà che è roba da leghisti, ecc. ecc. però non mi sembra così male..
    N

    utente anonimo
  7. Giusto #6, peccato che alle ultime elezioni ad Aosta è salito il cxdestra…

    utente anonimo
  8. Richiesta ufficiale a Popolino:
    pur avendo io, per ben due volte, profittato dell'anonimato, chiedo che su questo blog vengano vietati i commenti anonimi o in cifre (sigla), ma che chi scrive accetti di pubblicare nome e cognome per intero.
    Cosa ne pensi?
    E, soprattutto, se tu fossi contrario (assolutamente legittimo), mi spiegheresti il perche'?
    ciao
    edo tagliani

    PS: cominciamo con la trasparenza vera. Sono disponibile a dichiarare subito, senza tema e sanza inganno, che su due discussioni io mascherai il mio nome: la prima fu quella delle accuse a Franceschini, la seconda fu quella di Simonetti e morosa.

    utente anonimo
  9. C'è un termine, che si usa sul web, quando in una discussione arriva qualcuno, pone una questione, gli si risponde, e questo continua a insistere. Si chiama troll.
    Edo, da qualche giorno stai trolleggiando alla grande, e mi chiedo perché. Mi hai fatto alcune domande in un post predecente, ti ho risposto, le hai ripetute, ti ho risposto di nuovo, ora ho controllato e vedo che insisti, malgrado a questo punto dovrebbe esserti chiaro che io la penso in un certo modo, e che poco mi tange che tu consideri la mia posizione "molle", perché io invece penso che la tua sia incivile, e come dire, ognuno si tiene la propria.
    Ma tu continui. E, visto che me lo chiedi, in effetti mi sto rompendo i coglioni.
    Adesso poni un'altra questione estemporanea, e prima di perdere del tutto l'interesse per la tua insistenza ti rispondo.
    Su questo blog, come in gran parte del web, le regole sono semplici e sono state fissate all'arrivo dei primi commenti e delle prime discussioni un po' animate: qui ognuno ha diritto di scrivere quel che vuole, mantenendo un livello di civiltà che, trattandosi di casa mia, decido io e nessun altro, e se necessario casso. In un anno ci sono stati scazzi anche furibondi, ma a parte un episodio non è mai stato necessario intervenire. E anche nell'episodio incriminato, dopo un po' di tempo, il commentatore bandito è tornato qui, prima anonimamante e poi non più tanto, e io ho lasciato correre, perché in fondo, se vedo che c'è lo sforzo di disciplinarsi, posso anche chiudere un occhio.
    Aggiungo che non me l'ha ordinato il medico di tenere aperti i commenti, molti grandi blog non lo fanno, ma ho pensato che avendo io scelto temi così locali potessero essere una ricchezza e un segno di partecipazione, molto importanti per dare un peso a quel che succede qui: e infatti, quando tratto un tema magari importante ed entro qualche ora viene qui a rispondere il diretto interessato, so di aver centrato l'obiettivo e so che quel che succede qui ha un peso, e scusami ma non è poco, a guardarmi in giro vedo che altrove (ovviamente mi riferisco a Biella) non succede e quindi difendo questo risultato. Ci sono milioni di blog che nessuno legge e che nessuno commenta, e i cui titolari pagherebbero, per avere un commento anche anonimo. Quindi io, almeno per ora, mi tengo ben care le discussioni che avvengono qui, per il futuro chi vivrà vedrà.
    Stesso criterio per l'anonimato: non mi fa impazzire, e non piace a molti altri che si firmano, ma in rete è ampiamente accettato, si può quasi dire che la base storica del web si è costruita sull'anonimato. Oggi le cose stanno cambiando, grazie soprattutto alla popolarità dei social network a cui si accede con la propria vera identità, e con l'arrivo di nuove generazioni di internauti che sono molto diversi da quelli che popolavano il web delle origini (e lo sanno usare anche molto meno bene, in genere). Ciò nonostante, l'anonimato serviva a tutelare la propria riservatezza, quella che ad esempio è minacciata dalle policy di Facebook di cui sta discutendo la stampa di tutto il mondo, e che agli utenti meno esperti viene soffiata senza che neppure se ne accorgano (per dire che l'anonimato ha talvolta qualche buona ragione). Fondamentalmente, resta una forma di libertà d'espressione (quella che tu difendi nei commenti a un altro post) molto importante per il web, e il mio criterio è che se qualcuno ha qualcosa da dire, ma non se la sente di farsi riconoscere, deve essere libero di farlo, a patto di rispettare quei livelli minimi che citavo sopra. E devo dire che questo non crea grandi problemi, né a me né alla discussione, nel senso che se un commento è intelligente lo è a prescindere dall'identità del commentatore. Ma questi sono concetti davvero basilari, della vita sociale in rete.
    A tutti quelli che non ci stanno, come dico sempre, consiglio di cercare altrove, di aprirsi personali luoghi di discussione, ché la rete è un posto grande e non per forza ci si deve sopportare.
    Detto questo, Edo, mi auguro basti così.

  10. Pazienza se c'è il centrodestra, cinque anni passano in fretta..non guarderei il colore per decidere
    N

    utente anonimo
  11. Ciao, Paolo.
    Per qualche giorno, come avrai potuto verificare dagli IP, non ho avuto possibilita' di connetermi.
    Hai ragione.
    E troll, e' il termine giusto. Ho fatto, o sono, un troll.
    Chiedo scusa per le mie intrusioni, maleducate e spropositate.
    Il tuo commento, ha suscitato in me una riflessione generale.
    Ho cancellato il mio account FB. Non sospeso, ma eliminato definitivamente.
    Spesso, scrivevo cose troppo patetiche. Cose da troll. Inutili.

    Ha ragione tu, Paolo.
    E lo dico senza alcuna ironia.
    Lo dico in questo breve commento, amaro ma vero.
    Ti auguro di trovare una strada tra i Bersani e i Franceschini, e i Marino. Tra le Serracchiani di turno, magari.
    Te lo auguro di cuore.
    Io non ne ho la capacita'. La voglia. La costanza.
    Resto qui. E smetto di fare il troll.
    Smetto persino di scrivere oltre il mio cassetto.
    Che tanto, tanto non serve.
    Anzi.

    Promesso.

    Buona fortuna. Di tutto cuore.
    Bahati mzuri, mzungu.

    e.

    utente anonimo
  12. non ho seguito con l'attenzione necessaria il dibattito, per poter decidere se qui ci sia stato un episodio di troll-ismo (e chiedo scusa per il mio off-topic che mi rende a mia volta un po' troll)

    ma una cosa la vorrei dire, e non sapendo come altro farlo, la dico qui sperando che la legga: mi mancheranno tantissimo i racconti dall'altro mondo di Edo, quelli che lasciava ogni tanto sul suo profilo Facebook. Quelli che, con venti parole dette bene, ci facevano vergognare di andare in edicola e trovare sette pagine su Maroni che festeggia il 2 giugno a casa sua anziché a Roma. E spero, come gli ho già detto, che trovi un'altra via, a diffusione più alta del suo profilo Facebook, per raccontare quell'altro mondo.

    canna

    utente anonimo
  13. Quanto pathos tutto insieme.. 
    Pop, please, elaboriamo il lutto della dipartita haitiana e ricominciamo ad occuparci di quel che succede.. Lo so che sei skazzato, ma qui si attende numerosi.. 
    Anche solo per quella parte del mondo che non si indigna per dove Maroni vada il 2 giugno, ma piuttosto si rompe i coglioni di tutte le iperboli del tipo "Ho cancellato il mio account FB. Non sospeso, ma eliminato definitivamente. Spesso, scrivevo cose troppo patetiche. Cose da troll. Inutili." 
    Archiviare alla voce "per l'appunto !", e tirare innanzi. Altrimenti ti trollerò con citazioni tipo "ho ficcato una bottiglia nel culo della notte", digrignando.. saluti cari, lbb

    utente anonimo