11 MAGGIO 2010

Giù le mani dalle primarie

Ho scritto una cosa per il sito dei Mille. Sono francamente scoraggiato, e pessimista. Questo non è il Pd, questo non è il partito che ho aspettato per tutta la mia vita.

  1. mmmh…

    A.

    utente anonimo
  2. La verità à che noi Italiani non saremo mai un popolo da bipartitismo..Da bipolarismo sicuramente, ma un bipolarismo formato da due poli composti da più partiti distinti tra loro che riescano a rappresentare maggiormente le opinioni della gente…L'inizio di tutte le catastrofi che ci ritroviamo sul groppone in Italia, non è un caso, coincide proprio con la nascita di Pd e Pdl, i due partiti che pensavano di riuscire a trasformare le elezioni italiane in una copia di quelle americane: partiti che si riuniscono solo in campagna elettorale, scelta netta tra 2 schieramenti Democratici Vs Repubblicani (o nel caso italiano Social-democratici Vs Liberal-democratici). è chiaro che in italia non potrà mai funzionare un sistema simile….. 

    utente anonimo
  3. Un sistema politico si regge su alcuni pilastri: impianto istituzionale, legge elettorale, partecipazione attiva tramite movimenti/partiti.
    Ci sono poi delle variabili: privilegiare la rappresentanza democratica, o la governabilità? Più parlamento o più governo? Partiti granitici e novecenteschi  o partiti più leggeri?
    Sono tutte alternative legittime, e tutte funzionano se ci sono i giusti pesi e contrappesi.
    Il problema in Italia è che siamo passati da un sistema equilibrato (criticabile fino alla nausea, ma equilibrato), parlamentare puro, ad un sistema maggioritario monco prima, sproporzionato poi, sprezzante della rappresentanza e ridoto a "macchina eleggi-deputati di partito" dopo.
    Quando il PD è nato, proponeva una nuova legge elettorale su modello spagnolo (quindi tendenzialmente bipartitica, ma in modo soft), fine del bicameralismo perfetto, riduzione dei parlamentari. Ci aggiungerei io anche meccanismi come la sfiducia costruttiva a dare maggior stabilità ai governi.
    Auspicava ingenuamente un governo ponte per le riforme, che Berluconi ovviamente non voleva neanche un po', certo com'era di stravincere.

    Eppure… eppure il suo miglior risultato il PD lo ha dato quando sembrava avere alle sue spalle un progetto e un respiro diverso. Quando sembrava porsi come un partito nuovo, aperto e plurale. Con le Primarie (ben fatte, e non strumentalizzate o svilite) come baluardo.

    Oggi è ingessato e rischia di fare il passo dle gambero.
    E' questo che si vuole? Io non lo voglio. Mi auguro che ci sarà battaglia, democratica, in assemblea e in tutte le sedi

    Marco Barbierato.

    utente anonimo
  4. Non apriamo dibattiti sul nulla. Le primarie vanno fatte funzionare, non vanno certo limitate, né tantomeno abolite. Nello Statuto dobbiamo preservarle ed evitare che paradossalmente da strumento prezioso di apertura alla società civile, le primarie possano ripiegare a strumento di autosufficienza del partito. E' di questo e non di altro che si sta discutendo.

    Firmato Pigi

    su Facebook, 10 minuti fà…

    (chiosa: "ripiegare a strumento di autosufficienza del partito" WTF?)

    mc

    utente anonimo