E’ da qualche giorno che mi balocco con l’idea di raccontare il congresso del Pd di Biella, in cui il comitato di cui faccio parte, quello per la mozione Marino, ha avuto un risultato clamoroso. Gli argomenti non mi mancherebbero, visto che non sono mancati pasticci coi voti, discussioni furibonde e momenti di vera furia, soprattutto nei confronti di quelle persone che cianciano molto di dialogo e di forza del partito, salvo poi berciare maleducatamente quando a parlare tocca a qualcun altro.
La mozione Bersani è stata presentata da una consigliera regionale di cui davvero non riesco a fissare in mente il nome, mentre per la Franceschini è venuto Gianluca Susta, nientemeno. Noi abbiamo scelto una ragazza di 20 anni, chiarendo il metodo, ovvero che è inutile blaterare tanto di rinnovamento se poi quando è il momento di assegnare una responsabilità non ci si comporta di conseguenza. Non so cosa cavolo sia passato nella testa dei bersaniani biellesi quando hanno pensato di chiamare un Carneade foresto per parlare ad altri biellesi, e non so quali fossero le aspettative di Susta, se insomma ritenesse che la sua sola presenza sarebbe valsa ben più di qualsiasi argomento. E’ andata che la Bersani ha fatto meno del 50 per cento, e tra Franceschini e Marino c’è stata una differenza di soli cinque voti.
Io da questa cosa, fossi negli altri, dedurrei tutta una serie di conclusioni, ma forse sono io che sono strano. Intendiamoci, i risultati congressuali non hanno poi tutto sto valore, però intanto son lì da vedere.
Come dicevo, ho poi passato qualche giorno a chiedermi se avrei raccontato su Popolino quella serata, e come. L’ho già fatto, come è noto, in un paio di occasioni: però è più semplice, quando si è reduci da una tempesta di cartoni in faccia, fare qualche battuta, scherzarci su. I perdenti suscitano simpatia, e si possono anche permettere di prendere un po’ per il culo i vincenti. Non che venerdì si sia vinto, intendiamoci, ma lo stupore misto allo scazzo visto sui volti di alcuni degli avversari non era evidentemente sintomo di una particolare soddisfazione.
Personalmente, se ora li mettessi alla berlina non mi senitrei a posto con la mia coscienza.
(Tié)
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Basta aspettare e pazientare, gli iscritti hanno già dato un segnale ben preciso per chi vuole capire, il bello arriverà col voto alle primarie,e allora sarà un triste risveglio!!!!!
Pure io aspetterei a fare certi discorsi: erano stupiti venerdì sera, possibile che non gli passi neppure per la testa che lo potrebbero essere anche di più il 26 ottobre?
ES
Sono andato in edicola stamattina è ho scoperto che L’Antefatto e distribuito anche a Biella.
mastma
calma ragazzi. Il 20% è un risultato stratosferico. Ma non è detto che lo ripetiamo (e tantomeno che lo superiamo) alle primarie. C’è tanto da lavorare, spiegare e farci capire. Sulla percentuale ha giocato il fatto che il numero degli iscritti è bassissimo. In termini numerici sono 94 voti. Dobbiamo catechizzare, se vogliamo ripeterci, per pescare un voto consapevole. Adelante.
Slm