Siamo talmente in difficoltà che anche le banalità possono essere utili: passiamo da "si può fare" a "facciamo qualcosa".
Pippo Civati
Al prossimo Gay Pride nazionale ci dovrà essere il prossimo segretario nazionale del Pd.
Paola Concia
La campagna mediatica sul terremoto in Abruzzo sta alla realtà come il Grande Fratello sta alla vita vera.
Michele Fina
In questo momento per un tesserato del Pd è più facile diventare presidente degli Stati Uniti che segretario del suo partito.
Oleg Curci
Tempo fa a Roma è stato candidato Rutelli, e nessuno di noi si è alzato per dire "cosa stiamo facendo?". E così, Roma l’abbiamo persa.
Cristiana Alicata
E’ necessario liberarsi da una abitudine tipica in Italia: attendere che il capo ormai anziano liberi il posto per il suo più fedele tra i fedeli, colui che pur di arrivare alla successione ha dimenticato ogni capacità di autonomia, ogni passione.
Riccardo Spezia
Se anche il prossimo segretario dovesse essere così bravo da recuperare quattro milioni di voti, mica bruscolini, arriveremmo a quanto abbiamo ottenuto alle elezioni perse del 2008. Altro che “abbiamo tenuto”, queste elezioni sono state l’ultimo passo prima del baratro.
Francesco Costa
Io dico che il Pd ha un solo problema, però è grande come un grattacielo. Su un caso appassionante per l’opinione pubblica come il caso Englaro, il Pd non e’ stato capace di assumere una posizione chiara e comprensibile.
Sandro Gozi
Invito tutti a smetterla di pensare che noi ad un certo punto abbiamo smesso di parlare alla pancia delle persone, e che dobbiamo invece imparare a farlo: noi non siamo così, noi non dobbiamo imparare a parlare alla pancia delle persone, noi dobbiamo imparare a parlare alle testa delle persone, e al loro cuore.
Debora Serracchiani
Quando un giovane è convinto delle proprie capacità e scommette su se stesso, anche in questo partito, viene ritenuto un giovane arrogante: come se parte del gruppo dirigente non fosse affetto da arroganza senile.
Enzo Frammartino
Dov’è la difficolta nel riconoscere di darci delle regole per le quali ognuno di noi possa decidere liberamente e sulla base delle proprie convinzioni, della propria cultura e della propria fede? Dov’è il problema?
Ignazio Marino
L’auspicio che faccio ai due candidati segretari – e a quelli che verranno, sono sicura che ne verranno altri, forse qualcuno è seduto qui in sala – è che la battaglia congressuale sia serena, più serena del clima che abbiamo intuito esserci stato nella Direzione Nazionale di ieri.
Marta Meo
Attualmente non vedo un congresso sul programma, non vedo la presentazione di chiare tesi, mentre vedo i giornali curiosamente già pieni delle cordate dei soliti a sostegno di Tizio e Caio. Io credo che questo sia il modo peggiore di cominciare.
Pierfrancesco Majorino
Tantissimi ci hanno chiesto di esprimere un nome, di esprimere una candidatura. Voglio dire anche questo in modo molto chiaro: noi non ci sottrarremo alla responsabilità di esprimere una candidatura, se sarà necessario, ma non è quello che ci interessa particolarmente.
Ivan Scalfarotto
Interessante. Tutta questa roba adesso che direzione prenderà? Si sa qualcosa? Non dico per forza un nome, ma un progetto in vista del congresso.
Ivan
Posso aggiungere?
FRANCESCO COSTA:
La capacità di fare dei bei discordi non è mai mancata alla nostra classe dirigente (a seguito interventi di Franceschini e Bersani, ndr.). È mancata la capacità di dare corso alle cose dette.
LucianoR.
Non c’è niente da fare…il Lingotto è una tappa fondamentale nella breve storia del Pd. Due anni fa dopo il discorso di Veltroni l’entusiasmo era alle stelle e tutti eravamo convinti che qualcosa di nuovo stesse per avvenire. Oggi, permettetemi, anche. Speriamo di non rimanere delusi.
Biagioni
Certo che la mancanza di spazio e di analisi da parte dei media, che hanno insistito solo sui soliti nomi, è sconfortante. E dire che a vedere i link riportati qui mi sembra che di coinvolgimento ce ne sia stato molto, e di argomenti pure.
Francesco
Bene bene, ottimo anzi
c’è gente pensante, perfetto
è stato comunicato al gruppone dirigente che il 66% degli interpellati ha risposto grazie e ancora grazie ma no, grazie…
lo faccio adesso il rompipalle cinico oppure corro il rischio di rovinare il mood?
A.