10 GIUGNO 2009

Appunti per un documentario sulle elezioni/tris

- Come già scritto, il più votato in città per il Pdl è un pizzaiolo, che però è persona decente: 361 voti. Nello stesso partito, un rampollo di nobile – ancorché nostalgica – famiglia politica locale ne ha presi 209. Ma va detto che se Andrea Delmastro non avesse litigato col padre sarebbero stati di più: la differenza tra i due non è nel colore – nero senza sfumature per entrambi – ma nel fatto che il vecchio ha già fatto carriera, è persino arrivato in parlamento a fare da opposizione interna a Gianfranco Fini. Delmastrino, invece, la carriera deve ancora farla. E vuole farla: lo danno assessore alla cultura, e interessato alle regionali 2010. Dove però, mi sbilancio in un pronostico, secondo me non ce la fa mica. Però, intanto, ha dovuto mandar giù l’olio di ricino del berlusconismo legaiolo. Quanto alla cultura, visto che cade il centenario, attendo con ansia la prima celebrazione del futurismo: poff bang ratatà.

- Delmastrino è stato battuto anche dal mio parrucchiere, altro esponente della società civile. Adesso vediamo quanto civile: Massimiliano Gaggino, uom dal multiforme ingegno, già giornalista di ciclismo, è pure alla guida di una compagnia di teatro amatoriale, con risultati apprezzabili. Nel fare campagna, ha pensato bene di telefonare ad altre compagnie locali per annunciare in tono vagamente minaccioso che era meglio che votassero per lui, altrimenti dal Comune non sarebbe più arrivata una lira, un patrocinio, la disponibilità del teatro pubblico. Se mi legge il suo avvocato: ho i testimoni, giù quella querela.

  1. Io se fossi in te inizierei a guardarmi intorno e a cercare un altro parrucchiere. Chissà mai al prossimo taglio te ne esci pettinato da moicano.

    utente anonimo
  2. dunque, secondo la filosofia del “se non puoi batterli unisciti a loro” la prossima brillante intuizione politica del Delmastrino potrebbe esser quella di trovarsi dietro ad un bancone a far girar per aria pasta da pizza?

    Dopo la poco proficua esperienza come vetrinista, dato che la trilogia di Tolkien è in dvd da un pezzo, dunque il volantinaggio a favore escluso, davvero non vedo come possa ambire all’assessorato alla cultura, a meno che non si inventi una miniserie stile i Cesaroni su Evola…. nel caso, fregato l’idea è venuta prima a me

    utente anonimo
  3. Questo è esaltante:

    “Vittoria sul fil di lana a Occhieppo Superiore. Emanuele Ramella Pralungo, rappresentante uscente della minoranza, ha battuto per un solo voto (986 a 985) la lista di Daniele Pezzo, che faceva riferimento al sindaco uscente Guido Dellarovere. La lista di Ramella Pralungo ha dunque vinto con il 50,02% dei voti, contro il 49,97% ottenuto dagli avversari.

    In totale, nel paese di Occhieppo Superiore hanno votato 2.057 persone su 2.434 aventi diritto. Allo scrutinio sono risultate 34 schede bianche e 52 schede nulle.”

    Ciao ciao

    mastma

    utente anonimo
  4. Mastma, quello che è esaltante è che Dellarovere vuole fare ricorso, o comunque chiederà che si controllino per benino le nulle, secondo lui contestabili. Come dargli torto? Meglio perdere 60 a 40 che di un voto, c’è da spararsi alle palle.

  5. vista da fuori: rispetto di più il papà nero che ha deciso di fare (farsi) male da solo, che il figlio nero che dopo tanto pontificare farà da piatto di contorno a un sindaco democristiano

    MZ

    utente anonimo
  6. ricordo ancora quanto s’incazzava l’allora segretario di Azione Giovani Andrea Delmastro quando gli dicevo: “Allora, come si sta nel gruppo Alleanza Nazionale per l’indipendenza della padania?”

    (l’ultima minuscola è voluta)

    Canna

    utente anonimo