In questi giorni ho a lungo fantasticato di una october surprise. La "sorpresa d’ottobre" è un modo di dire tipico della politica americana, è quel fatto inatteso che irrompe nell’ultima fase della campagna elettorale per le presidenziali (si vota in novembre) e ne cambia le sorti: il candidato beccato a prendere tangenti, una storiaccia di sesso, una vecchia faccenda di droga o di bandiere bruciate. Nel 2008, i repubblicani ci contavano molto, sull’october surprise, ma sono ancora lì che l’aspettano.
Ci pensavo, dicevo, a forza di scrivere delle prossime elezioni amministrative. Qualcuno, durante questa mia attività solitaria, in questa Biella prima della tempesta, deve avermi notato. Poco fa è suonato il campanello: ho alzato la cornetta del citofono, ma nessuno mi ha risposto. Sono uscito, sono arrivato al portone: nessuno. Mi sono girato per rientrare, e ho visto una busta spuntare dalla cassetta delle lettere.
Ho aperto la busta, e dentro ci ho trovato una foto. Molto, molto compromettente.
Ritrae uno dei candidati a sindaco, uno dei maggiori, e non quello di centrosinistra, per intenderci, mentre scambia effusioni inequivocabili con uno dei principali leader nazionali dello schieramento avverso.
Ho in mano una bomba, me ne rendo conto con un po’ di paura. Che faccio?
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Rispondo con una parola: MANIFESTI.
dai, che la foto è già in giro da una settimana…
e poi, quello a cui recapitano misteriosi plichi non è “the big black one”…o la tua era una citazione?
m
E’ in giro da una settimana? davvero? Me la mandi via mail? Dico sul serio.
Ah, non ho colto la questione del “the big black one”: se lo cerchi su Google accertati di non avere minori alle spalle perché ti esce un elenco di pornazzi lungo un braccio. E pure la citazione: quale citazione?
citazione? Spero non sia Pozzetto e la Monti in “Miracolo Italiano” ma tant’è, non che possa aspettarmi Greenaway in quel di Biella, se però è una cosa davvero compromettente inizio di tasca mia una sottoscrizione per tappezzare i muri del circondario
Io non lo vista ancora, ma se la pubblichi mi faccio due risate