In un giardino c’è una stagione per la crescita. Prima vengono la primavera e l’estate, e poi abbiamo l’autunno e l’inverno. Ma poi ritorna la primavera e l’estate. (Chance Giardiniere)
L’ho rivisto da poco, Oltre il giardino. L’interpretazione definitiva di Peter Sellers, è noto. Vedendo, poi, Viva la libertà, mi è sembrato un segno. Lo Chance Giardiniere di Sellers è, come il Giovanni Ernani di Toni Servillo, un personaggio borderline. Con una differenza importante: mentre quando parla Chance ci rendiamo perfettamente conto della sua naïvité, e sorridiamo della stupidità di chi nel film la scambia per saggezza, quando parla Ernani sono gli altri personaggi a non capirlo, mentre noi lo capiamo eccome, a dirla tutta sembra proprio ci stia parlando. Finalmente.
Questo è un Paese stanco, marcio, non ci si può permettere di essere ingenui.
Lo dice ad un certo punto quello che – a mio modestissimo avviso – in Viva la libertà è Massimo D’Alema. “Non so, da solo, dove credi di poter arrivare”, aggiunge poi, ed Ernani gli risponde: “A liberare gli italiani dalla paura”. E ancora: “Quello che tu non riesci a capire che sta succedendo qualcosa di molto più grande. E invece la gente l’ha capito benissimo”.
Ecco, non penso che sarei in grado di spiegarlo meglio di così. Il cinismo, il peggio come unico standard possibile, la furbizia come regola di vita, e dall’altra parte gli ingenui, quelli che non si rassegnano, in una parola: i pazzi. Ma quando i pazzi dicono la verità, e trovano qualcuno disposto ad ascoltarla, a quel punto pazzi siamo tutti o pazzi sono invece gli altri, è questa la novità.
Roberto Andò, autore del romanzo Il trono vuoto, da cui ha poi tratto il film, sarà tra gli ospiti di W la libertà, il nostro raduno di Reggio Emilia organizzato dal 5 al 7 luglio, che non casualmente ha proprio quel titolo lì. Sarà interessante.
sincronismi
http://pdnovara.it/ecofestival-del-vergante-21-23-giugno-2013/
“i pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi”