Chi tace acconsente

Poco fa, a Piazza Pulita, su La 7, hanno mostrato un servizio che spiega come i senatori, grazie a una convenzione con Bnp, possono accedere a mutui agevolati (per se e per i propri conoscenti, come se non bastasse) con un tasso di interesse dell’1,57 per cento, laddove tutti i normali cittadini per lo stesso prestito pagherebbero dal 4,5 al 6 per cento, secondo il corrente costo del denaro.
Ora, io sono talmente basito e stanco che non riesco neppure a far polemica. Però ho una domanda, e credo che una domanda mi sia consentita. Poiché sono un militante – e un dirigente – di uno dei partiti che stanno in Parlamento, vorrei sapere se ci sono senatori del mio partito che hanno usufruito di questo trattamento privilegiato. Non perché sia illegale – anzi, clamorosamente l’opposto – ma perché penso che sia profondamente immorale. E siccome sono convinto che chiunque stia nello stesso partito in cui sto io, sia che abbia usufruito del mutuo ad personam – fatto che dovrebbe essere inaccettabile – sia che non ne abbia approfittato, dovrebbe avere il dovere morale e civico di denunciare questo privilegio incomprensibile, e dovrebbe farlo a partire dal primo giorno in cui entra in Parlamento, ho una seconda e ultima domanda: se non hanno detto niente, il loro comportamento equivale o no a una grave responsabilità?
Chiedo.