8 SETTEMBRE 2011

Aguzzate la vista

Era il 25 novembre dell’anno scorso, quando mi permettevo di esprimere un ragionevole scetticismo a proposito del film che in quei giorni si stava girando fuori dalla porta di casa mia, nel quartiere di Biella in cui sto, il Piazzo.
La lavorazione era stata complicata, perché ogni giorno i vigili bloccavano il traffico, e ogni giorno, regolarmente, pioveva rimandando le riprese. C’era stata qualche polemica provinciale, sapete come vanno queste cose.
Io non volevo – giuro – fare quello che si lamenta della sonnacchiosa provincia ma anche quello che si lamenta perché non riesce a parcheggiare sotto casa. No, io trovavo un po’ eccessivo l’ottimismo dell’amministrazione di destra che si vantava di aver trasformato, ospitando il set di Ricky Tognazzi, Biella in Cinecittà.
A partire da dichiarazioni dell’assessore Gibello tipo quella che segue:

Aggiungendo anche il noleggio, saranno 15 milioni gli spettatori che vedranno Biella sullo schermo.

Facevo quindi due conti sugli incassi dei film più visti di sempre (e sull’estinta pratica un tempo nota come noleggio), tipo Titanic e La vita è bella, e tutti quei milioni mi sembravano tantini, con tutto il rispetto per il testimonial delle cipolline sottaceto.

Dieci mesi dopo, il film è finalmente in uscita, e ne parla oggi la Stampa, sul web e in un pezzo di taglio basso infilato sotto alle cronache dal Festival di Venezia, cogliendo anche l’occasione per fare il punto sulla Film Commission piemontese e sui suoi conti (pubblici, ça va sans dire).
La foto è tratta proprio dal film girato a Biella, sfortunatamente però la didascalia dice un’altra cosa, dice che è stato tutto girato a Torino.
Per fortuna che, voltata la pagina, compare una mezza di pubblicità riparatrice, la locandina che i cinemi si affretteranno ad affiggere in ogni dove e in cui – finalmente! – viene resa giustizia al fondamentale contributo logistico (e finanziario) concesso dalla città di Biella.

Con grande risalto, come vedete. Non vedete? Seguite la freccia.

Nel frattempo, è successo che un’altra suggestiva cornice locale, il Ricetto di Candelo, è stata scelta per girare un film, il Dracula in 3D di Dario Argento. Considerando come sono andate le ultime prove del fu re del giallo, senza voler fare il menagramo, temo fortemente che l’unico motivo per cui ne parleranno i posteri sarà per lo strano caso del turista olandese 67enne perso per i nostri boschi con la sua Volvo, che poi si scoprì essere Rutger Hauer.

Ps: grazie all’impagabile Fav1 per la segnalazione.

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  2. Posso dire che spendere soldi pubblici per proporsi come location di un film è una cagata pazzesca?

    Pierpiero Talpone
  3. Il solito disfattismo. Vedrai, l’anno prossimo, quanti anziani turisti olandesi.

    kubrick
  4. Grazie a te. E domani tutti all’Odeon per la prima!!!

    Fav1
  5. Il mio critico cinematografico di riferimento è esperto di pregiudizi: presenta i film senza averli visti, partendo dal trailer e da quanto gli uffici stampa mandano in giro per promuovere questa o quella pellicola.
    E’ con malcelato orgoglio strapaesano che ho potuto, quindi, leggere quanto segue, pubblicato questa mattina:

    Tutta colpa della musica è un film di Ricky Tognazzi che è stato presentato in Controcampo Italiano, perdendo per fortuna contro il superfavorito Scialla di Francesco Bruni. E non sapete quanto vorrei parlare di Scialla adesso, invece che di questa robaccia: fino a qualche ora fa non l’avevo nemmeno sentito nominare, poi sono incappato nel trailer (in realtà ce n’è un altro lungo un minuto e mezzo, ma non ho il cuore di propinarvelo, è davvero troppo) e la mia giornata è stata definitivamente fottuta, perché nel momento in cui appare Elena Sofia Ricci il film si rivela, prevedibilmente, come la solita irrilevante cazzata televisiva da prima serata di Canale 5 che nessuno di noi guarderebbe nemmeno sotto tortura. I Cesaroni di questa fava. Ma è chiaro che il selling point del film è il fatto che ci recita Arisa, rendiamoci conto. Anzi no, non solo che ci recita: che ci scopa. In 30 secondi di trailer c’è Arisa che dice “POI MI SONO FATTA UNA GRAN SCOPATONA ONA ONA ONA ONA”, poi Arisa si toglie la sciarpa e fa la sensuale, poi si vede la scollatura di Arisa e infine Arisa che limona con un tipo mezza nuda e, come se i bambini presenti non fossero stati abbastanza traumatizzati per tutta la vita, c’è pure Arisa che canta. Sì, è lui ilfilm italiano da deridere della settimana: prendi questa, Ezio Greggio*!”

    *Come sarà noto ai più, questo è anche il week end di uscita di Box office 3D: Il film dei film”, regia, appunto, di Ezio Greggio…

    mc
  6. Questa sera ho visto il film. Confermo il giudizio critico di mc. Attori che si calano su Biella più o meno come degli UFO, tempi del racconto insostenibili, storia mediocre. Se devo essere sincero, però, le inquadrature su Biella ed il Biellese sono veramente belle. Si vede che sono pagate!!

    RVG

    RVG
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