Ci sono due modi di vedere il risultato di Luigi Bobba a Vercelli.
Sapete, Vercelli: quel posto dove si votava per la Provincia. Dove la destra è molto forte, ma è pur vero che si andava al voto perché il presidente in carica l'avevano messo al gabbio: che non è esattamente un segnale di salute.
Vercelli, l'eccezione che conferma la regola: dove, in direzione ostinata e contraria al vento che soffia, si è scelto di sperimentare una candidatura in solitaria del fondatore dei TeoDem, appoggiata – oltre che dal Pd – solo da una lista civica (5,6%), dai Pensionati (0,7%) e dai Moderati (0,6%).
Dove, al primo turno, si è rifiutata l'alleanza con Sel e Idv (3% circa, ciascuno), quell'alleanza che ieri ha vinto praticamente dappertutto: ed è stata una sorpresa, ma qualcuno che l'aveva previsto dopotutto c'era.
Dove, al secondo turno (faticosamente raggiunto ma comprensibilmente celebrato), si è lungamente inseguito il Terzo Polo, ma alla fine l'Udc si è accomodato a destra. Dove invece, con le forze a sinistra, ci si è voluti limitare a un oscuro accordo tra partiti per l'eventuale dopo: un'eventualità che non si è realizzata, però.
A Vercelli, insomma, dove un'area fuoriuscita dal Pd e capitanata in Piemonte da Gianluca Susta voleva far funzionare un esperimento che dimostrasse la seguente: avanti al centro, si vince al centro, viva il centro.
Dove alla fine, ieri, Bobba si è fermato al 49 per cento, che come dicevo è un risultato che si può vedere in due modi: si può pensare che sia eccezionale, che date le condizioni di partenza, che mannaggia per un pelo, che facendo altrimenti sarebbe andata peggio (ma non c'è la controprova, però). Tutte ragioni legittime, per carità: intanto han vinto quegli altri, e questo è un fatto.
Oppure si può pensarla diversamente, e si può dire che è stata un'occasione persa, frutto di una strategia sbagliata, troppo condizionata dai personali obiettivi di chi l'ha disegnata, e senza la dovuta attenzione per la differenza tra i propri desideri e una realtà che come si è visto va in tutt'altra direzione.
"Due strade divergevano nel bosco – dice una famosa poesia di Robert Frost – e io scelsi la meno frequentata". Attenzione però a non infilarsi in un vicolo cieco. Il cartello è lì apposta.
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Purtroppo non avremo mai la riprova, sono occasioni che si consumano in unico contesto. Anch'io penso che Bobba abbia sbagliato a non fare alcuna alleanza. La situazione di malaffare di Vercelli emersa con l'arresto dell'allora presidente Masoero è sostanzialmente immutata. Lo stesso gruppo dirigente, probabilmente anche gli stessi assessori scampati all'inchiesta (non erano candidati altrove in quel momento e quindi non avevano bisogno di contributi elettorali). La situazione degenerata di Vercelli richiedeva un grande sforzo di unione di tutte le forze democratiche per ridare a quel territorio un governo non compromesso con logiche di potere e clientelari autoreferenziali e fini agli stessi interessi di chi amministra, anche personali, chissà. Un'occasione sprecata da un lato e un lavoro di Bobba alla ricerca di un consenso quasi tutto personale che dovrebbe essere incanalato per costruire un'alternativa a partire da Vercelli città. Purtroppo la situazione del PD e dell'intero centrosinistra a Vercelli è disastrosa, ci sono connessioni e rapporti intrinsechi con i potenti del centrodestra che non appaiono chiari ne utili. Con le ultime elezioni provinciali dove venne eletto Masoero (poi arrestato) il pd riusci a candidare un signore che aveva il compito di perdere bene ed ha assolto compiutamente per formare un minuto dopo le elezioni il suo gruppo in consiglio al fine di perfezionare l'intesa con il centrodestra che lo aveva caldeggiato come avversario. Bobba in tutto questo almeno, nella sua intransigenza forse eccessiva era diverso. Resterà a fare qualcosa a Vercelli o partirà subito per altri lidi??
L'anagrafe ci salverà.
Umbo
#1, capisco il ragionamento, dico sul serio. Sono certo che Bobba sia diverso, e spero che continui a lavorare nel Pd. Ma a proposito di connessioni poco pulite e di alternative da costruire credo che le strade possano essere anche altre. Credo che De Magistris a Napoli stia lì a dimostrarlo in modo clamoroso, perché non c'è niente di paragonabile alla situazione di Napoli, eppure è andata come è andata, alla faccia di tutte le soluzioni moderate che tanti espertoni indicavano come le uniche percorribili. Credo inoltre che costruire quell'alternativa arrogandosi il diritto di stabilire chi ne fa parte e chi no non sia il modo giusto. Anzi, per come la vedo io è pure offensivo, e alla fine si paga salato.
aggiungo una nota
scrivo da borgosesia,
la situazione in valle è asfissiante, bobba ha dovuto giocare azzoppatto da metà provincia infettatata da lega e soprattutto buonanno ( le cui promesse e pagliacciate a quanto pare funzionano ancora).
Dati alla mano se non fosse stato per i soliti montagnini analfabeti anche a Vercelli ( provincia di) ci sarebbe stato un cambio della guardia.
Prendiamo queste elezioni come un segnale positivo in ogni caso
Francesco
Francesco, scusa se insito. Non è che non si sapesse, che su per le valli c'è la Lega. A meno di scissioni (gli piacerebbe), Vercelli è questa roba qui, lo è il Piemonte, lo è il Nord, in tantissimi posti. Ciò malgrado, se c'è una cosa che si è capita ieri è che la partita è difficile, ma si può giocare. Ma non così, o almeno questo è il mio pensiero.
Invece, per restare sul pezzo, diciamo che inoltre in quella meno frequentata c'è pure il rischio di fare veramente brutti incontri.
Quindi…
rp
l'unica cosa chiara è che il Pd, da solo, non vince. Bobba non l'ha capito
SI però, effettivamente, quell'imbonitore da fiera paesana di buonanno, ha contato ancora molto per il risultato, come è pur vero che la sinistra a vercelli da molto tempo è in coma profondo.
secondo me però, il risultato è un segnalo tutto sommato positivo, poi vero è che si può sempre fare meglio….
Bias
sulla sua bacheca personale di fb il consigliere Tiramani lascia intendere che con Bizjak al posto di Bobba il risultato sarebbe stato diverso
Francesco