Gli errori capitano, intendiamoci, anche quelli enormi, e davvero sono solidale con chi ha fatto questo. Non per forza c’è di mezzo la sciatteria, semplicemente a volte è la troppa fretta, o sono le condizioni in cui si è costretti a lavorare, perché è proprio il giornale a essere impostato in modo pessimo: se si devono fare troppe cose in poco tempo, se non si è pagati abbastanza, se non si è affiancati da altri colleghi capaci, se tutta la redazione vive in un costante precariato, eccetera. Una situazione che alla Provincia dura da quasi vent’anni, sette dei quali vissuti anche dal sottoscritto. Solo così si spiega il periodico ripetersi di casi come questo, e ne potrei citare di clamorosi, commessi da altri che poi altrove hanno pur dimostrato di esser capaci. Pare di capire che le cose non siano destinate a migliorare, quindi non sarà neppure l’ultimo.
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solidarietà ai colleghi sotto pressione e consapevole che l’errore (orrore) è sempre dietro l’angolo, per tutti…
modalità Antonio Ricci ON
però…
modalità Antonio Ricci OFF
mc
Questo bisettimanale è ormai diventato un appuntamento fisso per chi vuole farsi due sane risate, perché “ne abbiamo tanto bisogno”. Questa più o meno la giustificazione che il direttore ha più volte dato al sottoscritto. Ad esempio quando appena tre giorni fa mi sono complimentato per lo splendido articolo sul cambio di sede di Cigna Dischi.
Il giornale, oltre ad ri-ubicare il negozio nell’angolo tra via Italia e via Cristoforo Colombo (che per l’inciso non esiste essendo le due vie parallele), scrive quanto segue: “L’attività aveva aperto i battenti nel 1890, dedicandosi alla vendita di radio e televisori”
Pare avessero già anche un I-pod, ma il prodotto andava ancora granché.
Fav1
Giovedì anche gli amici di Eco non sono stai da meno: se gli occhiali non mi hanno tradito c’era un titolo sulla vicenda della gabbiovia del Camino che riportava la proroga della concessione al 31 settembre !
Alessio
Ancora in tanti ricordano l’episiodio di tanti. Anch’io “lavoravo” lì, diciamo almeno 18 anni fa, ed era stata data la, a dir poco, frettolosa notizia in prima con titolo a tutta pagina della morte di una persona… La persona in questione è vissuta ancora un discreto numero di anni, ma lì è iniziato (a giornale appena aperto) il discredito del giornale e la sua decisa virata verso l’inconsapevole angolo del buon umore. E comunque il giornale resiste!!! Mah.
Caro #4, nel libro dei ricordi si celano perle purissime: una pagina dicesi una pagina intera dedicata al compositore Beethoven motivata dall’equivoco dell’uscita di un film con protagonista un San Bernardo omonimo (giuro), e una foto in prima dell’incontro tra Giovanni Paolo II e Arafat con la didascalia “il bieco De Vuzzo – nomignolo in uso all’epoca per indicare fondatore e attuale Ad/direttore – mentre bacia Nonna Papera” (rigiuro).
All’epoca si stipavano casse di vino sotto la scrivania, e si tenevano impegnativi aperitivi all’Holiday PRIMA di chiudere il giornale, ma evidentemente i motivi veri erano altri.
Che bei momenti… il bieco De Vuzzo me lo ricordo benissimo… Come mi ricordo lo sconforto Di Battista che cercava di dare una regolata al socio, tenendo una rotta… Però la situazione in via Italia era piuttosto divertente, dobbiamo ammetterlo… Era difficile far digerire fuori che quello fosse un giornale…Forse ci siamo conosciuti, dunque? Beh, in ogni caso nessuno di noi due è più lì… Meno male!?
Ahahahah! Quante risate, davvero! Ahahahaha!
Che simpatici mattacchioni!
Modalità Antonio Ricci ON
No, seriamente, ma QUALE SENSO hanno 3-dico-3 giornali per una provincia come Biella?!? Son lì a contendersi l’ultima news sulla fagiolata di turno…e fanno pure 1000 errori abominevoli! Dai…davvero…che senso ha?
Modalità Antonio Ricci OFF
anacleto
a #3 : è giusto, dal 31 marzo sarà ulteriormente prorogato al 31 settembre