17 GENNAIO 2011

In un mondo di ciechi…

cristo_velato.jpgCarinissimi lettori e amici mi chiedono notizie del mio malanno oculare, che poi è il motivo per cui ho latitato dal blog in questi giorni. La guarigione procede – ormai è un mese, vorrei ben vedere – ma la cura sarà ancora lunga. Stamani ho fatto una visita – la numero 6, tipo, nel solo 2011 – da cui mi attendevo di poter finalmente smettere con la continua doccia di atropina che mi mantiene la pupilla come un pallone da basket, e invece niente. Hanno ragione loro, beninteso, malgrado i miei convincimenti molieriani nei confronti della medicina, e infatti ieri ho fatto il gadano sobbarcandomi un viaggio a Bologna e stando parecchie ore senza occhiali scuri, e al mio rientro a Milano l'occhio faceva impressione e pena, tanto era iniettato. Anche ora, in una casa completamente buia, distillo accuratamente il mio tempo al monitor: ho pure fraccato il Mac, e quindi sto usando come muletto questo minuscolo netbook da 10 pollici, su cui mi sforzo, al buio, dal retro di ampie lenti fumé. Una scena piuttosto buffa, immagino, se potessi vederla.
Nel mentre ne sto approfittando per fare un paio di riflessioni su questo blog, in particolare sulle tematiche locali che l'hanno ampiamente caratterizzato dalla sua apertura e che oggi sto in parte riconsiderando. Non perché manchino gli spunti, né i risultati personali, ma perché se metto sulla bilancia anche la mia militanza nel Pd biellese devo constatare che quel che nel mio piccolo sono riuscito a tirar fuori nei mesi non è praticamente mai stato raccolto – non dico valorizzato, almeno preso in considerazione – dai miei compagni di partito, che proseguono il loro mandato nelle istutuzioni all'insegna di una disarmante ignavia, e reagiscono per lamentarsi solo quando li tiro direttamente in ballo. Cosa che, in definitiva, pur essendo spassosa non è particolarmente utile o interessante, e quindi inizio a chiedermi chi me lo fa fare. Poi magari passa, ma così stanno le cose al momento.
Pensavo sinceramente di contribuire alla causa comune lavorando per far emergere, ad esempio, i 70 e passa conflitti d'interesse del superassessore Mello del Pdl in Comune. Invece, a fronte di un seguito che nei lettori è stato vivace, a quelli che li rappresentano nel Pd in quanto consiglieri d'opposizione pare non freghi assolutamente nulla, salvo poi lamentarsi che i giornali non li cagano e che stanno facendo una grama vita. Sarò egoista ma, siccome non ho posti a cui ambire né candidature da preparare nella mia città, mi pongo quindi il problema di cercare gratificazione altrove. Di certo non sto tornando sulla decisione di far politica e di scriverne, anzi, le occasioni non mi mancano, anche se non qui. Mi spiace solo per quei biellesi che sotto la destra vivono male e si meriterebbero di essere rappresentati un po' meglio.
Solo che, purtroppo, questo al momento non è possibile.

  1. Che amarezza, Paolino… tieni duro, non abbandonarci pure tu!

    utente anonimo
  2. Io invece non mi sento di dirti di non abbandonarci. So quanto impegno ti costa star dietro a queste piccole, piccole persone che occupano posti inespugnabili. Sfancula un po' di gente e rilassati, che è ora.

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    utente anonimo
  3.  Il tuo punto di vista acuto e originale  riesce a rendere interessanti persino le misere vicende locali  e se tu lasciassi ci mancheresti molto. Capisco la tua disillusione che è quella di una città intera che si sta progressivamente
    spegnendo . Ti  auguro di cuore di poter trovare giusta soddisfazione  per il tuo talento e il tuo impegno. Facci sapere dove potremo continuare a leggerti .  Con stima Cristiana   

    utente anonimo
  4. amen

    utente anonimo