19 NOVEMBRE 2010

Meno tasse per tutti

L'Agenzia delle Entrate mi scrive per comunicarmi un grave errore nella mia dichiarazione dei redditi del 2008, un danno erariale pari a circa 25 euro dei quali, però, se pago entro 30 giorni, dovrei effettivamente corrispondere solo il 30 per cento, ovvero 8,14 euro. Io li pagherei, se non fosse che il mio fiscalista non vuole dargliela vinta e difende il suo lavoro sostenendo che nel mio Cud di quell'anno non c'è nessun errore. Inoltre, la raccomandata mi costerebbe più di quanto effettivamente devo, concetto a cui la mia razionalità si ribella, giustamente.
In compenso, dalla dichiarazione dei redditi del 2007 risulta che ho pagato troppo, e che mi spetta un rimborso pari a 1.400,34 euro, che ovviamente non ho ancora visto e che il mio fiscalista, sempre lui, sta cercando di ottenere anche a rate, purché sia, ma finora senza risultati.
Poi dicono che non c'è un problema fiscale in questo Paese. No, macché.

  1. Anche a me è arrivata una raccomandata stamattina. Avevamo dichiarato un credito d'imposta e l'Agenzia ci comunica che il credito a cui abbiamo diritto è più basso (noi avevamo detto tipo 100, invece è 99). Sulla differenza ci invita a pagare gli interessi (8 euro, + sanzione di 18). Posso capire la sanzione, mi trattano come un truffatore ma vabbè. Però gli interessi sul minor credito? Visto che non mi devono restituire 100, ma solamente 99, io devo pagare gli interessi su un capitale di 1 che non esiste, non è una cifra che ho omesso di pagare e che mi è rimasta in banca, ma solo un ipotetico errore nel dichiarare un credito, di cui fra l'altro non ho neanche ancora chiesto il rimborso!