Una proposta democratica per il Partito Democratico di Biella, che la Nuova Provincia pubblica oggi in prima pagina, e che riporto di seguito. Per rispondere a tutti i dubbi che si stanno moltiplicando intorno a quella cosa che chiamiamo Autostrada Pedemontana Biellese. Democraticamente.
Ecco come andranno le cose: in base al principio che il successo ha infiniti padri, mentre al contrario i disastri sono sempre figli di nessuno, non appena questo progetto di autostrada si concretizzerà per quello che è, quando alfine le ruspe inizieranno a scavarci via il terreno da sotto i piedi, improvvisamente si materializzeranno tutti quelli che "io sono sempre stato contrario". Potete puntarci l'orologio.
A quel punto sarà ovviamente troppo tardi, e qualcuno allargherà le braccia parlando di conseguenze "imprevedibili", come sempre accade in questo Paese di finti tonti specializzati nell'esercitare stupore quando si palesa l'ineluttabile. Al contrario, è tutto molto prevedibile, e lo si scrive oggi, da più parti, proprio perché domani non si sostenga che nessuno l'aveva detto: meglio esser sinceri che dispiaciuti, dicono, ed è una verità incontestabile.
Questa autostrada non s'ha da fare, per dirla col Manzoni, e in questi giorni di accelerazione verso l'approvazione finale sono sempre più numerosi quelli che lo esprimono e lo scrivono apertamente. Tanto che, a questo punto, di fronte a una percepibile e trasversale linea critica, la domanda giusta è in realtà un'altra: chi la vuole, questa autostrada, e perché?
Nella mia quotidianità di militante e di dirigente del Partito Democratico non ho ancora trovato un solo favorevole: il massimo dell'apertura che sono riuscito a registrare riguarda quelli che un collegamento autostradale lo vorrebbero, ma di certo non questo. E su un'opera di questa portata non si può ragionare sui compromessi: o la si fa esattamente come dovrebbe essere e precisamente per quel che dovrebbe servire, o è meglio lasciar perdere del tutto, perché una volta fatto il danno non potremo, tra vent'anni, costruirne un'altra un po' più sensata. Questo non è ambientalismo radicale, è banale buon senso.
Nel Pd, i semplici tesserati non capiscono più, e da un pezzo, le ragioni di quest'opera, mentre in particolare quelli che vivono nei Comuni direttamente interessati, gli abitanti della futura Ground Zero, non sanno più che pesci pigliare per giustificare di fronte ai propri concittadini la posizione ufficialmente favorevole del loro partito. E non sono i soli: anche tra gli ex amministratori di centrosinistra, se privatamente interpellati, emerge pochissima convinzione, e la sensazione che durante la scorsa legislatura il progetto della Pedemontana sia stato un boccone amaro che volenti o nolenti era obbligatorio ingoiare. Il complottismo è spesso un esercizio inutile, ma in questo caso viene da chiedersi da quali livelli provenga questa persuasione occulta: la Regione, il Governo, l'Europa? Mistero.
Basti pensare alla posizione del centrodestra, contraria finché stava all'opposizione e favorevole oggi che è al governo, senza che però siano stati chiariti quali elementi di discontinuità sarebbero intervenuti, per provocare un simile ripensamento. Pdl e Lega dovranno un giorno rispondere ai rispettivi elettori, quel che non si capisce è perchè il Pd dovrebbe aiutarli, malgrado sia all'opposizione, a costruirsi un alibi. Lasciamoli litigare tra loro sui caselli da costruire un chilometro in qua o un chilometro in là, concentriamoci su cosa un cittadino ha il diritto di volere o di rifiutare per se stesso.
E' vero, il collegamento autostradale è un tema che nel Biellese si è dibattuto per decenni, e a un certo punto anche il centrosinistra lo ha considerato tra i suoi obbiettivi amministrativi. Ma è successo quasi vent'anni fa, ragionando su progetti che non erano questo, e in base a una condizione socioeconomica del territorio che oggi, semplicemente, è completamente differente. Negli anni, abbiamo cambiato posizione su molte cose, alcune piuttosto importanti, e talvolta sbagliando: ma non sarebbe questo il caso. Anzi, dimostrerebbe una certa intelligenza ammettere che non è affatto detto sia obbligatorio impiccarsi su una scelta fatta chissà quando, chissà da chi, e chissà per quali ragioni.
Invece, si leggono dichiarazioni di Wilmer Ronzani in cui, nella sua veste di consigliere regionale del Pd, sostiene che "l'opera in questione assume per Biella e il Biellese un valore strategico". Siamo sicuri? Domandare è lecito, e credo che se dessimo alla base la possibilità di rispondere a quel punto, finalmente, sapremmo con certezza se quella granitica convinzione è o non è giustificata. Di certo il Partito Democratico avrebbe la formidabile occasione, una benedetta volta, di prendere l'iniziativa e di assolvere al suo ruolo, se aprisse i suoi circoli alla discussione di addetti ai lavori e semplici cittadini. La proposta è quindi semplice, fattibile e tremendamente seria: raduniamo i militanti, gli elettori e i simpatizzanti – per una volta, per discutere di cose concrete e non del nostro ombelico – e facciamoci dire da loro se quest'opera è gradita oppure no. In base a quella risposta, in base ai voti, ai sì e ai no, e non ad altre logiche, impostiamo la nostra proposta per il Biellese: creiamo, e sarebbe ora, quel luogo di confronto che nel Pd di oggi è completamente assente. Ci lamentiamo continuamente di aver perso il contatto con le persone: bene, questa è l'occasione perfetta per ritrovarlo.
In caso contrario, prepariamoci a un destino già segnato: abbiamo visto come il centrosinistra piemontese ha pagato sulla propria pelle il folle modo con cui sono state gestite le cose in Valsusa. Vogliamo davvero correre il rischio di trovarci, in un domani non lontano, a fronteggiare con la Polizia i picchetti dei comitati No Pedemontana? Possiamo evitarlo, e possiamo farlo oggi utilizzando uno strumento che a parole diciamo sempre esserci caro: la democrazia.
… magari farei una bella ferrovia a due binari elettrificati, il trasporto su gomma verso un'industria che non c'è, non serve. Un aiuto ai pendolari in aumento sarebbe cosa utile.
Parliamo tanto di ecologia e poi favoriamo l'uso di combustibili, cemento e catrame.
Perchè non facciamo un bel referendum e non chiediamo ai biellesi, dopo una giusta informazione (qui la vedo dura), cosa ne pensano.
F.F.
caro compagno, ma non hai ancora capito che l'autostrada non sarà mai fatta? ai militanti del Pd può anche non piacere, ma l'hanno disegnata così la giunta scaramal e la giunta bresso, e quindi dobbiamo proprio darci le mazzate sulle palle? lascia un po' correre le cose, no? perché cercare sempre il pelo nell'uovo? a chi giova? ai Democratici, con tutti i problemi che abbiamo, no di certo. lascia che se la smazzino la Lega e il Pdl.
Questo ti consiglio caldamente
Tuo, Celeste Negarville
Davvero clamoroso. Dopo tutte le menate sul radicamento, che è solo una chiacchiera e che nessuno è ancora stato in grado di spiegare come si dovrebbe realizzare, finalmente una proposta concreta. Il Pd ha i circoli, li ha un po' ovunque: invece di usarli solo per spaccare il capello in quattro sui congressi interni, diventino luoghi di informazione e di confronto. E di decisione!
Sarebbe la rivoluzione (e per questo non succederà, i signori dirigenti passeranno la giornata a dirsi l'un l'altro che razza di rompicoglioni che sei, ma ufficialmente manco ti risponderanno).
Caro Celeste, quel che dici è vero ma è anche cinico. Non possiamo lasciar passare le insensatezze, neppure quando pensiamo che andranno a schiantarsi. Torniamo alle cose un po' più semplici: ce la spieghino bene, questa storia – perché siamo a un passo da metterla in moto e ancora non si è capita. Poi ci lascino dire la nostra. Si può ancora?
Stavo pensando che, coi tempi di reazione che ha normalmente il Pd, quest'idea – che secondo me è buona – sarà discussa quando ormai per spostarci useremo il teletrasporto.
NON CONDIVIVO QUESTO MODO DI FARE LE COSE CHE DANNEGGIANO IL PARTITO, DIRLE IN LUOGO PUBBLICO INVECE DI TENERLE DENTRO, PERCHE?
COSì INVECE DI MEIGLIORARE PEGGIORIAMO!!!
Dai, non scherziamo, il commento numero 6 è finto, è una caricatura…
secondo me anche il commento numero 2 era una caricatura, tranne che per la prima frase