Poco più di un anno fa gli italiani, come capita loro sempre più spesso, si trovarono a discutere un problema che la politica aveva accuratamente evitato di affrontare. Far finta che un problema non esista non lo elimina, e anche in questo caso non si rivelò una strategia particolarmente lungimirante: fu la storia di Eluana Englaro a costringerci ad aprire gli occhi, e da quel che ne è seguito è risultato chiaro che non si trattava affatto di una questione secondaria.
Finita l’eco della cronaca, il Paese non ha fatto particolari passi in avanti, ma nel frattempo il Parlamento ha iniziato un lavoro che prosegue ancora oggi, e che presto porterà a una legge. La maggioranza la conosciamo, e quindi è meglio tenersi pronti al peggio: per questo motivo, è particolarmente importante l’incontro che venerdì prossimo, 11 giugno, alle ore 21 si svolgerà nella sala conferenze del Museo del Territorio. Una serata organizzata con perfetto tempismo, e che fa parte di una serie di iniziative che il Pd biellese farà sul territorio per informare i cittadini su questo tema.
Mi sembra un bel passo in avanti rispetto a quei mesi del 2009, quando il partito era stato assente dal dibattito che tutti gli italiani – attraverso Eluana – sentivano come molto vicino.
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bene ben fatto direi, finalmente il Pd potrebbe avvicinarsi alla massima che ogni individuo dovrebbe essere libero di fare quello che vuole del suo corpo. ho girato a tanti l’invito speriamo in tanta presenza che batta la tanta ignoranza che purtroppo e’ ancora presente su questo delicato argomento
Dai, meglio tardi che mai. Certo che se nel Pd non fosse arrivato qualcuno a pretendere risposte chiare su certe domande… COL PIFFERO che adesso staremmo parlando di “passo in avanti”. Non avrete ottenuto molto, ma almeno questo… intanto la destra stasera si prepara a raccontare questa storia a modo suo, addirittura con un richiamo in prima pagina sul Biellese di oggi…
Cambiera’ la nostra cultura? http://www.ilbiellese.it/article.php?id=7114
a) speriamo.
b) e’ gia’ cambiata.
c) non esiste quell’idea di cultura.
ez
Ehm, un aiutino?
a) Speriamo che cambi una cultura dove il morire e’ nascosto nelle relazioni quotidiane tra le persone, ma la morte e’ diventata uno spettacolo (per cui ti stupisci che possa toccare a te o ai tuoi cari), e allora pensarci prima anche con il testamento biologico e’ un atto di responsabilita’.
b) E’ gia’ cambiata perche’ (anche se parte dei cattolici non se ne e’ accorta) il coraggio dei vari Welby, Englaro e altri ha contribuito a ridimensionare il mito della “morte naturale”, che esiste soprattutto nelle fiabe.
c) Non esiste la cultura che racconta il tipo su “Il Biellese” (http://www.ilbiellese.it/article.php?id=7114), il grande minestrone di divorzio, aborto, legge 40, testamento biologico e’ una semplificazione utile per giocare al partito della vita contro quello della morte, ma la realta’ ha scale di valori piu’ complesse.
ez