Non ho mai, mai capito cosa ci fosse di buono nel progetto della pedemontana biellese. Un progetto faraonico lunghissimamente inseguito, dal centrosinistra prima (si parla addirittura dell'amministrazione Marsoni, quella della all'epoca neonata Provincia di Biella) e dalla destra poi, che pur dopo una lunga opposizione si è trovata a dire volli fortissimamente volli non appena è diventata maggioranza di governo. Nel tempo, ho cercato di capirci qualcosa quando mi è capitato di parlarne con alcuni ex amministratori, e praticamente tutti mi hanno confessato che quando si sono insediati erano contrari a dar seguito a quella mostruosità, ma che poi se la sono ritrovata in mezzo alle balle senza che si potesse evitarla.
E' una storia che in qualche modo ricorda una leggenda metropolitana che si racconta a proposito dei presidenti americani: c'è chi sostiene che, nel giorno del loro insediamento, ricevano un libro in cui viene spiegato loro chi è che comanda davvero nella Terra dei Liberi, e a chi devono obbedire. L'idea è suggestiva, e vellica gli amanti dei complotti, ma contiene un senso più banale che è stato ben spiegato in una puntata di The Wire, quando il personaggio del neoeletto sindaco di Baltimora a un certo punto spiega quel che lo aspetta dicendo che, nel primo giorno del suo mandato, le lobby che contano in città ti fanno avere bellissime ed enormi coppe d'argento, piene di merda, accompagnate da un biglietto: "Adesso mangia". E che se non ti metti seduto a mangiare non puoi fare il sindaco, a Baltimora come immagino altrove.
(A volte, mi piacerebbe vedere arrivare in un posto di potere quelli più duri e puri tra coloro che fanno politica, per verificare se riescono a evitarsi il pasto fecale e al tempo stesso governare e mantenere il posto. Ma questa è un'altra storia).
Tornando alla pedemontana, guardando il disegno che mi è stato recapitato da un gentile lettore e che vedete in foto (qui il file pdf di Concessioni Autostradali Piemontesi, più grande e dettagliato, con il quadro d'unione), mi arrendo all'evidenza del fatto che, rispetto a quando ne ho sentito parlare per la prima volta, gli anni sono passati ma continuo a non capire, l'età evidentemente non mi ha reso più furbo, più intelligente o più saggio. Guardate il disegno, e ditemi se non sembra una lastra in mano a un medico che sta per dirvi che avete un brutto male: ecco, in questo caso il paziente è Biella.
Nella mia stupidità, continuo a credere che le strade siano fatte per auto e camion, e che quindi la loro progettazione debba tenere conto della direzione verso cui si muovono. Del resto, pensavo anche che le ferrovie servissero a trasportare passeggeri e/o merci, per dire quanto sono ingenuo, con l'aggravante che vivo in una regione, il Piemonte, dove la cosa è piuttosto dibattuta. Mi sembrava potabile l'idea del peduncolo (ricordate il peduncolo?): una bretellina che facesse da collegamento tra la superstrada all'altezza dell'uscita di Mottalciata e che finisse al casello di Carisio. Una roba di pochi chilometri, veloce da fare (sarebbe finita da un pezzo, mentre la Pedemontana la vedranno i miei figli, se li avrò in età avanzata), e poco costosa da mettere in piedi. Quelli che ne sanno mi dicono che non capisco niente, vuoi mettere la Pedemontana?
E infatti non capisco. L'autostrada, in teoria, ha senso quando serve a collegare punti geografici permettendo alle auto di raggiungerli un po' più in fretta. Quel che vedo nella mappa, però, mi dice che per andare a ovest – diciamo a Torino, quindi sud-ovest – devo puntare prima a est e poi virare in direzione opposta. Se invece devo andare a est – diciamo a Milano, e quindi in direzione sud-ovest – è ancora peggio perchè devo dirigermi a est, poi a sud-ovest, poi di nuovo a est. Mi piacerebbe capire, cronometro alla mano e attenendomi ai rispettivi limiti di velocità dei due tragitti, autostradale e non, se davvero i due nuovi percorsi saranno più veloci degli attuali Biella-Santhià e Biella-Carisio, che pure passano attraverso paesini e rotonde. Inoltre, vorrei capire qual è la differenza in chilometri, e conseguentemente in consumo di carburante (e in pedaggio). Essendo uno che, volente o nolente, l'auto la deve usare spesso, specie per recarsi a Torino e a Milano, non credo mi si possa dire che la mia è una posizione da talebano ambientalista: io un collegamento veloce con la A4 lo vorrei eccome, solo non capisco come farà la Pedemontana a darmelo. Se invece vi state chiedendo perché non usare i treni, evidentemente non siete del posto e non vi siete mai serviti delle ferrovie locali.
Venendo invece a quelli che si muovono verso Biella e non da Biella, mi chiedo quanti camionisti faranno questo giro dell'oca, posto che ci siano ancora camion che vengono a rifornire aziende locali (quali?). E quanti piuttosto la Pedemontana invece la useranno non per venire a Biella, ma per attraversare il territorio, perché partono da altrove e stanno andando altrove, e lasceranno come ricordo della loro visita solo i gas di scarico.
E' in base a quelli che si giustifica l'ambaradan? Perché se è così mi piacerebbe sapere chi sono, quanti sono, dove vanno, cosa portano (un fiorino: che però incasserà il concessionario autostradale), e perché per far prima ci devono proprio passare sui piedi, raccontandoci per di più che ci stanno facendo il favore di fornirci una formidabile infrastruttura fonte di sviluppo, apertura territoriale e competitività. Sarebbe come sostenere che, quando percorrendo la A4 passate davanti alla sede della DeAgostini di Novara, il vostro sfrecciare ai 130 è d'aiuto nel vendere le enciclopedie. Tra una strada che serve ai biellesi e una che serve a chi deve passare sopra ai biellesi secondo me c'è una bella differenza, ecco.
Infine, vorrei capire il perché, la ragione ultima di tutto questo, il famoso cui prodest. Questo pare non mi sia concesso, poiché in fondo io sono solo un automobilista che cerca di andare da A a B in tempi ragionevoli, mentre le autostrade, evidentemente, vengono costruite per tutt'altri scopi.
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Numerose associazioni locali stanno preparando osservazioni per evitare o almeno limitare questo progetto.
Se volete approfondire la questione vi invito a leggere i documenti che ho caricato sul mio blog: http://www.lorenzodamelio.org/index.php?s=pedemontana%2B
Complimenti al centrosinistra che, spalleggiato dal centrodestra, così come per Gli Orsi ha determinato un'altro danneggiamento alla bellezza e alla biosfera del territorio.
Lorenzo
E' proprio vero, tutto vero. Pedemontana prima, peduncolo poi, pedemontana ancora…Eppure la cosa assurda è che molti biellesi pensano "Ah, se ci fosse l'autostrada, se ci fosse ALMENO l'autostrada", o la pedemontana, comunque una strada in più, larga, possibilmente deturpatrice del paesaggio, che per il solo fatto di esistere dia l'illusione di non essere "tagliati fuori". Tanti anni di tormentone hanno creato un'esigenza di cui nessuno si ricorda le origini. E' buffo, quando l'economia girava, a nezzuno fregava un czz di essere tagliati fuori, e chi doveva venire a Biella ci veniva (capirai che sforzo, farsi una mezzoretta di strada dal casello di Carisio o Santhià a Biella). Adesso che è tutto fermo, chissà quali frotte di investitori e turisti dovrebbero arrivare sulla nuova Highway 66 del Biellese, risparmiando 5 o 6 minuti di strada. Rovineranno un sacco di posti, nessuno sarà mai contento lo stesso e quelli che devono prendere il treno perchè non si possono permettere il viaggio in auto per mi o to (studenti e pendolari) continueranno la loro odissea. Però forse non la faranno mai… Se poi la fanno, hai presente come crolla la conversazione di un bel po' di persone…
DG
Già:
- Da Masserano a Castelletto Cervo l'autostrada (a pagamento) sarà affiancata da una superstrada (non a pagamento) che funge da tangenziale. La trovo geniale come idea!!! Non sarebbe meglio fare due caselli: uno a Verrone ed uno Masserano?
- A Candelo il tracciato passerà in un a zona a parco regionale, quello della baraggia, con il sedime stradale a 6 metri sopra la linea dei campi, per poi incunearsi sotto terra in una specie di mega V perchè deve scendere fino al livello del Cervo. Ah, proprio davanti alla baraggia dovrebbero fare una bella area di servizio.
mastma
Volevo chiarire una cosa: è da qualche giorno che i commenti del genere "il centrosinistra ha fatto, anche il Pd ha detto" si sono intensificati qui su Popolino. Bene, li tollero senza problemi perché così mi sono imposto di tenere il blog, ma voglio anche chiarire che io faccio parte di un partito – il Pd – perché ne condivido il progetto e l'ideale. Che a molti sembrerà poco chiaro, ma lo è per me (a patto certo che non me lo cambino a breve, ad esempio all'Assemblea Nazionale a cui parteciperò domani).
Questa mia adesione risale a dieci mesi fa – anche se mi sembra sia passato molto più tempo – e ci tengo a dire che mi sento responsabile solo fino a un certo punto per quel che ha fatto il partito finora, e così i suoi amministratori, ma soprattutto è fondamentale che, quando qualcuno si avvicina alla politica, possa sentirsi libero di contraddire quello che hanno fatto i suoi predecessori, anche quelli del suo partito. Nel caso in esame, penso di aver diritto di pensare e di dire che la Pedemontana a mio avviso è un errore, che vorrei su questo ci fosse una riflessione e una marcia indietro, e che non si possono vincolare le future amministrazioni di centrosinistra (se mai ce ne saranno, vista la situazione) solo perché vent'anni fa qualcuno ha pensato che fosse una buona idea.
E non ritengo affatto sbagliato parlarne qui in modo pubblico, perché anche come elettore ho scoperto che avremmo avuto questa mostruosità a cose fatte, abbondantemente dopo il voto, senza che l'intenzione fosse particolarmente chiara nei programmi elettorali. Anzi, come ho scritto nel post dev'essere stata una sorpresa anche per molti di quegli amministratori solo una volta eletti, e non hanno potuto farci niente: perché gli (oggi ex) amministratori del Pd che erano contrari poi si sono trovati a subire questo progetto, che non faceva parte di nessuna piattaforma di programma? Si può sapere da dove viene, e quali agenti lo sostengono, visto che si sono dimostrati così potenti da farlo digerire prima alla sinistra e poi alla destra? Questi gli interrogativi tra le persone e i militanti, nei circoli e nei paesi, dove ancora tutti si chiedono quello che mi chiedo io: perché? La risposta è ancora da venire, e quel che è stato spiegato non ha chiarito affatto i dubbi di chi li aveva quando governavamo, oggi che governano altri è inaccettabile che si faccia passare il concetto per cui non ha più importanza darne una.
Il voto non è una cambiale in bianco, e la militanza lo è ancor meno, ma soprattutto le decisioni altrui non possono essere un debito inestinguibile per le generazioni a venire.
Credo che tu abbia centrato il punto. E' come se in certe occasioni i politici dicessero "spostati ragazzino, lasciaci lavorare", casualmente sempre quando in ballo ci sono grandi opere, grandi interessi, grandi cifre, come se noi poveri stronzi elettori non fossimo in grado di capire. Se è per quello non sono neppure un fisico nucleare, eppure penso di avere il diritto di decidere se voglio o no una centrale nucleare nel mio Paese, e soprattutto ho diritto di sapere se chi voto ha intenzione di realizzarla.
Ma non avevano anche fatto una specie di sondaggio farlocco per farci digerire questa cosa? Uno studio per dimostrare che Santhià era meglio di Carisio in quanto più trafficata, e poi era venuto fuori che era il contrario (del resto non serviva un sondaggio, bastava una telefonata al casello), e allora avevano detto che però se ci fosse stata l'autostrada fino a Santhià le auto sarebbero passate da lì. E' un po' come dire che è meglio mettere il cesso in balcone, perché se ce l'hai lì poi di probabilmente quando avrai bisogno lo userai, non volendo farla sul tappeto.
…oh cazzo… che casino…
Ah-ah… Prova…