Sempre sul pezzo

Quasi un mese e mezzo fa, commentando i risultati delle elezioni regionali, Pierluigi Bersani aveva preannunciato la convocazione dell'Assemblea Nazionale del Pd per il 22 maggio (giorno della finale di Champions, così i giornali avranno altro di cui parlare). Facendone parte, ho atteso con fiducia che la segreteria organizzativa mi facesse avere la conferma della data e i dettagli del caso.
Mi è arrivata giovedì sera, quando iniziavo a preoccuparmi, tanto per garantirmi quel po' di ansia sul dover prenotare in tempi rapidi volo e pernottamento. Mi hanno spedito anche l'ordine del giorno, che parla di generiche modifiche allo statuto del partito. Ho cercato di capire di cosa si trattasse, e voci da più parti raccolte mi dicono che si tratterà di stabilire chi può votare per il rinnovo degli organismi locali: la segreteria provinciale biellese, per esempio, è in scadenza il 31 maggio. Niente più primarie aperte a tutti, mi dicono, potranno votare solo gli iscritti. Ma non tutti gli iscritti, solo quelli che si sono tesserati entro il 21 luglio del 2009: questo per rispecchiare la situazione del tesseramento precedente all'ultimo congresso e all'elezione di Bersani.
Insomma, chi si è tesserato dall'ultima settimana del luglio 2009 in poi non potrà votare per scegliere il nuovo segretario nella sua provincia, anche se ormai è passato quasi un anno. Bella mossa, l'ideale per far sentire partecipi quelli che vogliono entrare nel partito, e che già normalmente non è che facciano la fila.