Il ritorno di Mimmo F.

"L'ex cameriere di Almirante ha dimostrato ieri tutta la sua pochezza politica". Chi l'ha detto? Da qualche tempo è su Facebook un profilo farlocco, nel senso che è intestato a uno pseudonimo ed è ignota l'identità del titolare. Il nom de guerre è Mimmo Fenice, che nel chiedere amicizie sul social network privilegia giornalisti e personaggi della politica locale (l'ha chiesta persino a me, e giace inevasa), e che è uso andare poi a infestare i loro profili di commenti destrorsi. Ultima vittima ne è stato Diego Presa.
Con qualcuno, in particolare con una giornalista del Biellese, sembra essere più in confidenza, forse per conoscenza diretta: la cosa andrebbe indagata, perché Mimmo Fenice ricorda molto, per assonanza e contenuti, quel Mimmo Frassinello (altro pseudonimo) dietro cui si nascondeva l'autore – o gli autori – di "La vittoria di Vittorio", libello diffamatorio che uscì prima delle scorse amministrative e che contribuì a far scollinare la destra oltre la soglia del 50 per cento, evitando così il pericolosissimo ballottaggio. La successiva citazione in giudizio per l'utilizzo del logo della lista collegata all'ex Sindaco ha portato allo scoperto l'editore, senza che però sia stato ancora possibile scoprire qualcosa di più sull'esecutore materiale, sul quale in molti, ancora oggi, vorrebbero mettere le mani. Mi ci ero messo pure io, senza risultato, e in seguito erano comparsi un paio di commenti a firma Mimmo F. sotto un mio post.
Su Facebook il nuovo Mimmo esercita da troll, direi declassato rispetto al ruolo che aveva giocato sotto elezioni: raro caso di troll nato nel mondo reale, e che solo in seguito si è trasferito in rete.