Ho alcune domande che mi frullano in testa, e riguardano ciò che è successo in queste elezioni regionali.
Le faccio in buona fede, come contributo alla discussione ex post.
Parliamo della Tav. La Tav è un male? Gli abitanti della Valsusa dicono di sì, e probabilmente sono gli unici titolati a esprimersi sull'argomento, se non in senso tecnico almeno dal punto di vista personale, quanto agli altri – tutti compresi – ho idea che se ne parli senza molto criterio o conoscenza.
Impressione mia, intendiamoci: mi ci metto pure io tra quelli che sanno di non sapere, e dovrebbero farlo in molti. La logistica, infatti, è una disciplina complessa, una scienza, della quale mi occupo anche nella mia vita professionale e per questo ritengo che non sia risolvibile per sommi capi.
Quando mi sono trovato di fronte il problema di dover dare un giudizio politico sulla Tav – dopotutto mi ero candidato alle primarie – ho cercato di reperire informazioni, di leggere, di capire. Ho cercato di considerare il problema in modo laico, senza pregiudizi, accostandomi a fonti differenti, e poi ho deciso: condizionato, è giusto ammetterlo, anche dalla linea del mio partito e della (ex) presidente Bresso. Ho sbagliato? Può darsi, ma il punto vero è che in effetti non lo so, anzi il punto è che secondo me non lo sa nessuno.
L'idea di una linea ad alta velocità per il trasporto passeggeri è stata, negli anni, efficacemente demolita dai suoi oppositori, tanto che pure i suoi sostenitori ad un certo punto hanno iniziato a parlare non più di passeggeri ma di trasporto merci. Sono cose ben diverse. Da un certo punto di vista, non dovrebbe esserci ecologista o persona che abbia cara la natura che si opponga a un treno che trasporta le merci su rotaia più velocemente e con un impatto ambientale molto inferiore a quello del trasporto su gomma. Eppure, anche questa linea è stata contestata: nelle mie ricerche, ad esempio, ho scoperto che nella parte francese del progetto non si prende praticamente in considerazione l'idea che da quella linea provengano merci e beni di consumo. Capirete che è un problema: se in Italia carichiamo di container i treni che viaggiano sulla Tav, dall'altra parte delle Alpi deve esserci qualcuno, un centro logistico di una certa importanza in grado di gestire quei prodotti e distribuirli. Ebbene, pare che di tutto questo i francesi non vogliano saperne nulla.
Si può anche sostenere – come è stato fatto – che neppure il trasporto delle merci sia un palliativo, e che ognuno debba consumare i prodotti del proprio territorio che non serve trasportare né sui treni né con altri mezzi: è un nobile intento e va certamente incentivato, ma bisogna anche avere una realistica visione delle cose, di un mondo in cui tutti vogliono acquistare prodotti di qualsiasi provenienza e le aziende ambiscono a vendere i propri ovunque nel mondo.
Ciò nonostante, i lavori procedono. E non tutto può passare in cavalleria, neppure in pianura. Non siamo l'unico Paese che si è posto il problema dell'alta velocità, anzi a dirla tutta siamo l'ultimo tra quelli in cui non si usa più cagare in cortile. Beh, negli altri Paesi non si è costruito come si è fatto qui. Se viaggiate sulla A4, e a me capita spesso, non vi sarà sfuggito il muraglione ferroviario che costeggia l'autostrada: magari non ci si pensa, ma le cose possono essere realizzate anche in modo diverso da così. Ad esempio, un treno che viaggia a una velocità terrestre paragonabile a quella di un Jumbo può essere reso invisibile, nascosto: la tutela dell'ambiente passa anche dalla tutela dello sguardo che diamo sul paesaggio, per non parlare del fatto che questa cicatrice che nessun chirurgo lascerebbe su un paziente attraversa anche campagne e zone agricole.
Poi c'è la questione dei valsusini: come dicevo, trattandosi di casa loro, è loro anche il diritto di giudicare quel che accade "in their back yard". Però mi risulta che in valle, nel passato, siano già state compiute operazioni speculative piuttosto invasive, dalla stazione sciistica all'autostrada, che forse in molti non ricordano per il semplice fatto che all'epoca dei fatti non suscitarono tutto questo sommovimento protestatario. Mi risulta anche, ma ammetto che la cosa è più controversa, che non pochi tra i leader del movimento No Tav abbiano qualche interesse personale, di diretta dipendenza insomma, a difendere l'autostrada dall'avvento di quella linea ferroviaria. Sarà vero? Sarà falso? Più informazioni si hanno meno informazioni si hanno, il buon senso suggerirebbe cautela, ma in ogni caso non trovo accettabile l'atteggiamento di chi, per scopi puramente politici, sostiene di possedere la verità tecnicamente intesa, perché le fonti sono a disposizione di tutti ed è molto pericoloso sostenere che solo le proprie sono attendibili.
So di ripetermi, ma le cose sono più complicate di così, sono più complicate di Sì Tav e No Tav. Però mi sembra di capire che la cosiddetta gente voti in base alle semplificazioni: personalmente ritengo la cosa una tragedia, e penso che il compito della politica dovrebbe essere quello di non fomentarle e di suggerire l'approfondimento. Invece, in particolare in questo dato momento tutto italiano, le semplificazioni vengono addirittura incoraggiate, con lo scopo di sfruttarle biecamente. Lo fa con grande sfoggio Berlusconi, e siccome funziona bene lo fanno anche tutti gli altri, e intendo tutti, anche coloro che più si evidenziano come paladini dei cittadini e dei loro diritti. Cosa che, secondo me, fa loro un torto doppio, perché non è possibile in alcun modo perseguire il bene attraverso il male.
Semplificando, infatti, capita così che destra e sinistra vengano descritti come se fossero la stessa cosa, ed è un concetto sostenibile sotto molti punti di vista: ad esempio riguardo l'attaccamento al potere, che però è un dato umano, e non politico. E' trasversale come fosse scritto nel codice genetico, e se si è in cerca di qualità diverse bisogna cercarle tra altre specie, perché tra gli esseri umani lo troverete sempre.
E' importante, capire che l'uomo tende ontologicamente al male, anzitutto perché così non ci si fanno illusioni, non importa quanto siano alti i principi con cui qualcuno ci si para dinnanzi. Mettere la fallacia umana nel conto delle cose è l'unico modo per riportare la discussione fuori dai preconcetti, e passare più serenamente dal piano ontologico a quello deontologico. Ovvero, capire la differenza tra ciò che l'uomo è, e ciò che dovrebbe essere.
Tendiamo naturalmente verso un mondo idealmente perfetto, ma siccome c'è in noi qualcosa che non va la nostra opera non è mai all'altezza delle premesse, a volte di poco ma più spesso con differenze consistenti. Chi entra in politica pensando di essere esente da quel tarlo compie un'operazione intellettualmente disonesta, e non so fino a che punto ingenua, ma rifiutandosi di capire le differenze non dico tra i partiti, ma semplicemente tra le diverse persone che già governano o vorrebbero governare il territorio commette un errore ulteriormente più grave: la semplificazione di cui parlavo poco fa.
Semplificando, Bresso e Cota vogliono entrambi la Tav, e quindi sono uguali. Sono entrambi il male, e chi li affronta invece è il bene, senza sfumature. La Regione governata dal centrosinistra, però, aveva abolito i ticket: significa, in termini molto concreti, che per molte persone l'assistenza sanitaria era garantita, accessibile e gratuita. Perfettibile? Sicuramente, ma dall'altra parte Cota fa parte di uno schieramento che i ticket li aveva introdotti, e se saranno ripristinati sarà un problema per molte persone, inevitabilmente per le più deboli tra esse.
La Regione governata dal Centrosinistra aveva abolito le tasse universitarie per i ragazzi di famiglie non abbienti. E' forse perfetto il modello accademico piemontese? Probabilmente no, ma presto molti ragazzi dovranno risolvere – non si sa come – il problema di proseguire studi già molto costosi per molti altri fattori, in particolare quelli fuori sede.
La Regione governata dal Centrosinistra aveva, per imprinting culturale, un certo tipo di politica della tolleranza nei confronti degli immigrati, delle minoranze, dei diritti individuali, tra gli altri, degli omosessuali. Torino come San Francisco? Forse no, ma se un domani con Cota dovessero arrivare non dico i rastrellamenti – spero proprio non si finisca tanto in basso – ma anche semplicemente norme punitive per chi vende kebab – succede già in Veneto e Lombardia – molte persone per bene si troverebbero in guai molto seri, senza aver fatto nulla di male.
La Regione governata dal Centrosinistra cercava, in un Paese in cui non è semplice, di tenere un profilo istituzionalmente laico, ad esempio a proposito di pillole e testamento biologico, su cui erano già pronte iniziative di contrasto e di autonomia rispetto al pessimo testo che è in discussione in parlamento. A questo proposito non ho neppure bisogno di usare il condizionale, perché Cota ha già detto molto chiaramente cosa ha in mente, arrivando a mettere in discussione il diritto all'interruzione di gravidanza.
Però, la Regione governata dal Centrosinistra voleva costruire la Tav. E per questo, un elettorato che probabilmente un tempo era il proprio l'ha punita e, come si usa dire con espressione infelice, "mandata a casa". Badate, non sto sottovalutando l'importanza della Tav, non mi permetto. Ma ne valeva la pena, soprattutto pensando che ora i diretti interessati, i soliti valsusini, si troveranno a trattare con qualcuno ancor meno propenso al dialogo? Certo può darsi che la vocazione ecologica del Pd sia inferiore a quella che dovrebbe essere. Ma vogliamo parlare dei propositi della Lega di essere paladina e difensore del territorio, quando ha in programma non solo la Tav, ma anche le dighe e addirittura le centrali nucleari? Inoltre, e lo dico provocatoriamente, si rendono conto gli abitanti della Valsusa, un tempo comunisti, che in un Paese comunista di quelli che esistevano prima della caduta del Muro di fronte alle loro proteste sarebbero stati deportati? Per contro, negli Stati Uniti, dove l'arrivo della Ferrovia aveva coinciso con la fine della fase coloniale, i treni passarono preceduti dai soldati, dagli espropri, dagli omicidi e dalle sopraffazioni. Metodi per noi inaccettabili, dietro cui forse erano sbagliati anche i motivi stessi della civilizzazione, ma scardinati da una forza che nessun movimento civile avrebbe potuto fermare, e probabilmente non può neppure oggi. E anche con la Storia ci si dovrebbe fare i conti, a un certo punto.
Io non voglio quindi dire che il centrosinistra ha perso le elezioni per colpa dei grillini – ecco, ci ho messo un po' ma finalmente li ho citati direttamente – perché sarebbe, indovinate un po', una semplificazione. Io ho delle domande, e le ho fatte: mi piacerebbe sentire delle risposte.
Non ho voluto esporre la tesi del male minore, perché per quella mi sarebbe servito molto meno spazio di quello che ho usato: io vorrei parlare di bene superiore.
-
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- dicembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
- agosto 2012
- luglio 2012
- giugno 2012
- maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- dicembre 2011
- novembre 2011
- ottobre 2011
- settembre 2011
- agosto 2011
- luglio 2011
- giugno 2011
- maggio 2011
- aprile 2011
- marzo 2011
- febbraio 2011
- gennaio 2011
- dicembre 2010
- novembre 2010
- ottobre 2010
- settembre 2010
- agosto 2010
- luglio 2010
- giugno 2010
- maggio 2010
- aprile 2010
- marzo 2010
- febbraio 2010
- gennaio 2010
- dicembre 2009
- novembre 2009
- ottobre 2009
- settembre 2009
- agosto 2009
- luglio 2009
- giugno 2009
- maggio 2009
- aprile 2009
- marzo 2009
Ho il presentimento che se una analisi del genere il nostro partito l'avesse affrontata a suo tempo, ci saremmo risparmiati diversi problemi.
Ma ormai è quasi sport nazionale rendersi conto delle cose col senno di poi, e nel PD non facciamo eccezione.
A chi ultimamente mi domanda cosa penso del TAV (perchè perfino da lì nasce l'errore, non sappiamo nemmeno che TAV è un acronimo al maschile di Treno ad Alta Velocità), faccio un discorso assai simile a quello che tu fai quì. E devo ammettere che si ottiene perlomeno di essere ascoltati e di abbozzare un confronto, ponendosi in quest'ottica.
Con l'arroganza e la supponenza non si va lontano. E la fermezza decisionista non ha mai avuto radici nella cultura progressista italiana, quindi quando proviamo a fare i duri e puri, o i supponenti finisce che ci mandano allegramente a quel paese…o a presiedere il Copasir.
Marco Barbierato.
La TAV è un progetto europeo e come tale credo vada rispettato per un'Italia europea. Mi chiedo cosa ne pensano gli utilizzatori delle ferrovie biellesi.
Perchè continuare a chiedersi il perchè della sconfitta, inutile farsi masturbazioni mentali, i grillini hanno dato il colpo di grazia, ma i veri responsabili sono gli italiani, quelli psicolabili (moltissimi), che subiscono l'assenza di una legge sul conflitto d'interessi. Una legge che la sinistra non ha (voluto) votato per evitare di essere coinvolta negli interessi dei singoli.
Non vedo biellesi ribellarsi perchè il parcheggio del Bellone, costato milioni di euro, si sta degradando inutilizzato, nel più totale stato di abbandono. Per chi avranno votato questi biellesi, per Cota e per Delmastro? No di certo! Hanno votato per Berlusconi, per chi gli allieta le serate con piacevoli cazzate e molti messaggi subliminali.
Smettiamola di ragionare e cercare di capire, Metropolis sta arrivando e le riforme le farà il caimano (lui solo).
La politica ha perso di credibilità, è solo spettacolo e arricchimento personale, per questo vince l'attore e lo speculatore.
F.F.
Ciao Paolo, sono arrivata a leggere attentamente fino a"Tendiamo a un mondo…." Da qui in poi lo leggo stasera tranquillamente:Approvo pienamente ciò che dici e mi piace soprattutto COME lo dici.Il commento te lo scrivo a lettura completata:
Una tua sostenitrice
Edda
Sull'argomento Tav ho trovato due articoli di interesse.
http://www.lavoce.info/articoli/-infrastruttre_trasporti/pagina392.html
anno 2003 di Marco Ponti
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1857.html
anno 2005 di Marco Ponti e Andea Boitani
Marco Ponti
insegna economia dei trasporti, prima a Venezia e da tre anni al Politecnico di Milano. Ha svolto attività di consulenza per la Banca Mondiale, il ministero dei trasporti, le Ferrovie dello Stato e del ministero del Tesoro occupandosi di regolazione del settore aereo e autostradale. Ha partecipato come esperto al primo e al secondo Piano Generale dei Trasporti. Svolge attività di ricerca nell’ambito dei modelli trasporti-territorio, di analisi di fattibilità economica e finanziaria dei progetti (versioni avanzate dell'analisi costi-benefici), regolazione economica e liberalizzazione del settore (tecniche di gara, regole di accesso alle infrastrutture ecc.) e di "public choice".
Mi sembra che in questi due articoli ci sia un po' tutto quello che sono degli spunti critici per il dibattito.
Detto questo io penso che il problema sia politico europeo e non italiano.
Non è ragionevole che sia una valle che difende il suo territorio che possa interrompere un processo politico europeo.
Deve essere compito di una politica di sviluppo che decide come fare e che infrastrutture fare.
Per restare vicini a noi le infrastrutture che ecessitano attenzione in questo momento sono i collegamenti ferroviari pendolari con Torino e Milano, la viabilità pedemontana e la nuova diga della valsessera.
Queste opere costituiranno penso una gran parte degli impatti ambientali delle possibilità di sviluppo del territorio.
Non solo i loro segni sul terreno ma come saranno realizzate saranno importanti. come fare e fare bene è importantissimo.
per cui "progetti" la prima grande opera infrastrutturale è costituire un buon progetto.
Paolo Cagna
Bellissimo post, se ti consola ho tutti gli stessi dubbi.
Francesco Cerisoli
Ciao,
condivido l'approccio e sopratutto la parte finale sulla dimensione storica di alcune questioni. A marco dico solo che se è vero che la fermezza decisionista non fa parte della cultura progressista italiana è questo forse uno dei motivi per cui questa cultura è minoritaria nel Paese ed è il motivo dunque della scarsa credibilità del centrosinistra come alternativa autentica a Berlusconi. In certi momenti quello che appare come semplificazione, dunque un atto "negativo", è in realtà capacità di sintesi nel "centrare" una questione e dunque rappresenta un atto positivo. E' evidente però che la capacità di sintesi non deve dimenticare, nei successivi atti concreti, l'articolazione e la complessità delle questioni. La capacità di sintesi detta semplicemente le priorità. Se come centrosinistra non sapremo cogliere il nocciolo delle questioni e fare sintesi in modo credibile ed efficace, continueremo a fare atti di autoerotismo mentale mentre gli altri governeranno il paese.
Paolo vai avanti così…. a presto.
Riccargo Valz Gris
'azzo……… Riccardo
Caro Riccardo è perfetto quello che hai scritto, la politica del fare e i manuali del fare bene sono quello di cui a bisogno l'Italia.
L'Italia è una nazione governata con la televisione, la sinistra gestisce un quinto dei programmi, Berlusconi comanda gli altri 5 sesti. Per quanta fiducia possa avere negli italiani, non credo che una situazione così sbilanciata possa generare una buona democrazia e decisioni al di sopra delle parti.
Quando dici – continueremo a fare atti di autoerotismo mentale mentre gli altri governeranno il paese – dici la pura verità, ma i responsabili siamo noi, che non abbiamo legiferato quando dovevamo, per Unipol, coop ecc.
Fausto Fabiano
Io sono contro il TAV. Lo sono da molti anni per motivazioni che "popolino" non ha scritto, di natura ambientale, economica e sociale. Non mi sembra però questo il luogo dove dibattere del TAV.
Io ho votato Mercedes Bresso lunedì scorso come l'avevo fatto cinque anni fa.
Con una forte differenza però: cinque anni fa sapevo e riconoscevo alla candidata Bresso (uscita vincitrice in un braccio di ferro che la contrapponeva al grigio segretario regionale dei DS Mercenaro) doti di sintesi, spiccata sensibilità sociale e una laicità che è prima di tutto, approccio non dogmatico ai problemi.
Lunedì scorso ho votato Bresso però con molta meno convinzione, l'ho votata perchè ho riconosciuto nel suo governo regionale tutte le cose scritte in questo post e molte altre.
Mi sono però in parte dovuto turare il naso. Dalla scorsa estate quando D'Alema e Bersani hanno deciso di riprendersi il PD e di sprimentare la nuova alleanza con Casini. Sul piatto dell'intesa erano pronti a sacrificare i due Presidenti di regione più di sinistra (o meno compatibilisti): Vendola e Bresso. Con il primo sappiamo come è andata a finire, con la seconda merita farci un passaggio in più.
Bresso è stata per tutto l'autunno killerata fuori e dentro il partito per sostituirgli il più moderato Chiamparino. Ricordiamo le interviste di diversi maggiorenti del PD oltre che di Vietti e Casini a riguardo?
Bresso a differenza di Vendola però è (era?) del PD. Più difficile per i vertici di quel partito eliminarla dalla corsa senza nemmeno trovare un punto critico del governo piemontese. Lei ha resistito con le unghie e con i denti e alla fine si è partorito un aborto di alleanza.
Nel programma della coalizione infatti il TAV non era il problema principale, sostanzialmente così era 5 anni fa e così era scritto adesso.
Bresso era contro il nucleare, Casini a favore: nel programma il compromesso è stato sì alla ricerca e poi vediamo.
Bresso era per valorizzare lo straordinario lavoro svolto in sanità. Casini (e Vietti che ha interessi materiali a riguardo) era per aumentare le quote di privato. Nel programma di governo allora si è inserita la famosa frase: discontinità nel governo della sanità.
Bresso è laica e non laicista, Casini è cattolico e obbediente alla gerarchie. Il patto sulla vita sottoscritto dalla Presidente uscente è stato l'ennesimo cedimento.
Bresso per rimanere la candidata della coalizione ha in parte socnfessato se stessa, trasformando l'alleanza di centrosinistra in un'alleanza PD-UDC.
In Valle di Susa questo era chiaro da tempo ma nulla avrebbe vietato che i valsusini potessero scegliera come avevano fatto nel 2005. Come è cambiato allora? Ha torto "popolino" nel sostenere che in Valle siccome votavano Rifondazione fossero tutti comunisti. E' una semplificazione un pò volgare che fa discendere un ragionamento davvero paradossale sulla russia sovietica.
In Valle votavano Rifondazione (e Verdi) perchè a loro parere erano gli unici convintamente No TAV. I Verdi sono scomparsi e Rifondazione si è fatta imbrigliare in un accordo tecnico che non solo non gli ha salvato la faccia (e la pelle) ma addirittura l'ha esposta alle critiche più feroci di essere dei meri poltronisti.
I "grillini" invece hanno fatto tutta una campagna sulla trasparenza, l'onestà e la limpidezza amministrativa.
Chi li ha votati? In Valle sono note le motivazioni e fuori dalla Valle? Molti elettori della ex sinistra. Perchè? Per mandare un segnale, perchè stanchi dei continui compromessi al ribasso, perchè il PD (e l'UDC) avevano trasformato il voto in un referendum.
Vendola e Bresso sono le due possibili strade che il centrosinistra ha di fronte a se: rivendicare con orgoglio la propria storia, sfidare in campo aperto le destre senza cedere di un millimetro sui valori e sulle idee. Oppure accartocciarsi su di se, puntare sulla salvifica (e mortifera a Biella come in Piemonte) idea del buon governo a prescindere. Le alleanze che sono somme e non sostanza, il potere fine a se stesso e non a servizio degli altri.
Il Piemonte oggi si appresta a diventare il nuovo avamposto per la futura padanìa.
Non è bastato evocare questo spettro per evitarlo. Anzi questa logica non basta più. E da molto tempo.
Abbiamo (tutti noi di centrosinistra) sbagliato a non dire che stavamo sbagliando strada, non cavallo o cavaliere, ma proprio la strada. Questa strada ci sta portando a perdere continuamente la bussola oltre che la partita.
Dobbiamo ricostruire le fondamenta, subito visto che è già troppo tardi.
rp
per rp
Per me la Tav resta un progetto europeo, non esclusivamente italiano, comunque, parlando di politica, credo che tu abbia perfettamente ragione.
C'è un problema, chi comunicherà agli elettori le possibili svolte positive del centrosinistra? Gli stessi che enfatizzano tutte le negatività?
Sicuramente no! Gli elettori continueranno ad informarsi attraverso striscia la notizia, il tg5, il tg1, il tg2, il tg4, Fede e tant'altro. Non c'è speranza, gli italiani pagheranno più tasse, convinti del contrario, penseranno di essere sul lastrico per colpa degli extracomunitari e crederanno che la magistratura è un partito contro Berlusconi.
Noi parliamo di sconfitte, di rimedi, di etica e facciamo l'autocritica. A che serve? Se non riusciamo a staccare la spina della tv, il popolo degli ipnotizzati non sarà in grado di ascoltarci.
Fausto Fabiano
Non so Fausto, questa tesi non mi convince. E' vero il monopolio su Tv e informazione, è vero il gigantesco conflitto d'interesse, è vero che hanno bloccato talk show e messo il bavaglio all'informazione.
E' una dittatura strisciante che però non ha impedito di aprire almeno nella comunicazione di massa alcuni spiragli.
Puoi affermare infatti che gli italiani non fossero a conoscenza delle frequentazioni "allegre" di Berlusconi?
E' lecito sostenere che la maggioranza degli italiani non sapesse della macchina affaristico-clientelare che ha governato la Protezione civile e il sistema di ricostruzione post-terremoto?
Io penso che Berlusconi e la Lega siano in grado nonostante tutto di produrre senso che si traduce poi in consenso.
Un senso che a noi fa orrore ma che scava e parla alla pancia (vuota) della maggior parte degli italiani.
Noi che facciamo? Proviamo a cavalcare le inchieste, le intercettazioni, gli scandali ma siamo assolutamente incapaci di dare una visione alternativa, radicalmente alternativa al berlusconismo e al leghismo.
Bresso non ha comunicato quello che ha fatto non perchè Rai 3 piemonte è da sempre un fortino berlusconiano.
Bresso non lo poteva fare o ha pensato che questo fosse l'unico modo per non irritare i suoi alleati a destra come a sinistra.
Mentre la piazza veniva lasciata deserta, il massimo di partecipazione per un'iniziativa elettorale con Mercedes Bresso è stata la cena organizzata e offerta a Biella dall'On. Susta con l'alta borghesia locale.
Alcuni di questi personaggi un mese prima banchettavano in un'altra cena a Torino con Silvio Berlusconi pagando di tasca loro almeno 1000 euro.
Io, avessi avuto la disponibilità finanziaria dell'On. Susta, avrei investito meglio i miei soldi.
E questo per inciso è solo uno dei molti esempi del caso.
rp
Bè diciamo che l'On. Susta non è che si sia speso troppo per l'ex presidente Bresso…..anzi…..
Caro Paolo credo che tra le righe hai centrato il punto, riprendo pari pari: "bisogna anche avere una realistica visione delle cose, di un mondo in cui tutti vogliono acquistare prodotti di qualsiasi provenienza e le aziende ambiscono a vendere i propri ovunque nel mondo". Esattamente, io personalmente voglio un mondo dove si preferiscono i prodotti e le aziende locali a quelli stranieri. E' solo uno dei tanti ragionamenti sul mondo diverso che immagino.
"Mi risulta anche, ma ammetto che la cosa è più controversa, che non pochi tra i leader del movimento No Tav abbiano qualche interesse personale, di diretta dipendenza insomma, a difendere l'autostrada dall'avvento di quella linea ferroviaria". Su questo ti pregherei di girarmi informazioni altrimenti sembrerebbero illazioni.
Mi sarebbe piaciuto se avessi ascoltato Genchi (ex collaboratore di Falcone e Borsellino) alla conferenza che era venuto a fare a Biella, spiegava delle infiltrazioni mafiose nella Tav. Sono opere che interessano prettamente alla mafia, come tutte le grandi opere inutili. Non solo non sono una priorità (vedi ferrovie piemontesi che sono un disastro) ma secondo i valsusini e professori come Marco Ponti non avrebbero utilità.
Pd e PdL sono troppo simili ultimamente, pensa che per dirne una nel consiglio regioanle del Piemonte il centrodestra aveva votato per 150mila di liquidazione usciti dalla Regione, ma il centrosinistra in 5 anni non ha cancellato questa legge. Come mai?
"Certo può darsi che la vocazione ecologica del Pd sia inferiore a quella che dovrebbe essere. Ma vogliamo parlare dei propositi della Lega di essere paladina e difensore del territorio, quando ha in programma non solo la Tav, ma anche le dighe e addirittura le centrali nucleari?". Anche la Bresso ha in mente la diga (veniva ricordato anche sul giornale Il Biellese l'altro giorno, se non fosse vero non capisco perchè non è arrivata la smentita dal PD) e sul nucleare da quanto so la Bresso è per quello di quarta generazione ma sarei solo felice di essere smentito.
Lorenzo D'Amelio
Ma perché continuare a dire bugie anche a campagna elettorale finita? Il Pd è stato contro la diga sin dal primo momento, è contro il nucleare e in tal senso ha protestato, spiegato e ha anche agito prima e durante le elezioni. Comunque ha ragione Popolino, è meglio il Piemonte con la sanità pubblica? Oppure è meglio senza, e in più con la Tav, che è quel che succederà adesso?
Scusate, un'altra cosa. Forse non è nella top ten di molti, e forse neppure nella mia, ma aldilà dei luoghi comuni Susta è stato attivissimo in campagna elettorale. Oltre alla cena che ha pagato di tasca sua, e che può piacere o no, da quel che so è stato lui a chiamare Serracchiani, Sassoli, Cofferati, e in più ha finanziato pubblicità sui giornali e da spedire alle famiglie. In quanti si sarebbero impegnati così per l'elezione di qualcun altro? Forse un tipo di campagna un po' tradizionale che a chi legge i blog colpisce poco, ma che serve pure quella. Ma considerando che tutti lo vedevano già in un altro partito non mi sembra che non abbia dato un contributo, anzi. Cerchiamo di essere oggettivi, per favore.
Ma parliamo di campagna elettorale o di Tav, caro anonimo? Se parliamo di spese ti posso dire che quasi tutti – tranne uno – i gruppi politici si intascheranno i rimborsi elettorali nonostante il 90% degli italiani abbia votato contro. E potrei aggiungere molto altro.
Ma preferisco parlare di Tav e grandi opere. Se parliamo della diga colgo l'occasione per segnalare al PD che su Il Biellese di venerdì appena passato c'era scritto che la Bresso era a favore dell'invaso. Penso di farvi un favore, no? Almeno li potete querelare.
Buone feste
Lorenzo D'Amelio
Usare argomenti strumentali per sminuire chi la pensa in modo diverso non è certo una novità. E' un trucchetto dialettico vecchio come il mondo, ed è curioso che oggi i suoi più fulgidi rappresentanti siano, tra gli altri, i leghisti, i berluscones, le Iene, Striscia la notizia. E a questi ci aggiungiamo quelli che in teoria dovrebbero essre i più strenui oppositori a quel modo di falsificare, diffamare, deformare la verità e soprattutto rigirare la frittata. Non fa per me, ma potrei anche riconoscere in questo atteggiamento un'intuizione comunicativa spiazzante, se non sapessi con chi in realtà sto parlando.
Come negli ultimi 20 anni anche questa volta si ricomincia dalo stesso punto. I protagonisti sono diversi ma la partita è sempre la stessa.
Lorenzo D'Amelio ( Movimento 5 stelle ) e Paolo Cosseddu ( mozione Marino )
polemizzano sugli esiti delle elezioni con l'effetto certo di rafforzare il proprio 'recinto' politico ma senza fare un passo avanti.
Mi spiego meglio :
Paolo in un post del 15 Dicembre ( peraltro divertente ed anche utile ) ironizza sul neonato movimento 5 stelle che vuole presentarsi alle elezioni regionali, e in tutti i mesi successivi non torna mai sull'argomento salvo poi scoprire ex-post che raccolgono in regione il 4 e passa per cento con le conseguenze che tutti vediamo.
Lorenzo tenta nel suo blog una difesa del video sulla Bresso ( vergognosamante taroccato ) comparso sul blog di Grillo ( se ne ricava l'idea di una Bresso terribilmente squallida ) ed evita poi di affrontare un tema che l'analisi dei flussi elettorali ha messo in evidenza : il Movimento 5 stelle ha fatto pesare la bilancia a favore di Cota ( affermando una cosa nella quale non crede neppure lui : Bresso e Cota pari sono )
E cribbio : non stiamo parlando di due pasdaran dei rispettivi schieramenti, ma anzi di due ' teste ragionanti '. Allora mi spavento quando invece penso a cosa fanno due veri pasdaran.
Anche qui tento di spiegarmi meglio.
D'Alema combatte con tutte le sue forze contro Vendola che si rivela poi essere una delle poche 'risorse' che la sinistra riesce a mettere in campo in questa tornata elettorale e Grillo accusa De Magistris come se fosse uno dei più squallidi esponenti della partitocrazia .
Scopo non dichiarato ? difendere il proprio 'recinto' politico.
Mi rendo conto che Tafazzi ha generato degni eredi ! ( Grillo e D'Alema )
Per tornare ai nostri biellesi forse sarebbe più utile e più scientifico se ognuno cominciasse a guardare anche la pagliuzza nel proprio occhio oltre alla trave nell'occhio dell'altro, magari consentirebbe a tutti di fare qualche passo avanti !
Da ultimo un consiglio : apostrofate il mio pensiero come il classico esempio di 'buonismo' che mi impedisce di vedere il 'problema vero', che non capisce 'le differenze', che in nome di una presunta unità di intenti ecc. ecc. ecc……..sicuramente vi sentirete meglio mentre io e tanti altri con me continueremo vedere che questa destra razzista e maneggiona governa ed amministra il Paese
Andrea Pistono
E invece non ti apostrofo, Andrea. Il mio post inizia così: "ho delle domande che mi frullano in testa". Non inizia con "adesso vi spiego io cos'è successo". Altra cosa. Il Pd ha un sacco di difetti ma non mi pare che qui lo si sia mai nascosto, anzi. Dammi mezz'ora e di iscritti al Pd – lascia perdere la mozione Marino, ti stai orientando con strumenti obsoleti - che sono apertamente critici col loro partito te ne trovo quanti ne vuoi. Ma c'è un problema: che non contiamo un cazzo, ciò nonostante lottiamo. E nel movimento, ci sono non dico contestatori del capo, m anche solo tolleranza verso chi si pone verso di lui in senso dialettico? Anzi, è giusto che un movimento abbia un capo di quel tipo, che suscita una fedeltà di quella portata? Non è pericoloso? Questa è gente che era già esaltata quando si limitava ai vaffanculo, non avevo dubbi che sarebbe peggiorata non appena ottenuto un po' di potere e infatti è andata proprio così.
E poi, non è triste veder usare argomenti strumentali (la Bresso che secondo il Biellese, no dico il Biellese, vorrebbe la diga) senza citare il fatto che da mesi e mesi e mesi e mesi Susta, Ronzani, Bazzini e altri me compreso hanno criticato direttamente e senza mai incertezze quel progetto?
Io sono capace di dire al mio partito che sta sbagliando, anzi a dire il vero praticamente non faccio altro, ma non sono disposto pur di trovare uno strapuntino a passare sopra a ogni cosa, infatti proprio perché li avevo criticati già prima delle elezioni non faccio finta che quei problemi che denunciavo allora siano spariti adesso solo perché qualcuno li ha votati.
Per come la vedo io è questo, quel che fanno le "teste pensanti".
Mi sembra in realtà che Paolo si stia rendendo conto che non esistano recinti da difendere. La mozione Marino non esiste più, la mozione Bersani non esiste più e la Franceschini è allo scazzo più totale perchè il capo vuole o deve restare mentre i quattro pischerli che è riuscito a conservare vorrebbero scappare o mollare. Ora, nelle prossime settimane, assisteremo all'ennesima liturgia per il rinnovo della segreteria provinciale. Ma con quali prospettive per il partito? Non ci sono storie!! Occorre ricostruire una nuova classe dirigente da zero, senza spazi nelle amministrazioni e sui giornali. Paolo sa bene che il recinto degli iscritti è una ridotta ancora gestita da logiche conservatrici che si è già misurata, "vincendo", per la definizione delle candidature regionali. Non ho molte speranze, non vedo nulla di positivo se non un certo realismo di Paolo dal quale partire, o meglio, per quel che mi riguarda, far partire, il gruppo di quarantenni che può avere il coraggio di trasformare questo disastro in un'opportunità. Sono necessari però alcuni passaggi…. difficili ….. mah …. vedremo …..
Riccardo VG
ho trovato molto interessante tutto questo dibattito; volevo portare un modesto contributo segnalando un altrettanto interessante articolo uscito su La Stampa:
http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/politica/articolo/lstp/179812/
Tatiana
@ Andrea: Sinceramente non vedo dove io stia polemizzando per l'esito elettorale. Mi sembra lo stiano facendo altri. Poi, io vi do delle informazioni: vi assicuro che molti di centro-destra (ex leghisti e pure ex PdL) han votato per il MoVmento 5 stelle. Saremo stati convincenti più del PD? Lascio agli altri tirare le proprie conclusioni ma la proposta del MoVimento è al di là di ogni schieramento politico, è un cambio di paradigma culturale. Magari non faremo strada, non mi importa personalmente, mi interessano che i partiti ci copino le idee. Noi VOGLIAMO SCOMPARIRE. Se il centrosinistra si prendesse le nostre idee, noi il giorno (anzi il giorno stesso) diventiamo INUTILI.
Leggete qua: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/04/02/news/economia_scuola_nuova_energia_i_grillini_al_pd_votate_con_noi_-3081880/
@Paolo: "E poi, non è triste veder usare argomenti strumentali (la Bresso che secondo il Biellese, no dico il Biellese, vorrebbe la diga) senza citare il fatto che da mesi e mesi e mesi e mesi Susta, Ronzani, Bazzini e altri me compreso hanno criticato direttamente e senza mai incertezze quel progetto?" Guarda se su di me scrivessero delle falsità sui giornali io gli scriverei o pubblicherei qualcosa sul blog del gruppo politico di riferimento. Su Il tempo hanno scritto che Grillo si prenderà i rimborsi elettorali (dicendo palesemente il falso), lui li sta querelando. Voi alle falsità rispondete in silenzio? Giustamente decidete voi, ma non prendetevela con me che pensavo di farvi un favore eh
Buona giornata a tutti,
Lorenzo D'Amelio
A Lorenzo d'Amelio…Che dire…si vede che quella sera a Pray mi sono sognato il manifesto che diceva che l'incontro dal quale è nato lo spunto per il comitato contro la diga l'aveva organizzato il Circolo PD locale…
Mi sono sognato Ronzani, Bazzini, Biasetti, me stesso (allora povero pirla spettatore, oggi povero pirla coordinatore di un circolo) che dicevamo senza se e senza ma, motivandoli, i nostri no alla diga in Valsessera.
Ho anche sognato il fatto che alla festa-evento di qualche mese fa a Caresanablot organizzata dal Consorzio Baraggia per autocelebrarsi, Bresso ha dato forfait e non è andata.
Devo anche aver sognato le 300 firme che ho raccolto a Cossato in due serate contro la diga.
Sì, devo aver decisamente sognato di essere no Diga da sempre, e con me tutto il mio partito.
Per il resto, dibattito interessante.
A Riccardo VG dico che il mio commento non voleva significare che non credo nella fase della decisione, dico solo che quando abbiamo provato a copiare da chi decide senza pensare (vedi centrodestra), ci è andata male.
Ad Andrea Pistono, mio concittadino, dico che dovremmo cominciare a parlarci di persona in modo franco e collaborativo. Così facendo forse certi errori del passato riusciremo a non commetterli più.
Nel PD, seppur con fatica, qualcosa sta cambiando. E gli "attori" si dividono fra chi rende questo cambiamento fisiologico e necessario più agevole e chi ancora non si accorge della sua necessità.
A Cossato per ora prevalgono i primi, e non to parlando volutamente di mozioni, perchè per quanto mi riguarda, quella fase è finita il 25 ottobre 2009. Anzi, a Cossato molto prima.
Marco Barbierato
Coordinatore PD Cossato
@Marco: Evidentemente nello scrivere sorgono dei problemi di comunicazione, magari mi spiego male io, perdonatemi, allora cerco di spiegarmi meglio. Non ho mai detto che Ronzani, Bazzini, Biasetti e altri del PD non siano contrari alla diga, dico invece che mi pare quantomeno curiosa la differenza tra l'opinione di questi e l'opinione della Bresso (qua un altro vecchio articolo: http://www.ilbiellese.it/article.php?id=5167).
Se nel mio gruppo politico il presidente fosse di un'opinione opposta a quella della base oppure di una posizione incerta, personalmente mi farei delle domande. Ma non vorrei essere inopportuno, ognuno è giusto che guardi a casa propria. In questo caso non credo di poter essere frainteso.
Buona vita,
Lorenzo D'Amelio
P.s.: ci tengo a sottolinearlo: non mi importa niente di far vedere l'incoerenza del PD tanto per, lo dico da cittadino del Biellese perchè magari possiate convincerla a tenere una posizione più netta, perchè come cittadini del Biellese non possiamo permettere quello scempio ambientale misto a spreco immenso di denaro.