26 FEBBRAIO 2010

Lui sta con Cota

n1531316544_4899L’uomo nella foto si chiama Roberto Carlos Machuca Coello, presumibilmente di origini sudamericane, ed è uno dei 5487 fans della pagina di Facebook "Roberto Cota presidente". La cosa lo rende particolarmente felice, come si evince dall’immagine.

  1. http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201002articoli/52633girata.asp

    a proposito di Cota e berlusconi, non se ne può più….

    F.F.

    utente anonimo
  2. Caro Paolo, io ti seguo con molto piacere da quando, la scorsa estate, hai raccontato i cammellamenti del tuo congresso di Circolo. Sono molto affezionato al tuo blog -una delle voci più interessanti del Partito Democratico- e mi spiace esordire tra i commentatori con una critica: però questo tuo post io proprio non l’ho capito.

    Cosa vorresti suggerire? Che questo sostenitore di Roberto Cota è triste? Che ha una faccia antipatica? Che è brutto? Che è poco fotogenico? Forse sono io che ho troppa poca immaginazione, però al di là di queste interpretazioni non riesco proprio ad andare. E queste interpretazioni mi suonano più vicine alla retorica berlusconiana secondo cui una coalizione prevale sull’altra non solo politicamente ma anche (e talvolta soprattutto) antropologicamente.

    Questo post mi sembra quasi che dica "noi siamo uomini migliori di loro" ed è un modo di fare campagna elettorale che decisamente mi infastidisce, soprattutto in questo caso in cui si prende di mira un singolo elettore che, mi sembra di capire, neanche conosci. Un elettore citato per nome e cognome che tra l’altro avresti potuto convincere della validità dell’azione politica del tuo partito: in questo modo invece stabilisci che sia irrecuperabile e allora preferisci prenderlo per i fondelli gratuitamente.

    Per carità, come ho già detto, questo commento l’ho scritto perché in questi mesi a "Popolino" mi sono molto affezionato, e forse sono io che ho esagerato, non capendo l’ironia di questo post; se così fosse, ti prego di spiegarmela.

    Un saluto,

    Andrea Privitera

  3. oh, l’ironia è molto semplice da spiegare, basta riferirsi al fin troppo demonizzato Lombroso ed alle sue teorie, figlie di fisiognomica e darwinismo sociale, 
    se la cosa dovesse risultare ancora oscura basta far riferimento al detto
    "gli amici degli amici sono come gli amici"
    e dato che in lega son famosi per esser pragmatici non certo per rappresentare una congrega di intellettuali,
    ecco che una foto di un simil Pasquale Barra può fornirci un significante abbastanza preciso;
    tuttavia l’ironia, come il sarcasmo o la litote, son figure retoriche che possono veicolare un messaggio od essere puro sfottò
    non le prenderei mortalmente sul serio al punto di formular dilemmi amletici circa la correttezza politica o meno delle stesse,
    altrimenti dovrei far la stessa cosa con, chessò, apicellik ed il suo ghost writer e mettermi le mani nei capelli…

    A.

    utente anonimo
  4. Dubbio legittimo, Andrea, ma a volte "un post è un post è un post". Ho scritto "La cosa lo rende particolarmente felice, come si evince dall’immagine", e non ci sono altri significati. Stavo visitando il sito di Cota, e ho visto questa finestra in cui pasano random foto di sostenitori del gruppo su Fb: mi ha colpito perché mi ha trasmesso una tristezza pazzesca, e ho pensato a quest’uomo (non perchè non bello), che frequenta internet e i social network ma sceglie di presentarsi con una foto tanto disperata, un uomo straniero, corrucciato, infelice, che decide di "mettere la faccia" a sostegno di Cota, quella faccia fotografata in quel momento così triste, così insoddisfatto, mi sono chiesto della sua vita, della sua famiglia, se ha figli o nipoti con cui gioca e se con loro sorride, o se la sua faccia è anche la sua vita, e potrei continuare all’infinito con le domande che mi sono fatto in un secondo. Delle quali l’ultima è stata "e costui vota Lega?".
    Ecco.

  5. io, tanto per ricordare una delle pirlate famose di Franceschini, ho pensato:
    "Fareste educare i vostri figli da quest’uomo?"
    e subito dopo "gli amici degli amici sono come gli amici"

    A.

    utente anonimo
  6. Paolo, sono lieto di sapere che la tua ironia sia meno grossolana di quanto temessi, però se io fossi un tesserato di partito che ambisce a cariche politiche limiterei parecchio il numero di "post che sono post che sono post", se non per una questione istituzionale, almeno per accortezza. "Un post che è un post che è un post" come questo è una specie di inside joke che fa sorridere divertiti o annuire sconfortati elettori e simpatizzanti del PD, ma è qualcosa che difficilmente paga dal punto di vista elettorale. Come ti ho già detto, in questo modo tu alzi bandiera bianca e rinunci al voto di questo signore. Forse lo fai in maniera elegante, ma in ogni caso poni una netta distinzione tra voi e loro, distinzione assolutamente dannosa per un partito che vorrebbe essere di governo, dato che, volenti o nolenti, per governare c’è bisogno anche dei "loro" voti.

    Andrea Privitera

  7.  questo è senz’altro vero,
    purtuttavia esiste un altro tipo di elettore che della politically correctness tipo:
    "il principale esponente del partito a noi opposto" (frase che rivela una delicatezza ed un rispetto di ogni sfumatura di ogni possibile pluralità di idee intenzioni parole opere ed omissioni, decisamente ampi) ne ha le scatole piene
    ed ho il sospetto che sia in buona compagnia numerica

    A.

    utente anonimo
  8. Scusa A., ma tu sei davvero così pessimista da credere che non possa esserci nessuna altra strategia oltre il politicamente corretto a tutti i costi e il dileggiare l’elettorato avversario?

    Andrea Privitera

  9. Andrea, tranquillo, A. è un cinicone, ma sembra peggio di come è.

  10. tralasciando il fatto che spesso e volentieri l’elettorato avversario, ops e purtroppo buona parte di quello dell’area cui sempre più vagamente ci si richiama, riesce a dileggiarsi benissimo da sè, la famosa realtà che riesce sempre a star quattro passi davanti alla fantasia più arzigogolata

    (gli yankees ci hanno Obama che fa la riforma sanitaria e prepara la riduzione dell’armamentario nucleare noialtri qua, vabbè santi e navigatori, no?)

    sarò forse misantropo ma più che pessimista pragmatico,
    ma andando a fondo di questa tendenza scoprirei risvolti addirittura antidemocratici dunque non posso rispondere seriamente

    aspetto però con ansia che questo mio tendenziale pessimismo venga smentito,

    questo ed una gara di volo tra maiali, naturalmente

    A.

    utente anonimo