Clamorosa iniziativa della Nuova Provincia, che oggi è andata in edicola con una prima pagina bianca. Ottima idea, da ripetere spesso. Anzi, io lascerei in bianco proprio tutto il giornale, migliorerebbe di parecchio.
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Ops.
Mi spiace Pop questa volta non sono per nulla d’accordo.
Il coraggio de "La Provincia" fu enorme in quella primavera del 2004, di fronte agli altri giornali allineati e coperti nell’insabbiare la verità sul pestaggio al comizio di Alleanza Nazionale.
Forse se non ci fosse stato quel fatto anche la vittoria del centro-sinistra non ci sarebbe stata.
Peccato che da allora la direzione del giornale, colpevolmente, sia stata lasciata sola in quella battaglia nelle aule di giustizia. Faccio un mea culpa e invito i molti che allora si stracciavano le vesti, a togliere la testa da sotto la sabbia.
Troppe volte abbiamo girato la testa dall’altra parte per fatti che intrecciavano la politica e le cosiddetti "servitori dello Stato". Li abbiamo chiamati i "misteri d’Italia". In piccolo anche questo è un bel mistero: un aggredito, diversi aggressori e nessun colpevole.
C’è un tempo per la polemica anche aspra e io credo, un tempo per la riflessione. A me quella pagina stimola la seconda.
rp
Roberto, con chi ce l’hai? Guarda che ricordo bene la vicenda, e concordo con te su tutto. Dico solo che, per come è fatto un numero medio della Provincia, l’idea di pubblicarla in bianco mi pareva eccellente. Era una battuta, hai presente? Mica tutto è manifesto programmatico, dai.
che fosse una battuta non mi era mica sfuggito.
Diciamo che però mi piacerebbe che tutta la vicenda (ovviamente non la questione delle paginate bianche) potesse far riflettere ancora tutti noi su chi oggi ci s-governa.
Ho messo come un pedante maestrino i puntini sulle i, solamente perchè l’oblio come sai è una brutta bestia.
rp
in ogni caso ci penserà Apicellik
altro che balle,
Logotetik, invece, come Archimedik Pitagorik si occuperà
dei redazionali del dinamico duo
A.
P.S.
a proposito, dato che il pezzo di oggi
si è ispirato a canzoni vecchie e nuove
mi chiedo come mai sia mancato l’inno
di Bracardi, "Che Felicità"
ci sta a puntino
A.
Sono d’accordo con R.P. in (quasi) tutto. Tranne che in un paio di considerazioni che paiono riportate più per campanilismo che per reale e documentata convinzione.
La prima: "… Il coraggio de "La Provincia" fu enorme in quella primavera del 2004, di fronte agli altri giornali allineati e coperti nell’insabbiare la verità sul pestaggio al comizio di Alleanza Nazionale…".
Nessuno ha cercato di insabbiare nulla. Ci mancherebbe! Tutti gli altri giornali hanno pubblicato in quei giorni articoli che descrivevano in modo corretto ciò che era successo. Senza, giustamente, prendere le parti di nessuno. Solo che, in quell’occasione, il giornalista della Provincia fu molto bravo e riuscì ad anticipare tutti gli altri.
La seconda: "… Peccato che da allora la direzione del giornale, colpevolmente, sia stata lasciata sola in quella battaglia nelle aule di giustizia…".
Anche in questo caso l’affernazione non corrisponde al vero. Io c’ero, tu no! Anche se avrei potuto sbattermene altamente. C’ero sia nell’aula di giustizia penale che in quella civile. Ero testimone orgoglioso e consenziente. C’ero a difendere dei diritti, c’ero a descrivere un periodo nero per i cronisti biellesi che, nei limiti del possibile, cercano di svolgere al meglio il loro lavoro. C’ero per difendere dei bravi colleghi e degli amici.
Bravo RP, sono con te nel difendere dei diritti fondamentali, capisaldo di qualunque stato democratico. Ma, prima di puntare il dito contro giornalisti che cercano di svolgere nel miglior modo possibile il loro lavoro, informati un po’ meglio…
v.ca.