14 OTTOBRE 2009

Il coraggio di dire BASTA

Come oggi giustamente ricorda Metilparaben, il 3 marzo del 2007 Paola Binetti disse, ospite de La 7:

L’omosessualità è una devianza della personalità: è un comportamento molto diverso dalla norma iscritta in un codice morfologico, genetico, endocrinologico e caratteriologico.

Dov’erano due anni fa Franceschini e Bersani? Perché non hanno protestato? Come possiamo fidarci di loro quando oggi promettono che su questi temi il Partito Democratico sarà più chiaro, a patto ovviamente che siano loro a dirigerlo?
Perché questi dirigenti del Pd si ricordano delle discriminazioni sessuali solo quando vengono sputtanati in parlamento da un voto disastroso? E il testamento biologico? Lo sapete di cosa stanno discutendo i relatori dell’ormai prossima legge? Lo sapete che nessuno di noi potrà più decidere liberamente se farsi o non farsi mantenere in vita da una macchina?
E cosa cazzo aspettano questi cosiddetti big del partito per scatenare l’inferno? Ne vale o non ne vale la pena, trattandosi dopotutto della vita e della morte delle persone? O è importante solo parlare di bilanci e manovre?

Come fanno, quelli che vanno a votare per Bersani e Franceschini alle primarie, i liberi cittadini ed elettori del Partito Democratico, a sentirsi a posto con la coscienza, sapendo che continuano ad affidarsi alle stesse persone profondamente conservatriciche anno dopo anno ci hanno portato fino a questo punto?

Cosa cazzo ci vuole per dire basta?

  1. Che schifo, davvero. Hai ragione, bisogna avere il coraggio di darci un taglio. Netto.

    anonimo
  2. Ci vorrebbe un partito diverso, un partito dove non ci siano divisioni ideologiche sui grandi temi: la chiesa, l’aborto, la vita. Altrimenti rimane solo un’accozzaglia eterogenea di persone che la pensano in modo diverso ma che si ostinano a voler convivere

    anonimo
  3. Come ben sai non andrò a votare alle primarie in quanto corpo estraneo. Sono concorde sull’importanza di certi valori umani prima che politici, però le politiche fiscali e quelle sul lavoro sono quelle decisive perchè possono e devono fare star meglio tutti.
    Personalmente credo che la maggior parte degli italiani (e non solo loro) alle politiche voterebbero molto più volentieri chi da risposte forti su temi di carattere socio/economici, anche se è un po’ carente sui temi etici, che non il contrario.
    Bibì e Bibò questo lo sanno bene, peccato però siano carenti su tutto e abbiano smesso da tempo di ascoltare e di dare risposte chiare (o almeno provarci) agli italiani perchè troppo impegnati a discutere su chi ce l’ha più grossa (la corrente) o chi era più ex.
    Arrivati a questo punto ogni imbonitore televisivo e ogni sgrammaticato urlatore ha gioco facile a prenderti voti…
    Piuttosto che niente è sempre meglio piuttosto
    dodo

    dodo