I polli han perso la testa

Personalmente non ho fatto abbastanza vita di campagna per avervi assistito di persona, ma si dice che quando tagli la testa a una gallina può capitare che questa si metta a scorrazzare impazzita per un po’, pur se decapitata. E’ ben documentato il caso di un pennuto, il pollo Mike, che visse nella condizione di decollato per ben 18 mesi, continuando a venire nutrito senza notare particolari differenze rispetto a prima.
I congressi del Pd di Biella sono finiti da un giorno, e già i suoi dirigenti hanno iniziato a correre per l’aia, senza più un collo a cui stringere la cravatta, cozzando uno contro l’altro. Ha iniziato Andrea Stroscio, sulla sua pagina Facebook, straparlando di regole che evidentemente non ha letto o fa finta di non conoscere, augurandosi però, nell’ordine, che il prossimo segretario le cambi – e in fretta, please – e che siano i vincenti, quindi pure lui, a decidere chi deve stare in segreteria e chi si deve candidare e dove. Gli hanno subito replicato a frotte, in particolare Susta che risponde per dire che non risponde. E poi tutti gli altri: Rita De Lima nell’esercizio che l’ha resa famosa, il benaltrismo; Valz Gris che pare non avere molta nostalgia dello spazio fra le orecchie che aveva prima della decapitazione; Barazzotto che al solito lancia il suo chicchirichì quando è pomeriggio inoltrato; Chiola che è stufo di fare il cappone e vorrebbe tornar galletto, e tanti auguri. Tutti dirigenti del partito, tutti con un passato e delle responsabilità, tutti a parlare di rinnovamento, nessuno che sfiori neppure per sbaglio l’argomento che alcune persone, che nuove lo sono per davvero, in un mese di congressi gli hanno portato via un uovo – pardon, un iscritto – su cinque.
E’ una gran bella scena: galline vecchie e sterili, buone a malapena per il brodo, che si lamentano della mancanza di uova fresche, però intanto tengono fuori dal recinto il fattore che almeno potrebbe levare un po’ di merda.