E’ molto semplice: ci sono giornate storte, ma poi per fortuna ce ne sono altre decisamente buone. Due giorni fa ero stanco, nervoso, preoccupato: quando gira così, al calar delle proverbiali tenebre le cose possono solo peggiorare. E infatti. Dovevo partecipare al congresso del Pd di Ponderano: avevo le idee confuse, ho detto sicuramente delle stronzate, ci mancavano solo le interruzioni e i disturbatori. Un disastro, almeno fino al momento in cui mi hanno fatto notare che comunque si era portato a casa l’11,1 per cento, che per il candidato che rappresento è un bel risultato. Ma questo è successo solo il giorno dopo.
Mi sono svegliato, ancora incazzato ma molto più carico, mi sono messo al Mac e ho scritto questa cosa qui. Che ha portato come minimo a due risultati: primo, mi sono sfogato – evidentemente ne avevo bisogno – dando così l’imprinting a una giornata di segno molto diverso dalla precedente. Secondo, è scoppiato il pandemonio: prima il link su Wittgenstein (e in altri luoghi della rete), che ha mandato in tilt gli accessi, poi le telefonate, infine le segnalazioni di dirigenti locali del Partito Democratico che si agitavano nervosi e impazziti, un po’ come quando metti una lente d’ingrandimento tra il sole di mezzogiorno e un formicaio. Son soddisfazioni.
La giornata non è stata esente da intoppi, come tutte le altre: ma chissà perché, quando gira così sembra che non conti. Un esempio: ho incontrato un ragazzo, che credevo di conoscere senza riuscire a mettere a fuoco le circostanze. "Certo che ci conosciamo – mi ha detto lui – anni fa te la facevi con la mia fidanzata". Ecco: se avessi fatto questo incontro il giorno prima il tipo in questione mi avrebbe sicuramente rullato di cartoni. Invece, pur nel mio devastato imbarazzo, ci siamo scambiati un paio di battute e la cosa è finita lì. A incrementare l’assurdità della situazione, questa persona mi ha anche detto di essere un lettore di Popolino, e quindi, che dire: abbi pazienza, sono un essere umano molto limitato, come tutti, ma a volte di più.
Ma proseguiamo: avevo un congresso anche ieri sera, questa volta a Vigliano, e ci sono arrivato piuttosto in palla. Questa volta avevo il vantaggio di poter usare del materiale davvero molto buono e chiaro, preparato da Enrico. E le cose sono andate meglio: Enrico stesso (con Luciano) aveva un congresso sulla Serra, e se l’è cavata alla grande: 14,2 per cento.
Io mi sono invece trovato davanti 19 iscritti davvero vispissimi, che avevano una gran voglia di discutere, che erano giustamente incazzati per come le cose vanno nel Paese e nel partito, e che hanno preteso di dibattere a fondo (non come la sera prima). Ho conosciuto Enrico – un altro Enrico – pure lui lettore di Popolino (su questa cosa, ormai sono oltre lo stupore), e Piero, un militante anziano per l’anagrafe ma giovane nel cuore e nella testa. Bellissimo: queste persone sono oro puro, sono il vero tesoretto, sono la speranza. Hanno dato più voti a Bersani e a Franceschini (e vabbè), ma la mozione Marino ha fatto il 21 per cento. E’ stata una bella giornata, e mi fa sperare che ne vengano altre.
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grande Paolo! avanti così!
PS che perla “.. rullato di cartoni” LOL (skiantos vero?)
Beccato…
Usti, pazzesco come in 24 ore possano cambiare le prospettive. Quasi quasi ci credo pure io, che c’è speranza.