Repubblica di ieri ha fatto la rassegna stampa dello sdegno sui giornali curiali, in merito ovviamente alla vicenda Boffo – Berl. Curiosamente, è citato anche il Biellese, e dico curiosamente perché non è che il nostro bel bisettimanale cattolicissimo abbia mai dimostrato di fregarsene granché del fatto che il nostro Pres. andasse a puttane (e con lui, il Paese).
Ora al direttore Esposito potrebbe persino toccare il penoso compito di dire o scrivere qualcosa di cattolico ("Dì qualcosa di cattolico, qualsiasi cosa", parafrasando quel tale), o meglio ancora di cristiano.
E dire che lui si era messo nel suo cantuccio, a parlare di castagnate, sperando di non esser notato, e invece Rep. gli ha puntato un faro in faccia.
Niente paura, il nostro sa come cavarsi dai guai e tornare al suo consueto status di clandestino della moralità, come dimostra la qui poco leggibile citazione raccolta da Rep., che recita così: "Purtroppo nei mass media non c’è grande attenzione alla persona, come è successo a Boffo. Ora si deve riflettere".
Cacchio voglia dire, è un mistero (della fede).
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e facciamo più attenziona alla person perdio!