15 LUGLIO 2009

Compare Gavino

Gavino Angius – già Pci, Pds, Ds, tutta la trafila insomma – fu uno di quelli che, al congresso che sciolse i Ds dentro il Pd, presentò una mozione contraria: contraria al nuovo partito, ma non dell’idea di uscirne per fondarne uno nuovo, più a sinistra (come Mussi): in sintesi, era per lasciare più o meno le cose come stavano. La sua mozione ottenne il 9 per cento, e come capita in Italia quando si perde in modo peraltro sostanziale, invece di accettare il verdetto democratico prese la porta e se ne andò. In particolare accusò Fassino di non aver chiarito a sufficienza se il Pd sarebbe o meno entrato nel gruppo deiSocialisti europei. Mica pizza e fichi. Una roba di stringente interesse per tutti.
Angius traccheggiò un po’, fondò con il già citato Mussi e con Salvi il movimento Sinistra Democratica, che non mi pare sia divenuto esattamente una forza di riferimento, per poi uscirne in disaccordo con l’idea di aderire alla cosiddetta Sinistra Arcobaleno. In seguito aderì alla costituente socialista dello Sdi di Boselli, che però venne fraccata di mazzate alle elezioni 2008: Angius si congedò dall’attività parlamentare con una liquidazione di 196.602 euro e un vitalizio mensile di 8.641 euro (fonte: Wikipedia).
Dopo un qualche segnale di riavvicinamento, qualche giorno fa Angius si è finalmente iscritto al Partito Democratico (e la tessera gliel’ha fatta un segretario di circolo di cui in questi giorni si è parecchio discusso): evoluzione naturalissima quella di Gavino, nel senso che, essendo la terra una palla, come sanno pure i bambini, se cammini abbastanza a lungo prima o poi torni esattamente nel punto da cui eri partito.

  1. Angius fa parte di quella schiera di politici che è scomparsa, e di cui non si sente onestamente la mancanza….