25 GIUGNO 2009

La cambiale in bianco

Dario Franceschini merita il nostro sostegno. Un partito democratico, plurale, inserito nella grande famiglia progressista, che vuole guidare i riformisti oltre i confini del ’900; lavoriamo su questa piattaforma che non dimentica le tradizioni socialista, cattolico democratica, laica e liberale (…)
Gianluca Susta, dalla sua pagina su Facebook.

Franceschini ha parlato della sua candidatura poche ore fa. Nessuno sa concretamente che genere di segretario vuole essere, a parte qualche vago richiamo al rinnovamento (ma lo ha fatto pure Bersani) che se non si trasforma in esempi più concreti è solo chiacchiera. Eppure, ecco che già si suona la division bell, ecco che già si chiede il sostegno.
Allora, dico io, chiudiamo Franceschini e Bersani in un barile pieno di chiodi, facciamoli rotolare giù per una collina, e chi ne esce vivo viene nominato segretario.
Facciamo l’ordalia, e ci risparmiamo tre mesi di luoghi comuni fino all’inutile congresso di ottobre.

Nota a margine. Susta dice di non dimenticare le tradizioni: cattolica, socialista, et cetera. Lui lo scrive, e io penso (ma vorrei tanto dimenticare): ex Dc, ex Pci; ex Popolari, ex Pds; ex Margherita, ex Ds. E mi viene lo sturbo.

  1. Il solito cambialone… tanto chi le paga più?

    utente anonimo
  2. a proposito dell’euro onorevole biellese: pare che lo stesso abbia scritto quel post dopo che a Bruxelles nel nuovo gruppo “progressista” gli è stata affidata la delega alla caccia e pesca… stava facendo la lista degli animali in via d’estinzione da proteggere…

    rp

    utente anonimo